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Il vino italiano punta alla Cina dove, da oggi al 24 settembre, sarà protagonista al Wine&Dine Festival di Shanghai, nel Padiglione Italia by Vinitaly. Che ha appena “promosso” 15 nuovi Italian Wine Ambassadors della Vinitaly International Academy

Il vino italiano punta sempre di più alla Cina, dove da oggi al 24 settembre sarà protagonista al Wine&Dine Festival di Shangai nel Padiglione Italia, organizzato per il terzo anno consecutivo da Vinitaly International, dove saranno presenti alcuni tra i più prestigiosi marchi dell’agroalimentare, i principali importatori di vino e i migliori ristoranti italiani della città cinese, per presentare l’eccellenza della produzione e della cultura enogastronomica italiana agli oltre 100.000 visitatori attesi.

“La partecipazione alla più importante fiera b2c del Paese conclude un mese particolarmente intenso per Veronafiere sul fronte della promozione del vino in quello che si avvia a diventare il più importante mercato asiatico per l’enologia nazionale - dice il dg Veronafiere Giovanni Mantovani - tra le iniziative di punta di questa lunga missione, i primi corsi di certificazione della Vinitaly International Academy a Beijing e Shangai, per la formazione di una rete esperta di ambasciatori del vino italiano. Si tratta - continua Mantovani - di alcune attività che fanno parte dell’ampio progetto strategico di promozione che come Fiera di Verona stiamo realizzando per il made in Italy in Cina in collaborazione con Mise e ICE, che si concretizzerà entro fine anno con una serie di accordi anche per settori diversi dal vino”.

Secondo importatore mondiale di vino dietro agli Usa, la Cina ha ancora un consumo pro capite molto basso, con il mercato concentrato nelle grandi città. Questo significa che le potenzialità di crescita sono ancora enormi e il trend delle importazioni degli ultimi anni lo dimostra. L’Italia occupa, tra i competitor, una posizione di rincalzo, molto lontana da Francia e Australia, dietro a Cile e Spagna. Le buone performance di quest’anno (+29% sia in valore che in quantità nei primi 7 mesi) fanno però finalmente sperare nel recupero di una posizione, se la Spagna confermerà la contrazione in atto nel 2017. Nel 2016, l’import dall’Italia è stato pari a quasi 324.000 ettolitri, con una crescita del 12% in quantità sul 2015, e del 33% in valore, per un totale di oltre 120 milioni di euro.

Fitto il calendario degli eventi, che coinvolgono importanti nomi del food e del vino (Illy caffè, Granarolo, Fabbri, Cantine Mezzacorona, Bonacchi) e grandi importatori attivi in tutto il Paese asiatico (Sinodrink, Interprocom Cantine Divine, Miash, Roque, Hangshou Vitae, Kingdo e Yitang).

Tra questi il Panel di giornalisti di Vinehoo, Penguin Guide, Lookvin e Wine Times organizzato in collaborazione con Ice Shanghai, che abbina vini e musica, mentre per promuovere il consumo quotidiano di vino è dedicato l’appuntamento che accosta lo Street Food cinese con i vini italiani. Dedicato invece alla Festa di Metà Autunno, seconda per importanza dopo il Capodanno cinese, l’abbinamento di sette vini proposto da altrettanti importatori con il Moon Cake, il dolce che si consuma tradizionalmente durante questa ricorrenza. Ormai una tradizione, invece, gli Sparkling Wine Festival, quest’anno con due appuntamenti, uno dedicato alle bollicine bianche e uno a quelle rosse.

E inoltre, sono arrivati per la prima volta in Cina i corsi di certificazione della Vinitaly International Academy, che dopo due tappe tra Shanghai e Pechino, ha visto promuovere 15 nuovi Italian Wine Ambassador (su 66 aspiranti), provenienti principalmente da Cina, oltre che da Taiwan, Hong Kong, Macau e Singapore (https://goo.gl/nENu7e).

Obiettivo della Vinitaly International Academy è quello di realizzare una rete di persone esperte, in grado di far conoscere e diventare promotori nelle rispettive attività professionali e nei propri Paesi delle tante peculiarità del vino italiano. In tutto sono ora 29 gli Italian Wine Ambassador Via in Cina e due gli Italian Wine Expert, tutti professionisti di primarie aziende importatrici, del commercio di fine wine, dell’horeca e di formazione enologica. Tra questi due Master of Wine e l’unico Master of Sommelier del Paese.

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