02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Nel mercato dei fine wines la performance migliore, sul lungo periodo, è quella degli Champagne:+16% sul Liv-ex nell’ultimo anno. Tra annate e critica, però, lo Champagne non segue le logiche dei grandi rossi, e scegliere e l’investimento è difficile

Italia
Champagne redditizio come vino da investimento, ma difficile scegliere le giuste etichette

Nel mercato degli investimenti enoici, c’è una categoria particolarmente difficile da mettere a fuoco: quella degli Champagne, che, sul Liv-ex, il benchmark del mercato secondario dei fine wine, nel lungo periodo sono cresciuti più di tutti gli altri: +39% negli ultimi 5 anni. Chiaro quindi che lo Champagne, di per sé, sia un ottimo investimento, ma a differenza degli altri vini offre molti meno punti di riferimento.

Innanzitutto, per poter analizzare l’andamento sul mercato, si considera solo il millesimato, che non è necessariamente la declinazione migliore, anzi, il fiore all’occhiello delle grandi maison è spesso la cuvée: il concetto di annata, così, ha un peso ed un senso ben diverso. Inoltre, c’è l’aspetto dei punteggi: se il riferimento, in termini di influenza, è Robert Parker, questo non vale per lo Champagne. Il “wine advocate”, infatti, non ha mai recensito personalmente le grandi bollicine, categoria conosciuta in maniera assai approfondita da Richard Juhlin, degustatore svedese molto considerato nel mondo del vino, ma poco conosciuto al grande pubblico.

Una palude, almeno rispetto ai vari Bordeaux, Borgogna, Rodano, Super Tuscan, in cui però i vari Krug, Bollinger, Louis Roederer, Moet & Chandon, Philipponnat, Pol Roger, Ruinart, Salon e Tattinger sono cresciuti più di chiunque altro anche negli ultimi 12 mesi: +16%, passando da 273 a 317 punti sul Liv-ex 1000. Due le annate da prendere in considerazione, almeno a leggere i punteggi di Juhlin, la 1998 e la 2002, entrambe superiori alla 2000 (ma non per Parker), come si riflette nell’andamento dei prezzi, che ha portato una cassa di Taittinger 2002 alla ragguardevole quotazione di 1.800 sterline, facendone uno degli investimenti più sicuri del settore enoico, al pari del Krug 1998.
Info: www.liv-ex.com

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli