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In agenda, nasce una nuova anteprima: Alto Adige Wine Summit. Da Tullio Pericoli a Marina Abramovic l’arte invade le Langhe. Vini e alta cucina si sposano con Trentodoc a Milano, a “Taste of Roma”, “Rosso Verona”, #FeelVenice e al Del Cambio a Torino

Italia
Nasce Alto Adige Wines Summit, 22e 23 settembre

Grandi bianchi, rossi eccellenti e sempre più anche spumanti d’alta quota, vini pregiati di uno dei territori top del Belpaese, appena imbottigliati e ancora non disponibili sul mercato, per la prima volta in anteprima: nell’agenda degli eventi segnalati da WineNews, nasce l’Alto Adige Wine Summit, prima edizione a Bolzano, per stampa ed addetti ai lavori, ma dedicato anche agli eno-appassionati, con la regia del Consorzio Vini Alto Adige (Mec-Meeting & Event Center Alto Adige Fiera Bolzano, 22-23 settembre). Dalla patria dei bianchi a quella dei rossi, l’arte invade e racconta le colline delle Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio Unesco, nella mostra “Le colline davanti” con le opere di Tullio Pericoli, uno dei più grandi pittori paesaggisti viventi chiamato da Angelo Gaja e dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, nella Chiesa di San Domenico di Alba (23 settembre-26 novembre), in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco). Il tutto aspettando un altro evento molto atteso di incontro tra arte & vino: l’arrivo ancora una volta ad Alba, grazie a Ceretto, dell’artista mondiale Marina Abramovic, la “sacerdotessa” della “performing art” che presenterà la video-installazione “Holding the milk” da “The Kitchen, Homage to Saint Therese” sempre nella Chiesa San Domenico e si racconterà al Teatro Sociale, che rinsalda l’impegno nell’arte della griffe, iniziato nel 1999, con la cappella Sol Lewitt e David Tremlett a La Morra (28-29 settembre, poi visitabile fino al 12 novembre). Ma anche, dalle Langhe e dagli altri terroir, l’arrivo in città dei grandi vini del Piemonte, per la prima “Vendemmia” in città a Torino, con degustazioni nei Palazzi, Musei, Portici, Residenze Reali e boutique del Salotto d’Italia (14-15 ottobre). Prima però, il 24 settembre, arriva il “Giorno della Vendemmia” per grandi e bambini nel Vigne-To urbano di Nizza Millefonti, a Eataly Torino Lingotto (www.eataly.net).
Vino & buona cucina si incontrano a Milano, dove, fino al 30 settembre, è tempo di “Trentodoc in Città Milano”, kermesse itinerante di degustazioni, pranzi, aperitivi e cene con ricercati menu nei locali più rinomati della città, dai suggestivi bistrò di Brera ai locali trendy dei Navigli, per far conoscere l’eccellenza del Metodo Classico trentino ed il suo territorio, con le 30 case spumantistiche dell’Istituto Trento Doc (il 25 settembre, al The Westin Palace, in collaborazione con l’Ais-Associazione Italiana Sommelier, l’appuntamento per gli addetti al settore con Maurizio Dante Filippi, Miglior Sommelier d’Italia 2016 in “Un viaggio nel Trentodoc: il territorio, le tipologie, gli stili delle case spumantistiche”; www.trentodoc.com). I grandi vini bianchi d’Alsazia sono invece al Ristorante Daniel con i piatti dello chef Daniel Canzian, con il Civa-Conseil Interprofessionnel Vins d’Alsace, e con i piatti pensati dallo chef Daniel Canzian (fino al 24 settembre; www.vinsalsace.com). E sempre da oltralpe, arriverà anche Olivier Krug con il nuovo Millesimato della Maison Krug 2004 Luminous Freshness, al ristorante Al Fresco, dove condurrà una accompagnata dai piatti vegetariani dello chef più stellato d’Italia Enrico Bartolini (25 settembre; www.krug.com). Una Milano, tutta da bere, che si prepara anche ad essere ancora una volta capitale internazionale del vino, grazie a Bottiglie Aperte, edizione n. 6 dell’evento business dedicato all’enologia italiana al Palazzo delle Stelline (8-9 ottobre; www.bottiglieaperte.it), per stimolare scambi e nuove sinergie tra produttori, sommelier, ristoratori, distributori del settore, ma anche per incontrare i wine lovers, tra degustazioni, “personal sommelier” e Master Class di vini rari e pregiati.
A Roma, torna invece “Taste of Roma” (da oggi al 24 settembre; www.tasteofroma.it) ai giardini pensili di Auditorium Parco della Musica, il Festival degli chef, dove gourmet e amanti della buona cucina siedono alla stessa tavola per condividere la loro passione per il cibo, e che vede protagonisti 15 celebri ristoranti per ben 60 portate: dalla Glass Hostaria con Cristina Bowerman a Il Convivio Troiani con Angelo Troiani, da Il Tino con Daniele Usai a Imàgo all’Hassler con Francesco Apreda, da La Pergola-Hotel Rome Cavalieri con Heinz Beck a Metamorfosi con Roy Caceres, passando per Achilli Enoteca al Parlamento con Massimo Viglietti, per citarne solo alcuni. Ad accompagnarli, i grandi vini, nella selezione curata dai fratelli Trimani della storica enoteca della Capitale, con oltre 60 etichette tra classici ed emergenti.
Tra le grandi città italiane anche Venezia fa da cornice a “#FeelVenice: il (vin) moro di Venezia, evento degustazione con banchi d’assaggio dei vini del Consorzio Vini Venezia, dal Piave al Lison-Pramaggiore passando per la Doc Venezia (di cantine come Ai Galli, Astoria, Bellussi Vittorio, Bonotto Giorgio, Bonotto delle Tezze, Casa Roma, Castello di Roncade, Conte di Collalto, Espedito vini, Frassina, Frassinelli, Mazzolada, Molon Traverso, Ornella Bellia, Paladin, Stefano Collovini e Tessere), accompagnati le eccellenze dei produttori gastronomici del territorio, il 23 settembre nel suggestivo brolo del Convento dei Carmelitani Scalzi, che custodisce il vigneto-collezione della biodiversità viticola veneziana, con più di 20 varietà presenti recuperate da diversi orti e giardini veneziani. Un focus sarà dedicato al Raboso con la presentazione del volume “Quando Raboso e Friularo si chiamavano vin moro” dello scrittore e sociologo Ulderico Bernardi, ed il ricavato sarà devoluto al restauro della facciata della Chiesa di Santa Maria di Nazareth (www.docvenezia.it; www.consorziovinivenezia.it). A Verona, a Marmomac, la rassegna internazionale di riferimento del settore a Veronafiere dal 27 al 30 novembre, nel The Italian Stone Theatre, lo spazio dedicato ai progetti delle aziende italiane (realizzato nel Piano di promozione straordinaria del made in Italy, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico, Ice-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine), ci sarà anche uno scenografico Ristorante d’Autore “Rosso Verona”, curato da Adi Delegazione Veneto Trentino Alto Adige, dove il marmo dialoga con il cibo preparato da celebri chef italiani - Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini a Verona), Rudy Casalini (Locanda Le 4 Ciacole a Roverchiara), Marco Volpin (Le Tentazioni a Saonara), Enrico Bartolini (Ristorante Glam a Venezia) - e con i vini delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, con il fil rouge, del colore rosso ispirato a Verona (rossa è la pietra del balcone di Giulietta, rosso è l’Amarone, rosso è il Radicchio Igp). Tra le griffe delle Famiglie, inaugura il Masi Discovery Museum, il museo esperienziale ed avveniristico dedicato alla scoperta del vino a Masi Tenuta Canova sul Lago di Garda, dal 22 settembre (www.masi.it).
Tornando a Torino, “Degustando, 10 chef in Galleria”, è un percorso degustativo di scena il 28 settembre nella storica Galleria Umberto I, ideato da To-be, in 10 portate, guidato da 10 grandi chef piemontesi alla scoperta di piatti sapientemente preparati: da Carmelo Damiano del ristorante Giudice a Nicola Di Tarsia del Berbel, da Diego Luparello del Piccolo Lord a Christian Mandura del Geranio, da Alessandro Mecca di Spazio7 ad Alex Oberto di Al Bistrot, da Danilo Pelliccia della Trattoria Dù Cesari a Stefano Sforza di Les Petites Madelaines, da Gabriele Torretto del La Valle a Marco Valentini di Hafa Storie, accompagnati dai vini di Montalbera Terra del Ruchè e La Masera, e dalle bollicine Alta Langa e i Vermouth di Casa Gancia (www.eventitobe.it). Ma anche lo storico Del Cambio inaugura la stagione delle serate in cantina, per degustare i vini di grandi produttori di Langa e del mondo, accompagnati dal sommelier Davide Buongiorno e da un menù conviviale firmato dallo chef stellato Matteo Baronetto, immersi nella suggestiva atmosfera del “Tavolo della Cantina”, il nuovo spazio collocato nelle fondamenta fisiche e spirituali del ristorante, le cantine seicentesche, più antiche dello stesso locale, un caveau che conserva oltre 19.000 bottiglie e ben 2.200 etichette pregiate: nei calici il Barolo dei Marchesi di Barolo (4 ottobre), gli Champagne Roederer (10 ottobre), il Ghemme di Torraccia Piantavigna (18 ottobre), il Barbaresco del Castello di Neive (25 ottobre), i vini di Michele Chiarlo (8 novembre), La Bussia di Prunotto (15 novembre), i grandi bianchi di Jermann (22 novembre), il Torgiano di Lungarotti (29 novembre), e 
i grandi vini del Collio Goriziano di Gravner (6 dicembre; www.delcambio.it).
Infine, da Eataly, sono Le Donne del Vino ad incontrare i wine lovers in degustazioni dedicate ai loro vini a Torino, Bari, Milano, Roma e Trieste (fino al 28 settembre; www.ledonnedelvino.com), da Marilisa Allegrini (Allegrini) a Raffaella Bologna (Braida), da Gilda Martusciello (Salvatore Martusciello) a Carolin Martino (Casa Vinicola Martino), da Mirella Della Valle (Castelvecchio) a Elisabetta Pala (Pala Vini), da Stefania Busà (Feudo Rudinì) a Cristina, Antonella ed Elisabetta Nonino (Nonino Distillatori), da Elisabetta Geppetti (Fattoria Le Pupille) ad Angela Velenosi (Velenosi Vini), da Isabella Collalto (Cantine Collalto) a Nadia Zenato (Zenato), da Giovanna Prandini (Perla del Garda) ad Ottavia Giorgi di Vistarino (Conte Vistarino) e Stefania Pepe (Stefania Pepe).

Focus - Tra grandi bianchi appena messi in bottiglia e non ancora sul mercato, rossi eccellenti e bollicine d’alta quota, a Bolzano debutta l’Alto Adige Wine Summit, l’“Anteprima” dei vini di uno dei territori top del Belpaese (22-23 settembre)
Celebre soprattutto per i suoi grandi bianchi, dal Pinot Grigio, al Gewürztraminer allo Chardonnay, ma anche eccellente territorio rossista, soprattutto con Schiava, Lagrein e Pinot Nero, e senza dimenticare la produzione spumantiera, anche l’Alto Adige del vino lancia la sua “Anteprima”: il 22 e il 23 settembre, al Mec-Meeting & Event Center Alto Adige Fiera Bolzano, è di scena l’edizione n. 1 dell’Alto Adige Wine Summit, evento completamente dedicato al vino altoatesino e nato sotto l’egida del Consorzio Vini Alto Adige, 155 aziende vinicole che producono più del 99% dei vini Doc del territorio, che, con la sua grande varietà, ospita vigneti dai 200 ai 1.000 metri ed è culla di ben 20 vitigni, pur essendo una Regione vinicola relativamente piccola per superficie, con 5.300 ettari coltivati, e pur rappresentando, quantitativamente solo l’1% a livello nazionale.
Con la possibilità, il 22 settembre, di confrontarsi vis-à-vis con oltre 60 produttori, e soprattutto con l’esclusiva opportunità, in un evento aperto sia agli appassionati che agli addetti ai lavori, di degustare in un grande banco d’assaggio vini appena imbottigliati e ancora non disponibili sul mercato, tra cui i vini Riserva dell’annata 2015, insieme ad alcune bottiglie del 2016 che necessitano di una maggiore evoluzione e saranno reperibili sul mercato soltanto a partire dall’autunno. E con degustazioni ad hoc, come le verticali dedicate all’Alto Adige Pinot Bianco Riserva Passion di Cantina Produttori San Paolo (annate dal 2015 al 2009), all’Alto Adige Gewürztraminer Riserva Brenntal di Cantina Kurtatsch e all’Alto Adige Sauvignon Lafóa di Colterenzio (annate dal 2016 al 1998). Il 23 settembre, invece, sarà la volta di Wine Stories, un percorso narrativo sul vino altoatesino che coniuga la degustazione di 68 etichette con l’ascolto delle storie personali di chi vive e produce nel territorio, e ancora verticali con vini e cantine simbolo dell’Alto Adige del vino, da Franz Haas (Manna Igt) a Tenuta Egger-Ramer (Alto Adige Lagrein Riserva Tenuta Kristan), da Cantina Tramin (Alto Adige Gewürztraminer Nussbaumer) a Cantina Produttori San Michele Appiano (Alto Adige Sauvignon St. Valentin).
