02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

C’è sempre più fermento, nelle Langhe del vino. A Serralunga d’Alba mette radici la storica Negro Angelo e Figli, che ha acquistato la cantina storica della Giovanni Rosso. Giuseppe Negro a WineNews: “qui il nostro Barolo, e le bollicine autoctone”

Italia
La famiglia Negro

C’è sempre più fermento, nelle Langhe del vino. A Serralunga, uno dei comuni più importanti di Barolo, arriva in pianta stabile la storica e pluripremiata Angelo Negro e Figli, griffe che ha acquistato la cantina storica della Giovani Rosso, altra prestigiosa realtà del territorio.
“Abbiamo un ettaro di vigneto a Barolo in conduzione, e per produrlo affittavamo una parte della cantina guidata da Davide Rosso - spiega a WineNews Giuseppe Negro, che con il padre Giovanni, la madre Maria Elisa e i fratelli Gabriele, Angelo ed Emanuela guida l’azienda - poi quando lui ha ultimato i lavori della sua nuova cantina, l’abbiamo acquistata noi. Qui produrremo il nostro Barolo, forse anche Dolcetto, e altri due vini importantissimi della nostra azienda, lo spumante da Roero Arneis Dosaggio Zero e il Metodo Classico Brut da Nebbiolo, entrambi affinati per 72 mesi. Espressione del nostro lavoro che è tutto solo sui vitigni autoctoni, da sempre, con le bollicine che produciamo già dal 1985”.

100 gli ettari totali di proprietà della Negro Angelo e Figli (www.negroangelo.it), di cui 60 a vigneto (per una produzione annua intorno alle 350.000 bottiglie complessive, e 15 in Alta Langa, dedicati alla produzione di nocciole, ndr), distribuiti tra la storica Cascina Perdaudin in Monteu Roero, la cascina San Vittore in Canale e Basarin in Neive, a cui si aggiungono 5 in conduzione, 4 nel Barbaresco, a Neive, e 1 nel Barolo (tutti condotti secondo il metodo della “Green Experience” (http://thegreenexperience.it) proprio a Serralunga d’Alba, dove ora, dunque, arriva anche la cantina di proprietà.
“Che Davide Rosso, nonostante avesse offerte più alte da altre aziende importanti, per affetto e rispetto della nostra famiglia - dice Giuseppe Negro - ha preferito cedere a noi, e visto che è proprio alle porte di Serralunga, ne faremo anche un wine shop permanente e non solo”.
Una storia antica, quella della famiglia Negro, come testimonia un documento del catasto del 1670 trovato nell’archivio del Comune di Monteu Roero (Al Bricho della Val d’Aello una casa con cassina, forno, ayra, horto, prato e vitti consorti heredi Oddino Negro, Secondo Musso, G. Mattheo Sandri, heredi Thibaldo del Tetto, Gioanni Vignola, la via commune et MargarittaNegra; tavole 146, cioè sitto dell’edifficio, ayra e prato a quarti 10: soldi 2 denari 5 vitti giornate 4, tavole 68, cioè giornate 1 in fondo verso la via commune a quarti 9 et il resto a quarti 10: soldi 7 denari 7 ½), che vive ed evolve ancora oggi.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli