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Un “sistema” che funziona: arte rinascimentale, cultura del paesaggio, cucina della tradizione, unite in “A Tavola con il Nobile”, concorso unico di enogastronomia che abbina il Nobile a ricette di Montepulciano delle cuoche delle storiche Contrade

Un’esperienza di assaggio resa irripetibile dall’unione dell’arte col paesaggio e della cucina con le sue ricette antiche, immersa in un territorio unico nel suo genere, saldamento ancorato ad una vino ricco di storicità: è il valore del concorso enogastronomico “A Tavola con il Nobile”, la ricetta vincente ideata dal Consorzio del Vino Nobile con il giornalista inviato del Tg2, Bruno Gambacorta, con l’obiettivo di recuperare le ricette della tradizione custodite dalle cuoche delle Contrade in abbinamento ad una delle più alte espressioni del Sangiovese: il Vino Nobile di Montepulciano.
L’evento ha visto trionfare la Contrada di Voltaia, con il suo primo “Il Cappello del Prete”, che, insieme al Nobile di Montepulciano Fanetti, Godiolo, Montemercurio e Redi, è risultato l’abbinamento giudicato perfetto dalla giuria popolare e da quella composta da 16 giornalisti enogastronomici italiani.

La sfida ai fornelli è diventata con il tempo un importante veicolo di promozione e di celebrazione della preziosa cittadina poliziana, delle sue vie e dei suoi palazzi storici, che la eleggono una perla del Rinascimento circondata da vigneti, una fra le più importanti capitali della ricchezza enogastronomica italiana:
“il concorso, sia in termini di visibilità che di passione dimostrata dalle storiche rinascimentali Contrade - spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Piero Di Betto - è la dimostrazione che comunicare un territorio e i suoi gioielli fa parte di un “sistema”, che noi chiamiamo Montepulciano”.

In quindici edizioni sono state riscoperte o proposte 250 ricette della tradizione, abbinate al “re” dei vini come amava definirlo il letterato seicentesco nella sua opera “Bacco in Toscana”.
Il tema 2017 è stato il formaggio “Pecorino”, declinato sui primi piatti di portata, tutti cucinati rispettando la tradizione gastronomica di Montepulciano.

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