Ma in piena tendenza “bollicine”, l’Alto Adige Wine Summit sarà anche vetrina per il crescente movimento spumantistico altoatesino, una produzione di nicchia ma di altissima qualità, favorita da particolari condizioni climatiche, basato sui tre vitigni tipici di Borgogna, ossia Pinot Bianco, Chardonnay e Pinot Nero ed esclusivamente col Metodo Classico. Dalle etichette della cantina spumantiera più alta d’Europa, Arunda Vivaldi (1.200 metri), a Kettmeir con il fresco Brut Rosè Athesis ottenuto dalla vinificazione in rosato delle uve Pinot Nero, passando per lo spumante certificato bio, il Lieselehof Brut, derivante da uve Souvignier Gris, della Tenuta Lieselehof, e per il particolare Praeclarus Brut della Cantina St. Pauls di San Paolo/Appiano, che guadagna un’eccezionale aromaticità dopo una maturazione di 48 mesi sui lieviti di un vecchio bunker militare.
E, ancora, dagli incontri ai workshop dedicati all’Abc del vino e alla produzione enologica altoatesina alle degustazioni al buio, dove un sommelier esperto guiderà i partecipanti in un’esperienza sensoriale insolita basata interamente sul gusto e sull’olfatto.
Info: www.winesummit.info

Focus - Tartufo e vino uniti dall’arte di Tullio Pericoli: Angelo Gaja e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour presentano la mostra “Le colline davanti”, per diffondere la coscienza verso la bellezza del territorio Unesco delle Langhe-Roero e Monferrato
Quando la sinergia tra uno dei produttori più leggendari d’Italia e l’enoteca di riferimento del territorio piemontese confluisce nel condiviso intento di diffondere la consapevolezza verso una bellezza paesaggistica vitivinicola straordinaria, riconosciuta ufficialmente persino dall’Unesco, il risultato può tradursi in arte: nasce così la mostra “Le colline davanti” di Tullio Pericoli, uno dei più grandi pittori paesaggisti viventi, sostenuta con slancio da Angelo Gaja e dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, e ospitata ad Alba, dal 23 settembre al 26 novembre, nella Chiesa di San Domenico dove saranno esposte 80 tele (il 23 settembre l’incontro con l’autore & il vernissage al Castello di Grinzane Cavour sede dell’Enoteca).
Il recente riconoscimento Unesco per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sta diffondendo una maggiore coscienza della bellezza costruita dal duro lavoro di generazioni e generazioni contadine e può diventare l’occasione per ravvivare, oltre alle iniziative e all’entusiasmo, anche i contenuti, i modi, le parole stesse usate nella comunicazione del vino e del territorio. Di questo sono convinti Angelo Gaja e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, che l’hanno capito tra i primi. Insieme hanno lavorato alla realizzazione della mostra contribuendovi in modo complementare. Angelo Gaja ha agito d’iniziativa personale, motivando e accompagnando Tullio Pericoli nel suo inedito sguardo alle colline di Langhe-Roero e Monferrato, lavoro silenzioso e assiduo di un anno. L’Enoteca ha agito, invece, per iniziativa istituzionale al fianco dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in virtù di una convinta attenzione ai temi del paesaggio, offrendo l’autorevole cornice del Castello-sito Unesco alla presentazione in anteprima delle opere e all’incontro dell’artista con la stampa. Una mostra che ha il privilegio di unire il vino al tartufo e che la rende testimone di un’acquisita maturazione di unità dell’intero territorio.
Info: www.castellogrinzane.com

Focus - Nelle Langhe tra arte, con la“sacerdotessa” della “performing art” Marina Abramovic (28-29 settembre), e agricoltura sostenibile, con “Coltivare & Custodire” (con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo): il 2017 della griffe del Barolo Ceretto
Arte e agricoltura sostenibile. Sono i concetti chiave degli eventi della griffe del Barolo Ceretto (proprietaria anche del ristorante tristellato Michelin, Piazza Duomo di Alba, con lo chef Enrico Crippa ai fornelli, ndr) destinati a portare nelle Langhe migliaia di visitatori. Il primo è il 28 e 29 settembre, con l’arrivo ad Alba dell’artista di fama mondiale Marina Abramovic, la “sacerdotessa” della “performing art”. Il secondo si chiama “Coltivare & Custodire”: organizzato in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), si terrà a giugno del 2018. Spiega Roberta Ceretto: “a parte l’attività core che è la produzione di vino, vogliamo raccontare un progetto che abbiamo molto a cuore e che prosegue il nostro impegno nell’arte contemporanea. Il legame tra arte e vino è la passione, ma devo dire che da quando abbiamo iniziato questo percorso nel 1999, anno in cui è stata realizzata la cappella Sol Lewitt e David Tremlett a La Morra, ci è cambiata la prospettiva e a livello di comunicazione è servito a raccontare la cantina in modo diverso”. Da quell’anno la ricerca di collaborazione con gli artisti non si è fermata: da Anselm Kiefer a Kiki Smith a Francesco Clemente, il gruppo Ceretto ha portato il top dell’arte contemporanea in Langa. Quest’anno non sarà di certo da meno con Marina Abramovich, che il 28 settembre presenterà la video-installazione “Holding the milk”, in uno scambio con Jasper Jones, da “The Kitchen, Homage to Saint Therese” (2009) nella Chiesa San Domenico (dove rimarrà esposta fino al 12 novembre), e il 29 settembre racconterà la sua visione dell’arte al Teatro Sociale.

La famiglia Ceretto, prosegue così il suo impegno nella promozione dell’arte contemporanea. “The Kitchen, Homage to Saint Therese” è un progetto artistico elaborato da Marina Abramovic nel 2009, costituito da nove fotoritratti e tre opere video, di cui ad Alba si vedrà “Holding the milk”. I video sono girati nella cucina dell’ex convento La Laboral a Gijón, un monastero certosino ormai abbandonato dove un tempo le monache accudivano bambini orfani; l’opera rimanda alla vita della mistica Santa Teresa di Avila, intrecciandosi coi ricordi dell’infanzia dell’artista, attorno alla cucina della nonna e i suoi racconti.
