02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Una gita fuoriporta nelle Marche? Dai 50 anni delle Doc Verdicchio di Matelica e Rosso Conero ai “Lacrima Wine Days” e “RisorgiMarche”, sono tanti gli eventi per rilanciare il turismo dopo il sisma. In agenda VinoVip a Cortina e Malvasia Day a Salina

Una gita fuoriporta nelle Marche? Dai “Lacrima Wine Days”, un evento tutto dedicato alla valorizzazione del Lacrima di Morro d’Alba, vitigno autoctono per eccellenza e chicca marchigiana (Morro d’Alba, 8-9 luglio), al “RisorgiMarche”, il Festival solidale che unisce musica, vino & cibo, diffuso nei Comuni terremotati, voluto dall’artista Neri Marcorè, con concerti gratuiti di grandi artisti (il 7 luglio è la vota di Malika Ayane alla Domus San Bonfilio, Cingoli), sono tanti gli eventi segnalati in agenda da WineNews, che possono dare nuovo impulso al turismo nella Regione, duramente colpita dal terremoto. Perché qui, nonostante le avversità, i vignaioli fanno festa, celebrando i primi 50 anni delle Doc Rosso Conero e Verdicchio di Matelica, con un ricco calendario di eventi, con il clou il 21 e il 22 luglio a Matelica, tra degustazioni, visita alle cantine, press-preview, spettacoli, musica e cene di gala con l’Associazione Produttori del Verdicchio di Matelica, e il 23 luglio quando sul palco dello storico Sferisterio di Macerata salirà Stefano Bollani, nel Macerata Opera Festival, grazie all’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt), e, poi, tra concerti in vigna, spettacoli, incontri, tour, con tanti appuntamenti fino a settembre, quando nelle Marche torna “Collisioni Jesi”, il celebre Festival agri-rock di Barolo, nelle tappe di Camerano e Matelica con il Progetto Vino: un modo per valorizzare il territorio e le persone che stanno portando avanti la tradizione tramandata dai loro padri.
Stasera a Palazzo Brancaccio a Roma è di scena Bererosa 2017, evento dedicato ai vini rosati italiani da Cucina & Vini (www.cucinaevini.it), con 95 aziende protagoniste - dall’Istituto Trento Doc a Guido Berlucchi, da Uberti ad Astoria, da Bortolomiol a Zenato, da Ruggeri a Lunae Bosoni, da Muri Gries a Carpineto, da Il Borro alla Tenuta Casteani, dal Farnese Vini a Cataldi Madonna, da Marramiero a Zaccagnini, da Marisa Cuomo al Movimento Turismo Vino Puglia, da Librandi a Palmento Costanzo, per citarne solo alcune - pronte ad incontare eno-appassionati, ma anche i food lover, che avranno la possibilità di assaggiare cibo di strada e gli oli extravergine dell’edizione n. 25 del Concorso Ercole Olivario nel giardino della dimora ottocentesca. Il 12 luglio il Savoy Hotel ospita invece il Moscato Wine Festival in Tour, incontri di degustazione promossi da Go Wine in varie città d’Italia nelle serate d’estate, per far conoscere i tanti volti del Moscato italiano, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia (www.gowinet.it). A Milano l’Osteria Delbinari è la cornice de “La cena dei Colli Tortonesi”, un incontro a tavola con i vignaioli della Terra di Mezzo tra il Monferrato, il Gavi e l’Oltrepò Pavese dove nasce il mito del Timorasso ma anche la Barbera e la Croatina (www.collitortonesi.com). Una stagione musicale estiva dedicata al jazz e alle musiche del Novecento, ricca di contaminazioni culturali e programmata in un luogo di grande fascino ma anche di alto valore scientifico come l’Orto Botanico Città Studi dell’Università degli Studi di Milano, con protagonisti musicisti di livello internazionale (Paolo Fresu, Tony Allen, Tino Tracanna, McCoy Tyner, Omar Sosa, solo per citarne alcuni), accompagnati da incontri culturali ed appuntamenti con il gusto, con le aziende italiane nella proposta enoica dell’OrtoBistrot: tra i Festival, è nato anche “Area Musica Estate”, che anima Milano fino al 28 settembre, promosso da Arti e Corti, Associazione Talenti Artistici Organizzati, e che vede la collaborazione del Seminario Veronelli con una piccola selezione di vini e cibi di qualità (www.area-m.it). L’8 luglio in Piemonte, torna la lunga notte “dolce” de “Il Canelli e i colori del vino”, evento ideato dall’Associazione Produttori Moscato Canelli in collaborazione con l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, dedicato alla Denominazione, nel centro storico della città tra degustazioni e piatti prelibati, e con un ospite d’eccezione il ristorante La Ciau del Tornavento di Treiso, con lo chef stellato Maurilio Garola (www.moscatocanelli.it). Prima, però, da domani al 6 agosto prende il via la rassegna di musica classica “Suoni dalle Colline di Langhe e Roero” dell’Alba Music Festival, con un concerto di musica classica al giorno (sono tutti gratuiti) con importanti artisti italiani e internazionali in cantine (da Terre di Barolo a Mauro Molino, passando per Tenuta Carretta), santuari, chiese, castelli, piazze e teatri naturali Patrimonio Unesco, come il Castello Reale di Verduno e un “concerto nel bosco” (9 luglio) nell’incantevole Bosco di Torresina (www.albamusicfestival.com).
Il 15 luglio in Sicilia, sull’isola di Salina al Capofaro Malvasia & Resort di Tasca d’Almerita, è il Malvasia Day, edizione n. 7 dell’evento dedicato alla celebrazione di uno dei vitigni aromatici più antichi del Mediterraneo, introdotto dai greci sulle Isole Eolie nel 580 a. C., raccontato attraverso il suo profumo dal professor Luigi Moio, ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II in “Le basi scientifiche del profumo della Malvasia e la metamorfosi olfattiva della dolcezza”, e in un walk-around tasting “Le Isole della Malvasia” con le diverse interpretazioni della Malvasia delle Lipari di 14 produttori (www.capofaro.it; www.tascadalmerita.it). Restando in Sicilia, è possibile rivivere l’esperienza di assaggiare le etichette dell’isola nella cornice d’eccezione del Parco Radicepura a Giarre grazie a “Sicilia en Primeur 2017-Summer Edition”, tutte le domeniche fino al 22 ottobre, con la regia di Assovini in collaborazione con il Radicepura Garden Festival, con degustazione tecniche, aperitivi e dj set per gli appassionati (www.assovinisicilia.it). In Sardegna, invece, torna il Concorso enologico regionale “Wine and Sardinia”, dal 7 al 9 luglio a Sorgono (www.wineandsardinia.it). Fino al 24 settembre, con il Civa-Conseil Interprofessionnel Vins d’Alsace, anche i grandi vini bianchi d’Alsazia sono protagonisti nelle enoteche e nei ristoranti italiani, Da Gigi Salumi Formaggi e Vini a Selino Basso (15-23 luglio), all’Enoteca Vino Vino a Milano (8-15 settembre), all’Antica Posteria dei Sabbioni a San Martino Siccomario (13-17 settembre), fino al Ristorante Daniel a Milano (18-24 settembre; www.vinsalsace.com). A suon di jazz, si torna in Abruzzo, al Castello di Semivicoli di Masciarelli, per i Lunedì Jazz, dal 10 luglio al 4 settembre, con i concerti nel giardino segreto del Castello accompagnati dai vini della griffe (www.castellodisemivicoli.com).
Fino al 12 novembre, lo spirito rock di Laovejabala torna alla Tenuta del Buonamico a Montecarlo (Lucca), nella terza avventura di Enrique Martín e Raúl San Cristóbal di Laovejabala in Toscana grazie alla famiglia Fontana, con le star della musica per l’anniversario n. 20 del Lucca Summer Festival ad ispirare le opere in barriques di “Deconstruction - Pieces of colored music” (www.buonamico.it). Restando in Toscana, arriva l’edizione n. 1 di Vermentino Challenge 2017, una competizione tra vignaioli di Vermentino Doc Maremma Toscana e Igt Toscana annata 2016 (Fattoria Mantellassi, Cantina Tenuta Cacciagrande, Tenuta La Badiola, Azienda Bruni Vini, Cantina La Selva, Azienda Agricola Val di Toro, Casa Vitivinicola Rocca delle Macie, Vignaioli del Morellino di Scansano, Moris Farm, Azienda Agricola Santa Lucia e Cantina Vini di Maremma), che premierà le eccellenze tra le etichette del vino bianco maremmano a Borgo Magliano Resort, l’8 luglio, organizzato dal Borgo con il patrocinio del Consorzio Tutela Doc Vini della Maremma Toscana e del Comune di Magliano (www.borgomaglianoresort.com; www.consorziovinimaremma.it).
