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Vendemmia 2017, parla Giampiero Maracchi, professore di Climatologia Università di Firenze e presidente dell’Accademia dei Georgofili: “tempo stabile e caldo in tutta Italia tranne al Nord, dove le precipitazioni non si fermeranno neppure in autunno”

Italia
Il climatologo Giampiero Maracchi

La vendemmia che verrà, anzi che è già cominciata nelle principali aree enoiche del Bel Paese, dovrebbe svolgersi sotto il segno del bel tempo e del gran caldo, che non è destinato ad abbandonare, almeno per le prossime settimane, lo Stivale. Una situazione che interessa tutto il vigneto Italia, ad eccezione del Nord, dove le precipitazioni, anche violente, non abbandoneranno quest’area neppure in autunno.

Ecco, in sintesi la previsione a medio termine, sui mesi di agosto e settembre, di Giampiero Maracchi, professore di Climatologia all’Università di Firenze e presidente dell’Accademia dei Georgofili, che l’ha delineata a WineNews.


“Negli ultimi anni - spiega il climatologo fiorentino - i fenomeni di caldo eccessivo si sono moltiplicati, perché all’anticiclone delle Azzorre si è sostituito quello africano. Questo fatto è il segnale che andiamo verso una tropicalizzazione del clima”.

La vendemmia nel bacino del Mediterraneo, quindi, sarà sempre più esposta a ondate di calore importanti, che ne potrebbero mutare anche gli esiti in bottiglia. Le previsioni per le prossime settimane, quindi, dovrebbero comprendere “altre ondate di calore - sottolinea il presidente dell’Accademia dei Georgofili - naturalmente con temperature relative all’arrivo dell’equinozio autunnale, e quindi più basse. Un calore che colpirà in modo omogeneo tutta l’Italia, e che non sarà molto diverso da Sud e Centro. Diverse le condizioni al Nord, invece - conclude Maracchi - dove le piogge, persino violente, continueranno anche in autunno”.

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