Info: www.ceretto.com

Focus - Anche Torino ha la sua “Vendemmia” in città: succede il 14 e 15 ottobre, nei Palazzi, Musei, Portici, Residenze Reali e boutique del Salotto d’Italia, che ospitano in degustazione i grandi vini del Piemonte, interpretati anche dall’arte contemporanea
Anche Torino ha la sua “Vendemmia” in città: succede il 14 e il 15 ottobre, nei Palazzi, Musei, lungo i Portici e le vie, nelle Residenze Reali, boutique e gallerie del Salotto d’Italia, che ospitano in degustazione i grandi vini del Piemonte dai terroir più famosi. Si chiama “La Vendemmia a Torino - Grapes in Town”, e grazie a questo evento all’edizione n. 1 voluto da Regione Piemonte e Città di Torino, con la regia di Eventum, appassionati, curiosi e turisti, tra una visita e l’altra ai monumenti della città, potranno scoprire, assaggiare o ri-assaggiare le diverse espressioni del Piemonte enoico in percorsi degustazione in inedite quanto prestigiose location, e vederle interpretate, accanto ai temi del vino e della vendemmia, anche attraverso l’arte contemporanea dagli artisti di “Artissima”, tra le più portanti rassegne internazionali di scena a Torino.
La scelta di portare a Torino il meglio dell’enologia piemontese si deve anche all’esser custode di uno storico e celebre vigneto urbano, quello di Villa della Regina, nato oltre 400 anni fa e riportato a nuova vita nel 2004, gemellato con le due vigne di città più famose d’Europa: il Clos Montmartre a Parigi e il Wiener Gemischter Satz del Castello di Schönbrunn a Vienna. E, ora, dalla stessa Villa Regina ai Musei Reali, da Palazzo Birago a Palazzo Cisterna, dal Circolo dei Lettori all’Accademia Albertina, dal Mao Museo d’Arte Orientale a Camera-Centro Italiano per la Fotografia e non solo, il vino invaderà tutta la città, dai terroir più famosi della Regione, con cantine come Fontanafredda-Borgogno, Vigneti Massa, Poderi Gagliardo, Giulio Cocchi Spumanti, Tenuta Santa Caterina, Tenuta Roletto e Forteto della Luja, e i Consorzi Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, dell’Alta Langa, del Gavi, Nebbioli Piemonte, della Freisa di Chieri e Collina Torinese e dell’Ovada Docg, accanto a Le Donne del Vino e all’Associazione Monferace, e insieme all’Istituto Vermouth. “Questo evento inedito permetterà di promuovere il nostro patrimonio di eccellenze vitivinicole, e la storia e le tradizioni ad esse collegate - spiega Antonella Parigi, assessore alla Cultura della Regione Piemonte - e sarà un’occasione per fare di Torino una vetrina privilegiata per far conoscere questo importante settore della nostra economia e della nostra cultura ad un pubblico il più ampio possibile”.
Il format prevede anche un Paese ospite, che nella prima edizione, sarà il Perù con 40 produttori vitivinicoli presenti, per degustare il celebre Pisco, mentre il Circolo degli Artisti esporrà opere pittoriche di importanti artisti peruviani. La produzione vitivinicola piemontese e quella peruviana sono infatti un esempio di viticoltura eroica e di montagna, un’affinità raccontata anche al Museo della Montagna. Tra gli eventi correlati, “Portici divini”, nei “Portici e Gallerie di Torino”, con i caffè, i ristoranti e le pasticcerie che ospiteranno sotto le arcate i produttori del Canavese, Collina Torinese, Pinerolese e Valle di Susa, mentre in piazza Vittorio Veneto saranno proposti incontri pubblici tematici. Con “Dopo l’Unesco, agisco!”, invece, sarà realizzato un set fotografico, dedicato ai paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, per la selezione dei nuovi testimonial del progetto. E saranno molte, infine, anche le occasioni didattiche con laboratori per adulti e bambini, e workshop, insieme al Salone Internazionale del Libro di Torino.

Focus - Dal “Valtellina Wine Festival” alla “Festa del Vino” ad Alba, da “Gusti di Frontiera” in Friuli alle “Acetaie Aperte” a Modena, dalla Granfondo del Gallo Nero all’Asta di Vini rari di Ansuini & Fondazione Italiana Sommelier, dalle “Cantine Aperte in Vendemmia” in Puglia al “Cous Cous Fest” a San Vito Lo Capo, ecco gli eventi nell’agenda WineNews
In Alto Adige, “Vino culti-Vivere il vino” (fino al 14 novembre; www.merano-suedtirol.it) è l’appuntamento autunnale per eccellenza di Merano e Tirolo con la cultura del vino e i piaceri per il palato. Ma c’è anche la “Festa della Zucca” a Lana di Sotto (22-24 settembre; www.lana.info), con menu a tema nei ristoranti ed un ricco programma di eventi per grandi e piccini. In Trentino, si celebra il Teroldego Rotaliano, nel “Settembre Rotaliano” con “A tutto Teroldego”, calendario di iniziative a tema della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino (fino al 30 settembre; www.settembrerotaliano.it). In Lombardia, appuntamento con la prima edizione del “Valtellina Wine Festival”, una due giorni di vini d’eccellenza, tra bellezze artistiche, paesaggistiche e architettoniche, gusto, cultura e musica, ideata dal Consorzio Vini di Valtellina a Chiavenna, con 30 cantine del Nebbiolo dele Alpi, il Franciacorta come ospite, e tutte le eccellenze gastronomiche del territorio in assaggio nei migliori locali (23-24 settembre; www.vinidivaltellina.it). Tra gli appuntamenti, il Wine Lab “Ibridarsi è Bello” che metterà a confronto due tra i territori più vocati della viticoltura italiana ed i loro vini simbolo: Valtellina e Valpolicella e lo Sforzato e l’Amarone, il 23 settembre a Palazzo Vertemate Franchi a Piuro, con Giacomo Mojoli e Nicola Frasson, e 6 produttori per ognuna delle due regioni, per 12 vini in degustazione. Ma proseguono anche gli eventi che celebrano un territorio italiano eletto European Region of Gastronomy 2017: la Lombardia Orientale, nel progetto Erg-East Lombardy 2017 (www.eastlombardy.it), come gli “Aperitivi di Paesaggio” in occasione della rassegna “I maestri del paesaggio”, con i migliori architetti paesaggisti, a Bergamo (fino al 24 settembre). Ed è ripartita anche l’Ambasciata del Gusto, con i weekend dedicati alla cucina d’autore dell’Associazione Maestro Martino di Carlo Cracco (fino all’8 ottobre; www.ambasciatadelgusto.it), all’ex Convento dell’Annunciata ad Abbiategrasso, tra Chic-nic per famiglie, la Scuola di cucina aperta al pubblico e il ristorante didattico, con i prodotti dei territori bagnati dal fiume Ticino e special guest gli chef Lorenzo Lavezzari e Haruo Ichikawa vincitori del Girotonno 2017. In Piemonte, ad Asti, c’è Wine Street Tasting (22-23 settembre; www.creativeasti.com), con Creative, un percorso enogastronomico per assaporare cibi e vini nei locali storici della città. Ad Alba è tempo invece della “Festa del Vino” (24 settembre; www.gowinet.it), lungo le vie e le piazze del centro storico, con le realtà vinicole di Langhe e Roero - con Barolo e Barbaresco, Nebbiolo d’Alba, Roero, Roero Arneis, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani, per oltre 700 etichette - aspettando la “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, il più grande contenitore di appuntamenti dell’autunno piemontese nelle colline Unesco. Tornando in città, il vino è ancora protagonista ad Eataly Lingotto a Torino, il 22 e 23 settembre nei Ristoranti di Eataly, con la Barolo&Bollicine Night, una selezione delle migliori bottiglie di Barolo e bollicine italiane e francesi (tre le tante: Mirafiore, Ettore Germano, Ferrari, Bruno Paillard), in abbinamento con salumi e formaggi, direttamente dal Mercato di Eataly, e il 22 settembre con l’Hippie Wine Fest, una grande festa a tema anni Sessanta ed i vini Bertani (www.eataly.net). In Friuli, terra di confine, è la chef stellata Antonia Klugmann de L’Argine a Vencò, neo giudice di MasterChef Italia, la madrina di “Gusti di Frontiera”, a Gorizia (da oggi al 24 settembre; www.gustidifrontiera.it), un Festival multiculturale con i sapori di 44 Paesi, dai Balcani al Nord Europa, dalle Americhe all’Oriente, ma anche un Wine Tasting della Solidarietà, primo concorso enologico dedicato ai “Vini Sociali”, degustazioni comparative di piatti tipici dei Paesi, i talk-show del Gastronauta Davide Paolini, ospiti come gli chef stellati Gianfranco Vissani ed Emanuele Scarello, Bruno Pitzul e Camilla Raznovich, convegni dell’Ersa-Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale, il Premio Gusti di Frontiera a personaggi dell’enogastronomia e, ancora, arte, musica e spettacoli.
In Veneto, alla Cantina Pizzolato a Villorba (Treviso) prosegue la mostra “Gli animali fantastici” di Dario Fo (fino al 30 settembre; www.lacantinapizzolato.com), realizzati dai bambini delle scuole in memoria del Premio Nobel, nel “Progetto Dario Fo”, un concorso promosso dall’associazione Abconlus con la consulenza della Compagnia Teatrale Fo Rame, ispirandosi all’ultimo volume di Fo “Darwin. Ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?”. Anche il Treviso Comic Book Festival, il festival internazionale del fumetto e dell’illustrazione, che fino al 24 settembre, porta a Treviso il meglio del fumetto mondiale, ha il suo vino personalizzato: sono le etichette illustrate dell’Azienda Cecchetto, per il vincitori del Premio Boscarato (www.rabosopiave.com). Fino al 20 novembre, 25 tra i migliori ristoranti del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si sfidano al “Festival Triveneto del Baccalà - Trofeo Tagliapietra” a colpi di ricette originali e creative a base di stoccafisso e baccalà salato, con i giudizi tra i clienti, chiamati dalla Dogale Confraternita del Baccalà mantecato, dalla Venerabile Confraternita del Baccalà alla vicentina, dalla Vulnerabile Confraternita dello Stofiss dei Frati in collaborazione con Tagliapietra e Figli srl, una delle aziende leader in Italia nell’importazione, lavorazione e commercio di prodotti ittici in particolare del merluzzo (galà finale alla Cantina Sociale di San Bonifacio a Verona, il 4 dicembre www.festivaldelbaccala.it). E si rinnova anche l’appuntamento con la Fiera del Riso di Isola della Scala (Verona, fino all’8 ottobre; www.fieradelriso.it), la più importante rassegna dedicata a questo cereale, ed in particolare al Nano Vialone Veronese Igp, a livello nazionale al Palariso, con degustazioni e showcooking che avranno come protagonista il riso, servito in abbinamento ai vini selezionati dai sommelier di Ais-Associazione Italiana Sommelier Veneto. Il 23 settembre all’Orto Botanico di Padova, il più antico al mondo, legato all’Università, e Patrimonio Unesco, è di scena AromanticDay, ciclo di eventi dedicato all’impiego delle erbe aromatiche in cucina in collaborazione con Valbona, tra cui showcooking dedicati ai bambini, con Alessia Faltoni, del blog Menta Piperita & Co., e Angela Maci, del blog Storiebuone (www.ortobotanicopd.it). In Emilia Romagna, compie cinque anni il Museo più dolce del mondo con tante attività pensate per le famiglie e i golosi di ogni età: il Gelato Museum Carpigiani di Anzola dell’Emilia festeggia il 23 settembre con una grande festa dedicata ai gelato lovers che nell’ultimo anno ne hanno fatta una delle attrazioni più amate di Bologna, visite guidate, menu speciali, e laboratori di cake design (www.gelatomuseum.com). Stesso giorno in cui a Nonantola, al Palazzo della Partecipanza Agraria, è di scena il Gran Premio Nazionale Vino della Cooperazione “Gino Friedmann”, organizzato da “Aemilia Storie di territori e di comunità”, con in concorso 61 etichette di 13 cooperative italiane di Abruzzo, Emilia Romagna, Puglia, Veneto e Sicilia, rappresentative di un comparto che conta oltre 9.000 addetti, 498 cantine cooperative, 148.000 soci aderenti, un giro d’affari di 4,3 miliardi, pari al 40% del valore del vino nazionale, e le cui etichette rappresentano il 58% della produzione vinicola media dello Stivale (www.academia.edu). A Bologna c’è invece il Wine City Day 201 - Gli Osti in festa in Vicolo Bolognetti, una giornata dedicata alla scoperta delle eccellenze vitivinicole del territorio italiano con i loro produttori abbinate a gustose proposte gastronomiche di Amo-Associazione Mescitori Organizzati (24 settembre; www.amo.bo.it). E tra botti da Guinnes (Hercules, la più grande del mondo, capace di contenere oltre 2.200 ettolitri di aceto, fatta costruire direttamente dentro lo stabilimento di Acetum) e sessioni di pittura al “Balsamico” (con l’artista Elisabetta Rogai che all’Acetaia Del Duca replicherà il dipinto di Francesco I d’Este con l’Aceto Balsamico di Modena Igp), assaggi e visite guidate, cotture dimostrative del mosto con caldaie a legna (all’Acetaia Muratori), showcooking sulla preparazione di “sughi d’uva” (all’Acetaia dell’Azienda Agricola Leonardi Giovanni), aperitivi/merende (all’Acetaia Valeri), piatti tipici emiliani rivisitati dagli chef (all’Acetaia Costanzini e all’Acetaia Sereni), passeggiate in vigna con l’agronomo (all’Acetaia della Vigona) e tour dalle acetaie ai siti Unesco (con l’Acetaia Comunale Città di Modena), il 24 settembre a Modena torna “Acetaie Aperte” (in 39 strutture; www.acetaieaperte.com), nella giornata ideata dal Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp all’insegna delle iniziative più originali pensate per diffondere tra i consumatori di tutti i giorni la conoscenza del prodotto più rappresentativo del territorio.