L’8 e il 9 luglio si rivivono invece le atmosfere della campagna di tanti anni fa con “C’era la mucchia nell’aia. A Tavola per la Trebbiatura”, alla storica Fattoria dei Barbi tra i vigneti di Brunello a Montalcino che rievoca il tradizionale Menu della Trebbiatura con i piatti tipici e oggi introvabili che segnavano quella che fino agli anni Sessanta era una vera e propria Festa della Campagna, tra visite alle antiche cantine di invecchiamento e al Museo del Brunello, e degustazione dei vini con una selezione speciale di pecorini di Fattoria (www.fattoriadeibarbi.it). Alla griffe Castiglion del Bosco sempre a Montalcino prosegue la kermesse Summer Wine Notes (21 luglio e 18 agosto; www.castigliondelbosco.com), serate con i suoi vini e la musica jazz della Band Sam Evidence e della Band Harry’s Jazz Combo. Vino e musica anche nel Chianti Classico, al Castello di Meleto a Gaiole in Chianti con le serate “Wood&Wine”, per scoprire le caratteristiche che i legni di botti e barrique conferiscono ai vini, così come le diverse essenze del legno agiscono direttamente sul suono degli strumenti, in un ideale abbinamento tra note musicali e vino (20 luglio, 24 agosto, 21 settembre; www.castellodimeleto.it). E fino al 26 luglio tornano anche “I Mercoledì del Nobile”, il ciclo di incontri promosso dal Consorzio del Vino Nobile e dalla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese, nella nuovissima sede dell’Enoliteca del Consorzio nella Fortezza di Montepulciano, dove si alterneranno due aziende di Montepulciano per presentare le proprie etichette di Vino Nobile accompagnate a diversi prodotti del territorio (www.consorziovinonobile.it). A Cortona, invece, c’è “Cortona nel bicchiere”, con la Strada dei Vini Cortona, l’evento per promuovere la tradizione eno-gastronomica del nostro territorio, con la possibilità di degustare le più importanti etichette made in Cortona, in abbinamento ai menù elaborati dai migliori ristoranti del centro storico o presso le suggestive location degli agriturismi e dei resort più caratteristici (fino al 26 settembre; www.stradavinicortona.it).
Da stasera il Consorzio del Prosciutto di San Daniele porta in Toscana l’atmosfera di “Aria di San Daniele. La Festa”, la storica kermesse dedicata a questa eccellenza friulana, a Firenze e in Versilia in alcuni selezionati locali (Rivalta Cafè, Tamerò Restaurant, Il Rifrullo, Ostras Beach e Flò) che ospiteranno fino al 30 luglioaperitivo di qualità, in cui degustare l’inimitabile delicatezza del San Daniele, scattandosi delle foto divertenti (da condividere sui social con l’hashtag #AriaDiSanDaniele e stampare in formato cartolina da portarsi a casa), e il tutto mentre un food truck nell’atmosfera della tipica osteria friulana fa viaggiare il San Daniele con i suoi profumi e i suoi sapori nelle principali città lungo la Penisola (l’evento itinerande continuerà a settembre con Roma per concludersi a Bari in ottobre, ed è promosso in partnership con l’Ersa-Agenzia Regionale per lo sviluppo rurale; www.ariadisandaniele.it). Restando in Toscana, Zafferano delle colline fiorentine, marrone del Mugello Igp, cipolla di Certaldo, Pane toscano Dop, Olio toscano Igp, Chianti dei Colli Fiorentini Docg, Cinta senese Dop, Finocchiona Igp, raccontati dai Consorzi con i ristoranti della Regione, sono i prodotti protagonisti degli eventi di Vetrina toscana in estate: il prossimo appuntamento è l’11 luglio al Museo della Ceramica