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Il Prosecco riempie sempre più spesso i calici degli italiani, e anche il suo territorio è sempre più nel cuore degli appassionati del Belpaese. Per il 92% le Colline di Conegliano e Valdobbiadene meritano di essere Patrimonio Unesco (sondaggio Swg)

Italia
Le colline di Conegliano e di Valdobbiadene meritano di essere Patrimonio Unesco

Se il Prosecco riempie sempre più spesso i calici degli italiani, anche il suo territorio è sempre più nel cuore degli appassionati del Belpaese. Tanto che secondo il 92% ritiene che il territorio meriti di essere nominato Patrimonio Unesco, il 53% lo promuove a pieni voti, e il 22% ha intenzione di visitarlo. Emerge da un sondaggio, a livello nazionale e locale, firmato da Swg per l’associazione temporanea di scopo “Colline Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità”, presieduta dal Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg.
“La ricerca mostra che anche gli italiani scommettono sulla Candidatura Unesco, infatti, un italiano su tre è al corrente della Candidatura e il 61% ritiene che sia molto importante ottenerla, ma soprattutto il 92% ritiene che il Conegliano Valdobbiadene meriti di essere nominato Patrimonio dell’Umanità.
Infine, per il 71%, è probabile che questo avvenga”, spiega una nota.
I motivi per essere nominati risiedono nella sua unicità, nella natura e il paesaggio che lo caratterizzano e nella sua bellezza risultato del connubio tra storia, natura, arte e coltivazione dei vigneti sulle colline. Per il 70% degli italiani la nomina Unesco avrebbe solo ricadute positive sul territorio, annoverando tra i vantaggi: la maggiore notorietà dei prodotti e delle aziende del territorio.
“Più della metà degli italiani (53%) pensa al Conegliano Valdobbiadene come a una delle zone più apprezzabili d’Italia e, al pari dei locali, pensa che caratteristiche indissolubili dal territorio siano, il vino Prosecco (63%), il vino e l’enologia (59%) e il paesaggio (48%). Il connubio tra bellezza del paesaggio e produzione emerge chiaro anche dalle risposte degli italiani, oltre che dei locali, che per descrivere il territorio usano gli aggettivi produttivo (93%) e bello (91%). Chiaramente, le percentuali si impennano sul campione locale.
“Il 92% degli abitanti ritiene che questa candidatura sia importante per il territorio (59% molto importante, 33% abbastanza importante), il 78% confida nell’ottenimento del riconoscimento (16% sicuramente sì, 62% probabilmente sì). L’impatto sul territorio del riconoscimento Unesco sarebbe positivo per il 92% dei residenti intervistati che dichiarano che i vantaggi si riscontrerebbero nel turismo, nella tutela ambientale, nello sviluppo economico, nella notorietà del territorio e nella maggiore tutela del paesaggio e dei centri storici. Anche provincia e regione ne trarrebbero vantaggi rispettivamente secondo il 93% e il 77% dei residenti di Conegliano Valdobbiadene”.
“La candidatura Unesco delle colline di Conegliano Valdobbiadene si basa su valori, che da quanto emerge dalla ricerca condotta da SWG, sono patrimonio diffuso nel territorio. Il connubio tra coltivazione dei vigneti e la cura del paesaggio - dichiara Innocente Nardi, presidente dell’Ats Colline Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità e del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg - insieme alle ricchezze storico-artistiche locali, sono tratti distintivi condivisi: sapevamo di poter contare sull’orgoglio dei nostri concittadini. L’impegno di tutti è intenso e costante da anni ma il percorso è ancora lungo. Per questo è fondamentale per tutti noi che siamo coinvolti in questo ambizioso progetto, sentire il sostegno della comunità locale. Siamo convinti che raggiungeremo l’obiettivo che perseguiamo dal 2008 se continueremo a lavorare uniti e con orgoglio, consapevoli dell’onore e della responsabilità che la Candidatura Unesco comporta”-
“La candidatura è un’opportunità anche per lo sviluppo del Veneto e del nostro Paese - chiosa Enzo Risso, direttore scientifico Swg - la ricerca ha analizzato anche le opinioni dei cittadini veneti e italiani, facendo emergere l’attenzione posta dall’opinione pubblica a eventi e strategie volte a valorizzare parti del territorio italiano. Gli italiani sono sempre più consapevoli della necessità di valorizzare le bellezze e i driver economico-produttivi del nostro Paese e si rendono conto che solo investendo sulle nostre unicità potremo creare una nuova stagione duratura di sviluppo e crescita economica e sociale”.

Focus - Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg
Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg l’ente privato, nato nel 1962, che garantisce e controlla il rispetto del disciplinare di produzione del Prosecco Superiore Docg. Lo spumante prodotto sulle colline tra Conegliano e Valdobbiadene (Treviso) ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata nel 1969 e la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 2009.
Il territorio di produzione comprende 15 comuni: Conegliano, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Susegana, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Miane, Vidor e Valdobbiadene. Il Consorzio, attualmente presieduto da Innocente Nardi, ha sede in località Solighetto a Pieve di Soligo, raggruppa 178 case spumantistiche e tutte le categorie di produttori (viticoltori, vinificatori e imbottigliatori).

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