In Toscana, a Bolgheri, alla cantina Guado al Melo prosegue la mostra “Bolgheri, impressioni dalla natura” di Katrin Pfeifer, fotografa tedesca che vive da anni a Castagneto Carducci, dedicata alla flora e alla fauna del territorio, a partire dall’Oasi del Wwf (fino al 30 settembre; www.guadoalmelo.it). A Montepulciano, patria del Vino Nobile, fino all’11 ottobre, tornano “I Mercoledì del Nobile”, il ciclo di incontri nella nuovissima Enoliteca nella Fortezza, dove gli eno-appassionati hanno l’opportunità di scoprire storia, filosofia produttiva e caratteristiche dei vini del territorio in abbinamento ad alcuni dei migliori prodotti gastronomici locali presentati dalle aziende e dai ristoranti (www.consorziovinonobile.it). A Firenze, il 23 settembre, allo Chalet Fontana, che inaugura così la nuova stagione, è di scena una Festa per salutare l’arrivo dell’autunno, con musica, yoga e brunch di alta cucina, immersi nel parco dello storico locale amato da Ottone Rosai e Vasco Pratolini, con il nuovo chef, Luigi Bonadonna (www.chalet-fontana.it). Il 24 settembre, dopo la storica tappa del Giro d’Italia, il Chianti Classico torna protagonista del ciclismo con la Granfondo del Gallo Nero, tappa del Prestigio di Cicloturismo, il circuito che da 22 anni raccoglie gli eventi ciclistici più importanti a livello italiano, con partenza e arrivo per 2.000 ciclisti da Radda in Chianti e soste wine & food al Gallo Nero Village, con il pasta party con le eccellenze della gastronomia in abbinamento ai vini Chianti Classico (www.chianticlassico.com). I “Trabaccolara Days” (27-29 settembre; www.vetrina.toscana.it) sono invece dedicati a questo piatto “antico” a base di “pesce dimenticato” ed avanti, con oltre 100 ristoranti di Vetrina Toscana che lo proporranno nel loro menù, insieme ad alcuni storici ristoranti di Milano tra cui “La tavernetta da Elio”, il locale preferito da Indro Montanelli, ed anche della Liguria. Nel Lazio, oggi al Savoy Hotel a Roma, torna “Buono … non lo conoscevo!”, l’evento Go Wine dedicato ai vitigni autoctoni italiani, in cui aziende di tutta Italia incontrano direttamente il pubblico (e presentano in anteprima i loro vini agli addetti ai lavori; www.gowinet.it). Ancora Eataly, a Roma, dove fino al 24 settembre, c’è la Festa della Patata, con piatti, eventi e laboratori didattici (www.eataly.net). Nella Capitale il 26 settembre a Villa Mercadante a Roma torna anche “Fine Wines & Spirits Auction”, l’asta di vini e distillati rari di Ansuini 1860 Aste in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier, con più di 1.000 bottiglie divise in 237 lotti, dai Super Tuscan al Brunello di Montalcino, dal Perseo&Medusa in soli 600 pezzi da collezione al Barolo, dal Barbaresco come il Gaja 1983 e 2011 a Bertani che quest’anno festeggia i 50 anni dalla prima vendemmia del suo storico Amarone, e partecipa con annate uniche e indimenticabili, come la 1964, ma con protagoniste anche la Borgogna con varie annate di Romanée Conti (come La Tache 1970, Echézeaux 1988, e St-Vivant 1981 e 1988), Bordeaux (con Château Lafite Rothschild 1981, Latour 1967, Haut Brion 1966, Mouton Rothschild 1981 e Château d’Yquem), e la Champagne (con la tiratura limitata di Taittinger Champagne Collection disegnata da Roy Lichtenstein 1985; www.ansuiniaste.com). Vale un viaggio, invece, la prima edizione del Fiumicino Food Film Festival (22-24 settembre; www.witaly.it), kermesse dedicata ai film di viaggio con la direzione del produttore Giampietro Preziosa e la direzione artistica del regista Marco Simon Puccioni, all’Uci Cinemas Parco Leonardo e sui battelli che percorreranno il fiume Tevere, partendo dalla Darsena di Fiumicino, proiettando i cortometraggi e i film, con soste nel porto di Traiano. Tra gli ospiti, Valeria Golino, Alessio Boni, Marina Rocco, Paola Minaccioni, Pino Calabrese, Maria Rosaria Russo, Claudia Potenza, Francesco Montanari, Antonietta De Lillo, Daniele Vicari, e Gianfranco Pannone, e nelle tre serate, affidate alla regia gastronomica al critico Luigi Cremona, verranno offerti, sul battello, aperitivi sfiziosi degli chef internazionali di Skychef, la società che prepara i pasti per le compagnie aeree mondiali che partono e arrivano nello scalo romano, e due cene con gli chef stellati Marco Martini, del The Corner a Roma, e Gianfranco Pascucci, de “Il Porticciolo” a Fiumicino. I migliori prodotti dei Castelli Romani, gustose degustazioni e divertenti show cooking con cuochi esperti, sono invece gli ingrediente, il 23 e 24 settembre, della Fiera dei Sapori di Frascati, organizzata da Castelli Experience (www.castelliexperience.it).