di Montelupo, poi il 18 luglio a Villa Pecori Giraldi - Museo Manifattura Chini a Borgo San Lorenzo, per chiudere il 26 settembre al Palazzo Pretorio di Certaldo (www.vetrina.toscana.it). Il Piccolo Festival Friuli Venezia Giulia dedica un evento a Gioacchino Rossini, grande compositore amante della cucina: “Buffo di Gusto”, il primo showcooking lirico, il 12 luglio al Castello di Duino, dove la musica e l’alta cucina saranno celebrate insieme in un duetto tra celebri arie buffe e ricette rossiniane, da La Cenerentola al Barbiere di Siviglia fino all’Elisir d’Amore, interpretate, preparate e raccontate in un Menu Rossiniano dallo chef Emanuele Scarello del ristorante due stelle Michelin “Agli Amici” di Godia (Udine), con la voce del baritono Paolo Rumetz e le note della pianista Sabina Arru (www.piccolofestival.org). Si rinnova per tutta l’estate invece la formula di “In vetta con gusto (www.altabadia.org) che vede otto chef stellati abbinati ad altrettanti rifugi lungo i sentieri dell’Alta Badia, ad ognuno dei quali è stato assegnato un colore, che predomina la ricetta: da Norbert Niederkofler (St. Hubertus, Relaix & Chateaux Hotel Rosa Alpina, 2 stelle Michelin) a Matteo Metullio (La Siriola, Hotel Ciasa Salares, 1 stella Michelin), da Nicola Laera (La Stüa de Michil, Hotel La Perla, 1 stella Michelin) a Nicola Portinari (La Peca, 2 stelle Michelin), da Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini, 2 stelle Michelin) a Giancarlo Morelli (Pomiroeu, 1 stella Michelin), da Stefano Lombardi (Il Pellicano, 1 stella Michelin) a Cristina Bowerman (Glass Hostaria, 1 stella Michelin).
In Trentino, invece, con “Piccoli esploratori a pic-nic” i bambini sono i protagonisti di una visita esperienziale ad un museo o ecomuseo, di una speciale merenda 100% trentina e, infine, di un laboratorio didattico a loro misura: primo appuntamento 8 luglio a San Michele all’Adigeì al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, poi il 12 agosto all’Ecomuseo della Valle del Chiese -Sentiero di Rio Caino, e il 9 settembre all’Ecomuseo dell’Argentario a Martignano di Trento, visitati i quali ogni famiglia riceverà un plaid e una cassettina di legno - che una volta svuotata potrà trasformarsi in un piccolo tavolino - contenente, per ogni componente, un panino con salumi e formaggi del territorio, una mela, uno yogurt, una proposta dolce e, solo per i bimbi, una sorpresa a cura di Naturgiocando (www.tastetrentino.it). Il Mercato Centrale di Roma lancia il nuovo progetto “Il Maestro, l’Allievo e l’Amico”, realizzato insieme a due suoi artigiani: lo chef Oliver Glowig e il selezionatore di vini Luca Boccoli. Glowig condividerà i fornelli con alcuni dei suoi ex allievi più rinomati, stavolta non per insegnare ma per preparare una cena a quattro mani, mentre Boccoli selezionerà i vini provenienti da cantine di tutta la Penisola. Il primo appuntamento nella cucina del ristorante La Tavola, il Vino e la Dispensa è il 10 Luglio con lo chef Daniele Corona dell’Enoteca Poggio le Volpi (a seguire il 19 luglio con Ludovico De Vivo del Capofaro Malvasia & Resort di Tasca d’Almerita con i vini della griffe, il 25 luglio con Domenico Iavarone della Tenuta Villa La Guerra con in vini della Tenuta San Francesco Tramonti, il 1 agosto con Lorenzo Cuomo di Re Maurì e i vini di Falesco, e il 4 settembre con Valentino Palmisano di Vespasia Palazzo Seneca ed i vini di Bussoletti; www.mercatocentrale.it/roma).
Spazio al confronto e al dibattito, a Roma: primo appuntamtento è il 7 luglio all’Auditorium Parco della Musica con “Coltiviamo l’Italia”, l’Assemblea 2017 di Confagricoltura sul ruolo centrale e nevralgico delle imprese agricole nelle politiche di sviluppo nazionali e comunitarie, su cui interverranno il presidente Massimiliano Giansanti, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, i Ministri dell’Agricoltura Maurizio Martina, dell’Ambiente Gian Luca Galletti e della Salute Beatrice Lorenzini, ed il sottosegretario dell’Economia Paola De Micheli, moderati dal direttore di Videonews Mediaset Claudio Brachino (www.confagricoltura.it); il 10 luglio invece la Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna ospita il Convegno di Foragri e Accademia Italiana della Vite e del Vino “Sentieri: Un percorso di ricerca nel vitigno Sangiovese, Brunello di Montalcino e non solo”, con i risultati di una ricerca promossa dall’Accademia sull’impronta genetica in diversi Sangiovese, su cui dibatteranno produttori e giornalisti, e nel quale ci saranno una degustazione guidata dal sommelier Luca Gardini sul Brunello (nelle annate 2012 di Ciacci Piccolomini D’Aragona, Le Potazzine, Capanna e Altesino, Madonna delle Grazie de Il Marroneto e Tenuta Nuova di Casanova di Neri), ed una curata dalla corrispondente di Meininger Editore Veronica Crecelius con diversi Sangiovese del Centro Italia (Selvapiana Chianti Rufina 2015 di Selvapiana, Chianti Classico 2013 di Radda in Chianti di Poggerino, Sangiovese di Romagna Superiore Godenza 2015 di Noelia Ricci, Sariano Umbria Rosso 2014 di Pomario, Valturio Marche Rosso 2009 di Valturio, e il Morellino di Scansano Riserva Calestaia 2011 di Roccapesta (www.foragri.com; www.aivv.it). Da Roma a Milano, invece, il 10 luglio, la Guida Le Soste si presenta a Eataly Smeraldo, co il Direttivo dell’Associazione guidata dallo chef Claudio Sadler, i soci, ed il patron di Eataly Oscar Farinetti, con il giornalista e critico enogastronomico Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, che presenterà la Guida, e, a seguire, ci saranno prima un cocktail e poi una cena stellata con gli chef Sadler, Viviana Varese, Patrizia di Benedetto, Terry Giacomello, e Christian e Manuel Costardi (www.eataly.net). Stesso giorno, a Bologna, è di scena Vino e Sostenibilità, workshop di Wine Monitor-Nomisma a Palazzo Davia Bargellini sul valore economico della sostenibilità, con gli interventi, tra gli altri, del responsabile Nomisma Denis Pantini con i risultati dell’indagine “Consumi e percezione dei vini sostenibili negli Usa”, Sara Norell, direttore Assortment & Purchasing at Systembolaget-wine, spirit, beer e Prisca Boffa di Media & Pr Manager - Eurowine - wine & spirits (Solera Beverage Group) su “La domanda di vini sostenibili in Svezia e Norvegia”, di Fiamma Valentino e Pieter Ravaglia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - At Sogesid e di Ettore Capri, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore su “La sostenibilità nella vitivinicoltura italiana: il progetto Viva”, e Guecello Di Porcia dei Principi di Porcìa e Francesco Parri di Ruffino su “La sostenibilità nelle imprese vinicole italiane”, moderati dal giornalista del Gruppo New Business Media/Edagricole Lorenzo Tosi (www.winemonitor.it). Prima, infine, se al ristorante è meglio proporre prima il cibo o il vino, se sarebbe utile inserire gli abbinamenti nei menu, perché non puntare sui vini al bicchiere abbinati ai piatti, sono solo alcuni degli argomenti in discussione nella kermesse delle Donne del Vino invitate dalla delegazione del Friuli Venezia Giulia all’evento “La vite è donna” a Portopiccolo Sistiana (Trieste, l’8 luglio) con 77 produttrici provenienti da ogni Regione con un collegamento in diretta dall’America con Lidia Bastianich (www.ledonnedelvino.com).

Focus - Il celeberrimo Wine Tasting delle Aquile con le “vette” d’eccellenza dell’enologia italiana ma anche “Giovani Sognatori e Piccole Patrie” del vino, masterclass e una Notte delle Stelle nei 20 anni di VinoVip by Civiltà del Bere (Cortina, 9-10 luglio)
Degustazioni ad alta quota con “Giovani Sognatori e Piccole Patrie”, ovvero produttori emergenti under 40, piccole aziende d’eccellenza e di nicchia e coraggiosi “paladini” delle Doc minori; masterclass con esperti di fama internazionale su enologia, viticoltura e comunicazione, ed un’intervista a tu per tu con Riccardo Cotarella, enologo di fama mondiale, assaggiando i suoi vini più rinomati; ma anche una “Notte delle Stelle”, un bbq a quasi 3.000 metri di altezza accompagnato da vini leggendari; e, soprattutto, il celeberrimo Wine Tasting delle Aquile, il gran finale al Rifugio Faloria (2.170 metri), con protagoniste le “vette” d’eccellenza del vino italiano in una delle mete turistiche più amate, 57 aziende vitivinicole big che hanno fatto la storia del vino negli ultimi 20 anni, e non solo, guardando ai prossimi, raccontati in oltre 300 etichette: a condurle fin sulle Dolomiti, è Civiltà del Bere nei 20 anni di “VinoVip, 1997-2017” a Cortina (9-10 luglio), la biennale promossa dalla storica rivista e dedicata al gotha del vino italiano in uno dei teatri naturali più belli al mondo, patrimonio dell’Unesco.
Nell’edizione n. 11 di “VinoVip” i primi protagonisti saranno i giovani vignaioli e le realtù emergenti, ognuno con la sua intuizione particolare che lo ha portato tra le vigne per riscoprire e valorizzare le Doc minori in piccole produzioni eccellenti e di nicchia, raccontate nel Walk-around tasting “Giovani Sognatori e Piccole Patrie” all’Hotel Savoia (9 luglio). Chi sono? Dagli Apollonio, emblema del Negroamaro da quattro generazioni, a Joska Biondelli, da head hunter nella City di Londra a produttore vinicolo in Franciacorta, dalla famiglia Ghislandi, paladina del Timorasso a Cascina I Carpini nei Colli Tortonesi, alla famiglia Cavazza della Cantina di Selva di Montebello nei Colli Berici, dalla Cantina Cecchetto, riferimento del Piave e del Raboso, a Donatella Cinelli Colombini con l’Orcia Doc, da Alessandro Fedrizzi, produttore dal 2014 a Zola Pedrosa nei Colli Bolognesi, a Grosjean, tra i nomi più rappresentativi del panorama valdostano, all’Antica Masseria Jorche guidata da Dalila ed Emanuela Gianfreda, ed il cui fiore all’occhiello è il Primitivo di Manduria, da Montalbera dei Morando la cui uva d’elezione è il Ruché, alla veneta Puntozero, frutto dell’incontro tra la famiglia de’ Besi e l’enologo Celestino Gaspari, dalla Cantina San Michele che sorge su una collina di origine alluvionale che, come un’isola, emerge nella pianura di Brescia, a Matteo Soria, terza generazione vocata al Moscato d’Asti, da Sophie Conte, giovane proprietaria della Fattoria Tregole tra i vigneti di Chianti Classico, fino al giovane enologo friulano Nicola Biasi, con la sua sfida di produrre un vino a quasi mille metri di altezza, proprio sulle Dolomiti, a Coredo, in Val di Non: il Vin de la Neu, a base di Johanniter, incrocio Piwi tra Riesling e Pinot Grigio resistente alle malattie fungine, primo vino del genere protagonista a “VinoVip”, a pochi giorni della messa a dimora delle ultime barbatelle resistenti.
Il Grand Hotel Savoia ospiterà anche le masterclass (9 luglio): “La forza della terra”, un confronto con alcune tra le più significative zonazioni italiane, con il wine terroir consultant Pedro Parra e l’agronomo Lorenzo Bernini; “Comunicare la complessità” con il wine educator e sommelier-attore Charlie Arturaola, David Way dell’ufficio Ricerca e Sviluppo del Wset di Londra, e il Master of Wine Pedro Ballesteros Torres MW, con il conferimento del Premio Khail ai migliori rappresentanti del vino italiano; “Verso un’enologia sensibile”, dibattito sull’equilibrio tra i due estremi dell’ideologia “naturalistica” e degli eccessi di chimica e tecnologia, con Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi e del comitato scientifico del Wine Research Team, e Pierluigi Donna, agronomo di Sata Gruppo Agronomico.
E se la “Notte delle Stelle” sarà un dinner party in vetta, tra le Dolomiti e le stelle con vista sulle luci di Cortina d’Ampezzo (9 luglio), tra i Rifugi Col Drusciè e Ra Valles, con i piatti della Trattoria Falconi (featuring Mirko Ronzoni di Hell’s Kitchen Italia) accompagnati dai vini dei Giovani Sognatori, delle Piccole Patrie e dei Big, osservando al telescopio il pianeta Saturno con la guida degli esperti dell’Osservatorio Helmut Ullrich, sarà l’Hotel Cristallo Golf & Spa ad ospitare il dialogo-intervista tra Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del Bere, e Riccardo Cotarella (10 luglio), con il Walk-around tasting “I 19 di Riccardo Cotarella” (i vini delle aziende Antica Hirpinia, Barollo, Cantine Due Palme, Cascina Pastori, Castello di Cigognola, Decugnano dei Barbi, Di Majo Norante, Famiglia Cotarella, Fondazione Istruzione Agraria in Perugia, Galardi, Genagricola, La Guardiense, Cantine Monrubio, Monte Zovo, Montevetrano, Valle di Assisi, Vallepicciola, Vespa Vignaioli per passione e Villa Sandi).
