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Siccità, moratoria dei pagamenti alle banche ed enti previdenziali, detassazione fiscale e voucher: il presidente del Consorzio del Chianti, Giovanni Busi mette nero su bianco le richieste fatte il 29 agosto al Ministro Martina

Italia
Il presidente del Consorzio del Chianti Giovanni Busi con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina

Siccità, moratoria dei pagamenti alle banche ed enti previdenziali, detassazione fiscale e nuovi voucher: il presidente del Consorzio del Chianti, Giovanni Busi ha deciso di ribadire le richieste avanzate al Ministro delle Politiche Agricole Martina all’incontro del 29 agosto, mettendole nero su bianco.

L’annata per il Chianti è complicata, a causa della siccità: in alcune zone si è registrato un calo della produzione del 50%, e comunque la vendemmia è compromessa, non per qualità, ma sicuramente per quantità. Busi ha chiesto l’intervento del Governo, proponendo una moratoria sui pagamenti alle banche, la creazione di Enti previdenziali e una detassazione fiscale. “Data l’eccezionalità del fenomeno - si legge nella lettera - a nulla servono i normali strumenti oggi in essere, come l’assicurazione agevolata, ma occorre almeno una moratoria della situazione debitoria delle aziende nei confronti degli istituti bancari, degli enti previdenziali e la detassazione fiscale 2017 per riportare i bilanci aziendali alla normalità nel medio termine”.

Ma servono anche misure per evitare che questa situazione si ripeta, per cui ci vuole una nuova gestione delle risorse idriche disponibili, sviluppando una rete di bacini strategica e incentivando aziende agricole o enti a realizzarli. Per quelli esistenti invece, nel rispetto delle regole della sicurezza, la semplice manutenzione dovrebbe avere carichi burocratici e costi ridotti al minimo. Il Presidente del Consorzio si è inoltre unito alle numerose critiche già arrivate da diversi produttori sugli strumenti che sostituiscono i vecchi voucher: se il primo, come scrive il Consorzio “era uno strumento molto efficace e di semplice applicazione per il settore agricolo, lo strumento che li ha sostituiti, oltre alla difficoltà iniziale dell’uso e del funzionamento, appare complesso e si rischia che ingeneri aree grigie anziché mettere a pulito situazioni non chiare”.

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