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Stop al registro cartaceo per le giacenze in cantina, basterà quello telematico. Agea accoglie la richiesta della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti - Fivi. Matilde Poggi: “soddisfatti, ma stupiti di essere i soli a muoverci”

Niente doppio registro, cartaceo e telematico, per le giacenze di cantina: alla fine l'ha avuta vinta la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – Fivi, che aveva minacciato la “disobbedienza civile” se l'Agea avesse mantenuto l'obbligo della compilazione anche della versione cartacea delle giacenze. E così, fa sapere la Federazione guidata da Matilde Poggi, l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura ha accolto l’istanza di Fivi, e otterrà il dato direttamente dal database del Sian, evitando così un inutile doppione.

Lo ha comunicato l’Agenzia stessa con un addendum alla circolare 62281 del 31 luglio 2017.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato - dichiara Matilde Poggi - e siamo grati al Direttore di Agea (Gabriele Papa Pagliardini, ndr) per aver voluto accogliere le nostre richieste. Ci tengo a sottolineare che questa è una vera semplificazione che va a vantaggio di tutti i produttori di vino italiani, piccoli, medi e grandi. Stupisce vedere come Fivi, che rappresenta i piccoli vignaioli indipendenti, sia stata l’unica ad avere il coraggio di muoversi in questo senso. Nessun’altra associazione”.

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