Le terre del vino nuove “città d’arte”: il tema della convention d’autunno delle Città del Vino - dal 21 al 24 settembre, a Cirò - che oggi conta 500 territori in tutta Italia, e festeggia i suoi primi 30 anni

Le Città del Vino di tutta Italia si danno appuntamento a Cirò, Cirò Marina e Torre Melissa, “capitali” del vino calabrese, per la convention nazionale, di scena dal 21 al 24 settembre (https://goo.gl/GmzbBk), dove si parlerà, tra l’altro, in simposio, di “Turismo Enogastronomico. Le terre del vino nuove “città d’arte”; cultura ed enogastronomia strumenti per fare dei territori nuove destinazioni turistiche” (venerdì 21 settembre, ore 9.30).

Convention che, dopo 16 anni, dunque, torna in Calabria, e in quella Cirò che è stata tra i 39 Comuni fondatori delle Città del Vino, nel 1987 (con Alba, Asti, Barbaresco, Barile, Barolo, Buonconvento, Canale, Carema, Carmignano, Castagneto Carducci, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Diano d’Alba, Dogliani, Dozza, Firenze, Frascati, Gaiole in Chianti, Gattinara, Greve in Chianti, Jesi, La Morra, Marino, Melissa, Monforte, Montalcino, Montecarotto, Montefalco, Montescudaio, Neive, Nizza Monferrato, Ovada, Pramaggiore, Radda in Chianti, Rufina, San Severo, Siena, Treiso d’Alba e Zagarolo), da Nord a Sud, piccoli e grandi Comuni, Città già note nel firmamento enologico e altre ancora in ombra, per un associazione che oggi conta più di 500 territori e si pone come obiettivo quello di aiutare i Comuni a sviluppare, intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro; promuovere lo sviluppo del del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell’offerta diffusa nel territorio ad opera delle cantine e degli operatori del settore.