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Sull’e-store più grande della Cina, Tmall, a dominare è il mobile, con l’80% delle vendite eseguite via smartphone nel primo trimestre 2017, contro il 20% del 2014: vino secondo solo al baijiu, ma consumo stagionale. A dirlo un report della società

Italia
Sempre più ecommerce per il vino in Cina

Non è (più) un Paese per desktop: coerentemente col dato che vede il 95.1% di tutti gli accessi cinesi a Internet come eseguiti da strumenti mobili, quattro acquisti di bevande alcoliche su cinque conclusi sul più grande e-store della Cina, Tmall, sono stati effettuati in mobilità nel primo trimestre di quest’anno. Una percentuale quadrupla rispetto al 20% del 2014, e che rende plasticamente l’idea di quanto la comunicazione dei produttori italiani debba tenere a mente le caratteristiche intrinseche di questi device, insieme al fatto che il consumo di vino oltremuraglia risente della stagionalità degli altri prodotti, con la birra regina dell’estate e il baijiu che impera, invece, nei mesi autunnali e invernali.
A dirlo un recente report congiunto della piattaforma e-commerce di Alibaba e della società di analisi di mercato CBNData (https://goo.gl/yrD6JJ), che sottolinea inoltre il fatto che, pur in una società dalla cultura plurimillenaria ma del tutto aliena al vino, il nettare di Bacco è la seconda tipologia di bevande alcoliche più venduta sulla piattaforma di Jack Ma, in un campionario aziendale composto da circa 23.000 brand di 70 nazionalità diverse. Le varietà preferite dagli enoappassionati cinesi, stando al report, hanno inoltre visto un cambio al vertice, con le etichette a base di Merlot che hanno spodestato quelle a base di Cabernet Sauvignon in termini di vendite nel 2016, seguite da Cabernet Franc, Syrah, Grenache, Carignano, Moscato, Riesling, Pinot Blanc e Tempranillo. Inoltre, non sono da sottovalutare né la capacità di fidelizzazione degli winelover cinesi, con l’australiana Penfolds che è non solo la scelta più popolare per gli acquirenti alle primissime armi, ma anche una delle scelte più reiterate, né l’effetto notorietà garantito dai vigneron famosi, dato che al terzo posto nelle scelte degli “esordienti totali” enoici del Regno di Mezzo c’è Château Monlot, la tenuta bordolese della celebre attrice cinese Zhao Wei. Infine, appaiono evidenti i primi segnali di una potenziale concorrenza domestica ai vini importati, dato che la percentuale di vendite ascrivibile a etichette di produttori cinesi è salita fino al 19% del totale.

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