In tutta Italia, prosegue la maratona di “Cantine Aperte in Vendemmia”, nelle cantine del Movimento Turismo del Vino (www.movimentoturismovino.it), dal Piemonte (fino al 16 ottobre) alla Campania (fino a fine ottobre), dalla Lombardia (per tutto settembre) al Veneto (fino al 22 ottobre), e con la data singola, il 24 settembre, in Umbria per festeggiare in vigna l’arrivo dell’autunno, e in Puglia dove saranno 12 le aziende che accoglieranno gli enoturisti: da Tor de’ Falchi a Rivera, da Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli a La Cantina di Andria, da Villa Schinosa a Torrevento, da Mazzone alle Cantine Imperatore, dalle Tenute Emèra alle Cantine di Lizzano, dal Consorzio Produttori Vini Manduria a Leone de Castris, raggiungibili anche in bicicletta, e, una volta arrivati in azienda, con la possibilità di assistere alla vendemmia, tra mostre d’arte, spettacoli di musica e danza popolare, e la “Bottiglia Solidale” del Movimento Turismo del Vino Marche per sostenere, acquistandola, i territori colpiti dal sisma (www.mtvpuglia.it). Restando nel territorio, aspettando di scoprire i vini vincitori di Radici del Sud 2017 (27 novembre, al Castello di Sannicandro di Bari; www.radicidelsud.it), la giuria composta da professionisti italiani si riunirà il 19 e il 20 settembre al Centro di Ricerca Crsfa di Locorotondo. E se la Calabria è la Regione scelta dalle Città del Vino per la loro tradizionale Convention nazionale (fino al 24 settembre; www.cittadelvino.it), alla scoperta di vini e territori della Magna Grecia, con focus dedicati all’enoturismo ed alle sue potenzialità di sviluppo, in Sicilia, a San Vito Lo Capo, l’appuntamento imperdibile ed affascinante con il “Cous Cous Fest”, il Festival internazionale dell’integrazione culturale, all’edizione n. 20, continua con chef provenienti da 10 Paesi del mondo all’insegna della pace (fino 24 settembre; www.couscousfest.it), con il patrocinio quest’anno del World Food Programme Italia (Wfp), la più grande organizzazione umanitaria del mondo nel contrastare la fame a livello globale. Tra le iniziative in programma, accanto alle sfide di cucina tra chef, cooking show con grandi chef come Pino Cuttaia, Luigi Pomata, Claudio Sadler e Tano Simonato, la possibilità di assaggiare i migliori vini di Sicilia con Assovini, e i concerti gratuiti, tra gli altri, di Samuel, Francesco Gabbani e Joe Bastianich il cous cous è solidale più che mai, preparato dallo chef Filippo La Mantia, testimonial del World Food Programme Italia, in un cooking show il cui ricavato aiuterà i bambini più bisognosi del mondo ad avere pasti a scuola e istruzione (22 settembre).

Focus - Chianti Classico & Champagne raccontano il gemellaggio in 49 scatti d’autore di tradizioni, volti e paesaggi che compongono il terroir di un grande vino, nella mostra “VItAe-Ritratti di vita e vino” a Palazzo Vecchio a Firenze (fino al 26 settembre)

Quarantanove scatti per raccontare il territorio delle due denominazioni di vino, tra le più famose al mondo, il Chianti Classico e lo Champagne, ma soprattutto la loro gente: fino al 26 settembre il Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio a Firenze ospita “VitAe-Ritratti di vita e vino”, mostra fotografica dedicata all’elemento umano, che rende unici questi due territori, al centro di un gemellaggio enoico e culturale. È proprio in questi luoghi che la fotocamera indaga, catturando usi, costumi, tradizioni, volti e colori che insieme compongono quel che in gergo tecnico si chiama il terroir di un grande vino, un patrimonio umano e culturale, prima che agronomico, non replicabile in nessun altro luogo. Testimoni di queste storie nella storia sono i protagonisti di due lavori fotografici dedicati alla gente del Chianti Classico e alle confraternite dello Champagne. Un racconto per immagini di grande efficacia e suggestione sviluppato da due fotografi italiani, Dario Garofalo e Paolo Verzone, che hanno reso protagonisti i volti, l’opera quotidiana e le tradizioni secolari di questi due territori di vino, uniti nel 2016 da uno storico accordo di collaborazione, sancito proprio a Firenze, in occasione del Trecentesimo anniversario dal bando di Cosimo III de’ Medici che individuava per la prima volta la zona di produzione del Chianti Classico.
“Nel caso del Chianti Classico, come in quello dello Champagne - afferma Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Chianti Classico - il vino è un prodotto complesso: non solo il frutto delle articolate interazioni tra caratteristiche agronomiche, climatiche e enologiche, ma anche il risultato di tante storie di vita quotidiana, di generazioni che si succedono, di radici che affondano nel passato di questi territori”. “Con il Chianti Classico - ha aggiunto Vincent Perrin, dg Comité Champagne - condividiamo la convinzione che i luoghi fanno la differenza. La nostra regione è celebre in tutto il mondo per il suo terroir unico, ma anche per il savoir-faire dei suoi uomini e delle sue donne”.
Info: www.chianticlassico.com

Focus - I piatti di tutte le Regioni preparati in piazza con la guida di Gianfranco Vissani, i vini “di casa” dalle Marche e di tutta Italia, lezioni con Mariette Artusiane e il Premio Galvanina: al “Festival della Cucina Italiana” (Pesaro, 22-24 settembre)
I piatti principe di tutte le Regioni italiane, preparati in piazza dagli chef dell’Accademia Nazionale Italcuochi, sotto lo sguarda attento di un maestro della cucina italiana: Gianfranco Vissani. In abbinamento i migliori vini delle Marche, territorio che quest’anno ospita la kermesse, ma anche etichette in arrivo da tutta Italia e Champagne. Ci saranno anche le Mariette Artusiane, custodi delle ricette della tradizione del “padre” della cucina italiana Pellegrino Artusi, per insegnare a fare la pasta fatta a mano. E, infine, il Premio Nazionale Galvanina, tra i riconoscimenti più importanti alla Cultura, all’Imprenditoria, al Giornalismo, alla Cucina, alla Sicurezza a tavola, assegnato al giornalista Antonio Attorre, al Gastronauta Davide Paolini, allo chef Davide Oldani, all’imprenditore Fabio Di Gioia e Francesca Matacena, ideatrice dello spazio di solidarietà Rossinimania. Ecco il “Festival della Cucina Italiana”, il Festival itinerante di scena per la prima volta a Pesaro (22-24 settembre), che fa il giro dello Stivale per valorizzare ciò che caratterizza l’Italia nel mondo: la sua cultura agroalimentare.
