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Per i winelovers il tappo in sughero è sinonimo di vino di qualità: l’86% degli italiani lo preferisce ai tappi a vite e sintetici. È l’andamento registrato da una ricerca di Gfk per Apcor, che conferma la tendenza globale già raccolta da Winenews

Il tappo in sughero resiste alla concorrenza dei nuovi tappi: da quello a vite a quello sintetico, molte aziende cercano le alternative al vecchio sistema di chiusura ma, per quanto riguarda il vino, si preferisce ancora il tradizionale sughero. Lo dice la ricerca “L’immagine del tappo di sughero presso gli Italiani”, promossa nell’ambito della Campagna internazionale di promozione del sughero, sostenuta in Italia da Apcor (Associazione Portoghese dei Produttori di Sughero) e affidata all’istituto di ricerca Gfk, sembra confermare la tendenza internazionale, già registrata da WineNews pochi giorni fa (https://goo.gl/YU1kfc), a preferire il vecchio e classico tappo in sughero: l’indagine rileva infatti che ben l’86% del campione totale degli italiani coinvolti (820 intervistati) associa il vino di qualità al tappo di sughero. Per l’82% degli intervistati che consuma vino, il tappo di sughero è un materiale vivo, in grado di proteggere la bevanda prevenendo ogni possibile danno. Infatti, una delle principali caratteristiche del tappo di sughero è la sua flessibilità: un unico tappo è fatto, in media, da 800 milioni di cellule che contengono una miscela gassosa simile all’aria. Questa particolarità permette al tappo di adattarsi dinamicamente al collo della bottiglia, garantendo la sua perfetta chiusura anche a seconda della influenza dei fattori esterni sul vetro come i cambiamenti di temperatura degli ambienti.
Come già detto, la tendenza ad associare il tappo in sughero a vini di qualità non è solo italiana, ma globale: questo porta i winelovers di tutto il mondo a preferire il vecchio sistema di chiusura del vino. I dati Apcor, infatti, dimostrano come oltre l’80% dei consumatori mondiali collega il tappo di sughero ad un vino di alta qualità e 7 bottiglie su 10 sul mercato sono sigillate con questo materiale, capace di conservare la raffinatezza dei vini. Il tappo di sughero è il favorito in mercati chiave come la Cina, dove il 95% dei vini più venduti sono chiusi da un tappo di sughero, la Spagna, dove il sughero è il materiale preferito dal 95% dei consumatori di vino e la Francia, dove i cultori del tappo di sughero rappresentano ben l’83%.
WineNews, ad agosto, rilevava invece un atteggiamento neutrale verso il tappo in sughero dal 50% dei britannici, il 35% degli americani, il 53% degli australiani, il 34% dei tedeschi. Interessante e per certi versi sorprendente la percentuale di chi, invece, risponde che non comprerebbe un vino tappato con il sughero: si va dal 4% dei consumatori Usa all’11% in Cina, passando per il 6% in Germania, il 9% in Uk ed il 10% in Australia. Buone le percentuali di gradimento per il tappo a vite in Australia , dove è il preferito dal 45%, ma anche in Uk (40%), e in Usa (31%), mentre piace a poco più di due consumatori su 10 in Germania (27%) ed in Cina (23%). Tuttavia, l’atteggiamento nei confronti dello “screw cup” è per lo più neutrale (53% in Uk, 47% in Usa, 48% in Australia, 46% in Germania e 45% in Cina).
Il tappo sintetico, invece, riceve molte meno preferenze rispetto agli altri due tipi : WineNews registrava che si dichiara neutrale il 50% dei consumatori in Cina, il 58% negli Stati Uniti, il 60% in Germania, il 64% in Uk ed il 66% in Australia. Per i rimanenti consumatori, sono più i contrari che i favorevoli in Uk (20% contro 16%), Australia (21% a 13%) e in Germania (25% a 15%), mentre sono di più i consumatori che comprerebbero volentieri un vino chiuso con tappi sintetici di quelli che non lo farebbero in Cina (28% a 22%) e in Usa (27%).

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