Tecnologia applicata al vino, di cui l’Italia è leader, ma anche riflessioni su sostenibilità, nuove norme di etichettatura, viticoltura eroica e non solo: a Monaco di Baviera, c’è Simei (11-15 settembre) by Unione Italiana Vini, insieme a DrinkTec

Ci sarà il meglio della tecnologia mondiale applicata al vino, ovviamente, e di cui l’Italia è leader, ma si affronteranno anche temi di portata più ampia, che vanno dalla sostenibilità delle produzione vitivinicola inquadrata a livello europeo alle prospettive sulle nuove etichette dei vini in vista del possibile inserimento delle indicazioni nutrizionali, dal ruolo dell’enologo a quello delle viticolture eroiche per i loro territori, e non mancheranno spazi per la degustazione e la formazione: tutto questo al centro di Simei 2017, la fiera più importante del settore, firmata da Uiv - Unione Italiana Vini e la Fiera di Monaco, che prevede l’alternanza tra i due Paesi, sarà di scena nella capitale della Baviera insieme a DrinkTec, fiera leader liquid food e beverage, dall’11 al 15 settembre (www.simei.it).
“C’è grande attesa nelle aziende per SIMEI@drinktec a Monaco, dove parteciperanno, anche grazie al prezioso supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e di Ice-Agenzia, numerose delegazioni di operatori stranieri provenienti dalle principali aree vitate del pianeta. Siamo certi di vincere la sfida dell’internazionalizzazione di un settore industriale che, nel nostro Paese, supera i 2 miliardi di valore dell’export e ha contribuito in maniera determinante a diffondere la produzione del vino su scala globale. La sinergia tra Unione Italiana Vini, organizzatore di Simei dal 1963 - ha detto il presidente Uiv, Ernesto Abbona - e Fiera di Monaco permetterà ai nostri espositori di esplorare mercati diversi e altri settori del beverage, raggiungendo visitatori e buyers trasversali che potranno conoscere da vicino le tecnologie dedicate alla filiera vitivinicola, settore dove l’Italia è il primo produttore mondiale”.
In fiera il meglio della tecnologia mondiale, con macchine e attrezzature che coprono l’intero processo della produzione del vino: produzione, condizionamento, stoccaggio, imbottigliamento, packaging, logistica e servizi. Con presenze da tutti i cinque continenti, anche grazie al progetto “Simei Incoming”, realizzato con l’Ice, che vedrà arrivare delegazioni, tra gli altri, da Brasile, Cina, Cile, Sudafrica, Usa, Ucraina, Moldavia, Nuova Zelanda, Russia, Israele, Georgia, Giappone, India, Peru, Messico, Azerbaijan, Ecuador, Francia, Spagna e Bulgaria.
Tanti i momenti di approfondimento, a partire soprattutto dal 12 settembre, quando (ore 10) si parlerà di “Dall’Unione Europea la definizione della sostenibilità ambientale del vino”, con Pau Roca Blasco (Federación Española del Vino), An De Schryver (direttore dell’Ambiente della Commissione Ue), Monika Christmann (Presidente Oiv), Stefano Stefanucci (Equalitas) ed Ignacio Sanchez Recarte (Ceev - Comité Européen des Entreprises Vins), ma anche (ore 11:30 de “La professione dell’Enologo” con Serge Dubois, alla guida dell’Union Internationale des Oenologues, e (ore 14) della “Modernizzazione in materia di etichettatura dei vini - la corretta informazione del consumatore”, con, tra gli altri, Joao Onofre (dg Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commeissione Ue), Felice Assenza (Ministero Politiche Agricole), Jean-Marie Barillere (Ceev) e Paolo De Castro (Commissione Agricoltura Parlamento Ue). Poi le premiazione dell’“Innovation Challenge Lucio Mastroberardino”, riconoscimento creato da Unione Italiana Vini per premiare l’eccellenza delle soluzioni tecnologiche più all’avanguardia a supporto della filiera vitivinicola internazionale, e andato a realtà come Gai Spa, Gruppo Bertolaso, Lallemand, Amorim Cork, Velo Acciai e Garbellotto (https://goo.gl/wHUySt).
Il 13 settembre, invece, da mettere in agenda, tra le altre cose, la presentazione (ore 10) di “Sostenibilità a 360°: il progetto “Maremma Terra di Vini”, che vede coinvolte Cantina di Pitigliano, Cantina I Vini di Maremma, Podere San Cristoforo, Rocca di Montemassi e Castello d’Albola, con Stefano Stefanucci (Equalitas), Stefano Ferrante (Casa Vinicola Zonin), ma anche le riflessioni sul valore dell’etichetta e dell’estetica nella scelta della bottiglia approfondite (ore 15) da Francesco Celante di Rotas Italian nel seminario “La percezione del valore del vino”.
Tema clou del 14 settembre, invece, il “Ruolo socio-economico e ambientale delle viticulture “eroiche” per la valorizzazione dei territori” firmato dal Cervim (Centro di Ricerche, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione della Viticoltura Montana), con Roberto Gaudio e Matthias Scheidweiler (Università di Geisenheim). Inoltre, per tutta la fiera, degustazioni guidate di pregiati vini italiani saranno organizzate nel Sensory Bar, uno spazio dedicato all’educazione ad un consumo responsabile e moderato di vino. L’iniziativa, firmata Unione Italiana Vini, mira a portare all’attenzione dei visitatori il made in Italy enogastronomico, attraverso sessioni formative di analisi sensoriale.
Tanti argomenti per affrontare a 360 gradi tante tematiche legate al mondo del vino, anche se il fulcro, ovviamente, resta quello tecnologico.
“Con oltre 50 anni di storia alle spalle - conclude Ernesto Abbona - Simei si conferma ambasciatore globale della qualità del comparto delle macchine e dei prodotti per l’enologia. Attraverso l’alleanza strategica con Drinktech apriamo nuove prospettive di promozione integrata al vasto settore dei macchinari, attrezzature, prodotti e soluzioni per la produzione, l’imbottigliamento e il confezionamento del vino e del beverage, favorendo l’inedita complementazione scientifica tra le tecnologie dei diversi settori produttivi del liquid food. Una vetrina unica che certamente promuoverà il progresso dell’intero comparto”.