Assegnato negli anni a personalità come Tonino Guerra, Pierluigi Celli, Gualtiero Marchesi, Vittorio Sgarbi, Andrea Scanzi, Carlo Cambi, Carlo Cracco, Gino Angelini, Gianfranco Vissani, Pino Cuttaia, Niko Romito, Gino Fabbri e Moreno Cedroni, il Premio Nazionale Galvanina sarà consegnato il 24 settembre. Ma ci sarà anche il “Premio Web Chef”, riconoscimento alle organizzazioni ristorative capaci di comunicare la loro identità e il loro lavoro con internet.
Al “Festival della Cucina Italiana” - coordinato da La Madia Travelfood - gli chef dell’Accademia Nazionale Italcuochi, coordinati da Gianfranco Vissani, prepareranno dal vivo i piatti tipici della propria Regione di appartenenza, ciascuno con la propria brigata, in piazza del Popolo: da Beatrice Segoni, con il suo tocco di cucina toscana, al siciliano Maurizio Urso, con i suoi rinomati arancini al riso e cannoli con la ricotta, dai piatti calabresi con l’Nduja alla fragranza delle verdure pugliesi, dai sapori intensi delle carni abruzzesi al pesce fritto dell’Adriatico, passando per gli strozzapreti al ragù romagnolo. In abbinamento, la degustazione dedicata al meglio della produzione delle Marche, accompagnata da escursioni in tutti i territori nazionali e nelle zone di produzione delle più prestigiose bollicine. Palazzo Gradari ospieterà invece degustazioni di grandi vini guidate dagli esperti, con verticali di bianchi, rossi e Champagne.
Due saranno le “Cene d’Autore” speciali come gli chef che le preparano: Gianfranco Vissani e Davide Oldani. Il 22 settembre Vissani esprimerà il suo genio creativo a quattro mani con i giovani e talentuosi Daniele Patti e Matteo Ambrosini, chef dello Scudiero, splendido ristorante ricavato tra le mura seicentesche di un palazzo nobiliare, nel cuore di Pesaro, mentre il 23 settembre sarà la volta del celebrato chef patron del D’O di Cornaredo, autore di quella cucina Pop che l’ha reso famoso nel mondo. Grazie alle Mariette artusiane, storiche “azdore” di Romagna che hanno fatto della cucina un marchio di bontà, riunite nell’Associazione nata a Forlimpopoli, città natale di Pellegrino Artusi, tutti potranno imparare a fare la pasta a mano. Artigiani del cibo in arrivo da tutta Italia racconteranno e faranno assaggiare invece formaggi, olip, salumi, dolci, tartufi e tanta produzione bio.
Nella città di Gioacchino Rossini è obbligatorio pensare a un Festival gastronomico con affinità elettive con la musica. Infine, la rete di formatori altamente qualificati di Salvamento Accademy organizza, in collaborazione con La Madia Travelfood, corsi gratuiti rivolti alle famiglie, per la prevenzione e sicurezza dei bambini in casa, in auto, a scuola, a tavola.
Info: www.festivaldellacucinaitaliana.it

Focus - La campagna va in città, con la Coldiretti of course: dal 29 settembre al 1 ottobre con #stoconicontadini, la bellezza, i sapori, le pratiche tradizionali e gli animali dell’agricoltura italiana invadono le vie della capitale finanziaria del Belpaese
La campagna va in città, con il racconto della bellezza e dei sapori dei mille paesaggi agricoli del Belpaese, ma anche con la dimostrazione delle pratiche tradizionali e tutti gli animali della fattoria: succede a Milano, dal 29 settembre al 1 ottobre, dove la Coldiretti lancia #stoconicontadini, e trasforma le vie tra i palazzi della capitale finanziaria d’Italia, da Piazza del Cannone al Castello Sforzesco, in un villaggio di agricoltori, offrendo a tutti, dai cittadini ai tanti turisti, la possibilità di vivere, in una Milano sempre più golosa, un’esperienza gourmet, con il miglior cibo italiano a soli 5 euro nei menu preparati dagli agrichef con i sapori antichi della tradizione, dalla pasta di grano Senatore Cappelli al riso Vialone nano, senza dimenticare l’innovazione con la carne 100% italiana servita nelle bracerie e la pizza autenticamente tricolore, dalla farina all’olio, dal pomodoro alla mozzarella, ma anche lo street food green, dal gelato di latte d’asina al pesce azzurro al cartoccio. Spazio anche alla solidarietà per salvare le specialità delle aree terremotate che saranno offerte dagli agricoltori colpiti dal sisma.
#Stoconicontadini sarà anche un’occasione per conoscere il primato della biodiversità della fattoria italiana, dalla capra Girgentana, dalle lunghe corna a forma di cavaturacciolo, all’asino romagnolo, sopravvissuto all’estinzione nell’ultima guerra, dal maiale di Cinta senese, dalla curiosa fascia bianca sul manto scuro, alla pecora Bergamasca, che è la più grande al mondo, dalla capra camosciata delle Alpi alla mucca Varzese, giunta in Italia con i barbari e che è oggi ridotta a poche decine di esemplari, e a molte altre razze insieme a cavalli, oche, anatre, conigli e galline che animano la campagna italiana. Ma ci saranno anche i primati green del made in Italy con i superfood della tradizione nostrana, i cibi più colorati, quelli più antichi, i più rari, i più eroici, i più “volgari”, i più “puzzolenti” e le new entry arrivate in Italia per effetto dei cambiamenti climatici che fanno del Belpaese una realtà unica nel mondo.
Fattorie didattiche dove i bambini possono imparare, spiega la Coldiretti, a mungere gli animali e a pigiare l’uva, lezioni nell’area orti e giardini con il tutor, lo spazio dell’economia domestica e dell’agricosmetica con i frutti della terra e quello sportivo in collaborazione con il Coni, ma anche i trattori storici e quelli dell’ultima generazione e il villaggio delle idee con i giovani dell’Università di Pollenzo che animeranno l’intera area per tutti i tre giorni in cui sono previste le presenze di esponenti Istituzionali, rappresentanti della società civile, studiosi, sportivi e artisti.
Info: www.coldiretti.it

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