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Cibo e vino sono prodotti della cultura dei popoli, che non è un lusso, ma una necessità, come racconta a WineNews il premio Nobel per la Letteratura Gao Xijang, scappato in Francia dalla Cina alla ricerca della libertà, imbattendosi nel vino

Italia
Il Premio Nobel Gao Xijang a Collisioni

Se il cibo, come il vino, sono un prodotto della terra, e quindi della storia e della cultura dei popoli, vuol dire che la cultura stessa non è affatto un lusso, ma una vera e propria necessità. Un concetto particolarmente caro ad uno dei più grandi autori a cavallo tra XX e XXI secolo, Gao Xijang, premio Nobel per la letteratura nel 2000 e protagonista a Collisioni con una lectio magistralis sul tema “Libertà e Letteratura”, che dalla Cina, tanti anni fa, ha deciso di scappare in Francia per trovare la libertà. “Quando scrivo, ma anche quando parlo, mi rivolgo alla gente, e non penso a ciò che faccio come ad un lavoro che mi permetta di guadagnare del denaro. L’ho fatto solo quando c’erano delle condizioni difficili in Cina, quando ho dovuto nascondermi, ma una volta che sono riuscito ad andare in Francia - racconta il premio Nobel a WineNews - sono stato completamente libero di esprimermi: perché dovrei tornare a nascondermi, semplicemente per ubbidire alla legge del mercato? Io parlo e scrivo perché sento di avere delle cose da dire”.

Ma Gao Xijang, in Francia, non ha trovato solo la libertà, ma anche una cultura nuova, in cui la gastronomia hanno un ruolo ed un peso forse senza eguali. “Vivo in Francia da trent’anni, ed all’inizio ero davvero un accanito bevitore, ma mai ubriaco, ma adesso ho un po’ rallentato, perché con la vecchiaia inizio ad avere qualche problema di salute. Non conoscevo, invece, in tutta sincerità, il Barolo, e mi propongo di farlo, ma conosco molti vini italiani. Quando mi trasferii dalla Cina a Parigi, infatti, iniziai a bere anche vini italiani, non solo francesi”. Un’influenza finita più di una volta nei suoi romanzi, “in cui - riprende il premio Nobel - ho parlato spesso di vino, ma non sono stato certo l’unico nella cultura orientale. C’è stato un grande scrittore cinese che, ad esempio, ha affrontato nei suoi lavori il tema della gradazione dell’alcol e del vin, che anche lui amava molto bere. Fu questo scrittore a coniare l’espressione “cercare la luna nel pozzo”, perché dopo aver bevuto tanto cercava la luna dentro l’acqua. L’alcol ed il vino - conclude Gao Xijang - fanno parte a tutti gli effetti della tradizione e della storia cinese. Ho riproposto un’opera mitologica in cui si parla di vino, ma ho scritto molto anche della vita in campagna e di mondo contadino”.

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