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“Wine Spectator”: bene le aste dei fine wine nella prima metà del 2017: aggiudicazioni per 144,7 milioni di dollari, +5% sul 2016. Cresce Hong Kong, giù Usa e Londra. E la certezza della provenienza delle bottiglie è sempre più importante

Italia
Bene la prima metà del 2017 per le aste di vino, grazie ad Hong Kong

È stata una prima metà di 2017 decisamente positiva per il mercato delle aste dei fine wine, tra le piazze Usa, Hong Kong e Londra, che hanno messo insieme aggiudicazioni per oltre 144,7 milioni di dollari, in crescita del 5% sullo stesso periodo del 2016. E tutto grazia alla crescita del mercato di Hong Kong, cresciuto del 32%, a 51 milioni di dollari, mentre gli States sono scesi del 4%, a 80,6 milioni di dollari, così come Londra, che ha perso intorno al 15%, ed è a quota 13,1 milioni di dollari. A dirlo un report in materia del magazine americano Wine Spectator (https://goo.gl/geqW1Z), che sottolinea come “i vini migliori di Borgogna rimangono ai vertici assoluti, anche se il mercato mostra un forte equilibrio, con un recupero dei vini di Bordeaux, particolarmente forte con le annate più mature, e con un sempre maggiore consenso tra i collezionisti anche per i vini d’Italia e California.
E un’altra tendenza emerge chiarissima, come spiega Charles Antin di Zachys: “ad ogni livello, la provenienza garantita dei vini guida la crescita delle quotazione. Aspetto che è sempre stato importante, ma che oggi lo è ancora di più”. D’altra parte, il problema della contraffazione è sempre più invadente anche nel mercato delle aste, naturale conseguenza di un mercato che ha allargato di molto i suoi confini negli anni. “Oggi abbiamo un mercato davvero globale come non mai, con una domanda significativa che arriva da ogni continente, e offerte che arrivano da ogni canale, in sala, via telefono, online e così via”, commenta Jamie Ritchie, Ceo di Sotheby’s. Che è la casa d’aste che ha incassato di più in questa prima metà dell’anno, con 32,2 milioni di dollari (stima WineNews, ndr), seguita dalle americane Acker Merrall & Condit con 24,4, Hart Davis Hart con 24,3, e Zachys con 11,5 milioni di dollari.

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