Continua a crescere l’import di vino in Cina, con una prima metà del 2017 positiva, e che sorride all’Italia, che ora tra i Paesi importatori, tallona la Spagna, almeno in valore. A dirlo i dati delle dogane cinese pubblicati da “Decanter China”

Continua a cresce l’import di vino in Cina, con una prima metà del 2017 positiva, e che sorride all’Italia, che ora tra i Paesi importatori, tallona la Spagna, almeno in valore. A dirlo i dati delle dogane cinese, pubblicati da “Decanter China”, da cui emerge come, nel complesso, nei primi sei mesi 2017, siano arrivati in Cina 336 milioni di litri di vino (+12,08% sullo stesso periodo 2016), di cui 253 di vini in bottiglia (+13,9%), 75 sfusi (+6,8%) e 6,7 di spumanti (+5,4%), per un valore di 1,2 miliardi di dollari (+4,8%), di cui 1,1 grazie all’imbottigliato (+3,3%), 64 milioni di sfuso (+24,6%) e 34 milioni di dollari di sparkling wine (+28,2%).
L’Italia, nel complesso, è cresciuta del 16,9% in volume (14,9 milioni di litri di vino spediti in Cina) e del 18,1% in valore (a 67,3 milioni di euro), parametro in cui, ora, tallona la Spagna, al n. 4 tra i Paesi importatori, con 71,4 milioni di euro (-4,3%) e 33,2 milioni di litri (-8,9%). Con il Paese iberico che, tra i primi 5 esportatori, è l’unico a registrare una performance totalmente negativa.

La Francia, che resta di gran lunga leader assoluta, cresce del 15,6% in volume (98,2 milioni di litri), ma perde in valore, a -3,6% (485 milioni di dollari). Continua la corsa dell’Australia, che fa +30% in quantità (46 milioni di litri) e +1,7% in valore (283 milioni di dollari), e benissimo performa il Cile, a +17,7% in quantità (33,6 milioni di litri) e +26,6% in valore (120,8 milioni di dollari).