Come da 20 anni a questa parte, a “VinoVip” partecipano personalmente i grandi nomi del vino italiano, dall’Alto Adige alla Sicilia, protagonisti del Wine Tasting delle Aquile - così coniato dal fondatore di “Civiltà del Bere” Pino Khail, ndr - con tre vini ciascuno, per oltre 170 etichette cult al Rifugio Faloria (10 luglio): da Allegrini a Marchesi Antinori, da Argiolas a Banfi, da Bertani Domains a Bisol, da Bortolomiol a Castellare di Castellina, da Cecchi a Gerardo Cesari, da Umberto Cesari a Cleto Chiarli, da Collavini a Cuvage, da Donnafugata a Falesco - Famiglia Cotarella, da Fèlsina a Cantine Ferrari, passando per Feudi di San Gregorio e le Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari, Genagricola ed il Gruppo Italiano Vini, Marchesi di Barolo e Masciarelli, Masi Agricola e Mastroberardino, accanto a Mezzacorona, Pio Cesare, Planeta e Rocca delle Macìe e nomi come la Tenuta San Guido, Santa Margherita, Cantina Santadi, Cantine Settesoli e Tasca d’Almerita, fino a Terra Moretti, da Tommasi Family Estates, Cantina Tramin e Umani Ronchi, Velenosi, Villa Sandi e Zenato.
Info: www.vinovipcortina.it

Focus - Un evento tutto dedicato alla valorizzazione del Lacrima di Morro d’Alba, vitigno autoctono per eccellenza, espressione di un vino inconfondibile, vera e propria chicca delle Marche: arrivano i “Lacrima Wine Days” (Morro d’Alba, 8-9 luglio)
Un evento tutto dedicato alla valorizzazione del Lacrima di Morro d’Alba, vitigno autoctono per eccellenza, espressione di un vino inconfondibile, vera e propria chicca delle Marche: arrivano i “Lacrima Wine Days”, edizione n. 2 l’8 e il 9 luglio a Morro d’Alba, con Go Wine, l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt) e il patrocinio del Comune di Morro d’Alba. Nel quale, un convegno inaugurale per fare il punto sui vini dell’ultima vendemmia e sulla produzione a cui con uno dei massimi esperti di viticoltura, il professor Attilio Scienza, e a seguire in un banco d’assaggio le aziende vinicole incontreranno il pubblico nel borgo storico di Morro, circondato dal camminamento di ronda, denominato “La Scarpa”. Ogni giorno, tasting di approfondimento sul Lacrima di Morro e la vendemmia 2016 e il Lacrima in verticale (6 etichette, dalla annata 2016 a 5 annate anteriori) con l’Ais-Associazione italiana Sommelier e la Fisar, mentre Go Wine condurrà la degustazione Lacrima & Friends, il Lacrima di Morro a confronto con 4 vitigni autoctoni italiani dal Friuli al Piemonte alla Campania (8 etichette). E ci sarà anche una Regione ospite, per la prima volta, con una selezione di vini del Friuli Venezia Giulia, privilegiando le varietà autoctone, mentre piatti tipici ispirati ad un corretto abbinamento con il Lacrima delizieranno i visitatori accanto agli assaggi all’Enoteca del Lacrima.
Info: www.gowinet.it

Focus - Un grande attore, “regista” d’eccezione di un Festival solidale che unisce musica, vino & cibo, per far rinascere i territori dopo il sisma del Centro Italia: ecco il “RisorgiMarche” di Neri Marcorè (fino al 3 agosto)
Un grande attore “regista” d’eccezione di un Festival solidale che unisce musica, vino & cibo, per far rinascere i territori colpiti dal sisma del Centro Italia, a partire dal turismo e dal settore primario, fulcro dell’economia regionale, oggi in grave difficoltà: ecco il “RisorgiMarche”, un evento diffuso voluto dall’artista Neri Marcorè con concerti gratuiti, fino al 3 agosto (dopo Niccolò Fabi, Malika Ayane, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Fiorella Mannoia & Luca Barbarossa, Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Brunori Sas, Max Gazzè e Francesco De Gregori, solo per citarne alcuni) nella suggestiva cornice dei parchi montani nei Comuni della Regione che insistono sul cratere, da Ascoli Piceno a Fermo e Macerata (oltre15.000 le aziende colpite, per 175.000 ettari di terreni agricoli, il 37% del totale, con un calo immediato del valore aggiunto della produzione di circa 70 milioni di euro, un terzo del valore totale dell’agricoltura delle zone colpite, cui si aggiunge un crollo del 90% delle vendite locali dai danni indiretti). Un cartellone in cui l’agroalimentare made in Marche sarà protagonista con “isole del gusto” animate da oltre 150 piccole realtà agricole ed artigianali, con l’Imt-Istituto Marchigiano di Tutela Vini, il Consorzio Vini Piceni e l’Ime-Istituto Marchigiano di Enogastronomia (che assieme rappresentano quasi la metà del Pil agroalimentare regionale).
“Dopo la seconda scossa del 30 ottobre - ha detto Marcorè - mi sono reso conto che se volevo intraprendere un’iniziativa, questa doveva abbracciare tutte le comunità interessate, avere un respiro più ampio di una semplice, per quanto utile, raccolta fondi, per portare affetto e solidarietà a quelle persone costrette a cambiare vita e prospettive da un giorno all’altro. Da qui è nata l’idea di un Festival diffuso nel territorio che potesse richiamare gente da tutta Italia, e magari stranieri”.
“La nostra idea - ha detto il coordinatore del Festival per il settore agroalimentare, Alberto Mazzoni, direttore Istituto Marchigiano di Tutela Vini - è rimarginare la ferita della terra attraverso il rilancio della terra stessa e delle sue produzioni. Il turismo e l’agroalimentare sono settori collegati che del terremoto stanno subendo i maggiori danni indiretti; noi vogliamo che si riparta da qui. E contiamo sull’impegno della nostra filiera, consapevoli che l’attrattività che riusciamo a generare potrà essere decisiva”.
Il Festival (concerti pomeridiani, ore 17) è organizzato con eventi a bassissimo impatto ambientale, senza palchi, luci artificiali, strutture e transenne, con gli artisti che suoneranno a contatto con il pubblico sui prati, in scenari rurali aperti e rappresentativi. Partito il 25 giugno con Niccolò Fabi e Gnu Quartet (Forca di Presta, Arquata del Tronto), il 7 luglio è la volta di Malika Ayane (Domus San Bonfilio, Cingoli), il giorno successivo di Daiana Lou (Propezzano, Montegallo) e il 9 luglio tocca a Ron (Pintura di Bolognola). Il 12 luglio a Campolungi ad Amandola sarà protagonista Enrico Ruggeri, mentre il 20 luglio Paola Turci si esibirà a Piani di Ragnolo (Fiastra/Sarnano) e il 23 Bungaro sarà nelle aree rurali di San Ginesio, a Monte Rocca Colonnalta. Il 25 luglio Samuele Bersani sarà a San Severino al Bosco di Canfaito, seguito, il 27, da Daniele Silvestri a Rubbiano a Montefortino. Il 30 luglio è attesa a Morro a Camerino la coppia Fiorella Mannoia - Luca Barbarossa e il 31, alla Foce a Montemonaco Brunori Sas chiuderà i concerti previsti a luglio. Grande chiusura il 2 e 3 agosto, prima con Max Gazzè (Altopiano di Montelago, Sefro) e il giorno successivo al Santuario di Macereto a Visso con l’unico live di quest’anno di Francesco De Gregori, accompagnato da Gnu Quartet e Form-Orchestra filarmonica marchigiana.
Info: www.risorgimarche.it

Focus - Festeggiare i primi 50 anni delle Doc Verdicchio di Matelica e Rosso Conero, con un ricco calendario di eventi fino a settembre: un modo per i vignaioli per valorizzare il territorio e le persone che stanno portando avanti la tradizione tramandata dai loro padri nonostante il terremoto. Con la regia dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini
Nonostante le avversità dovute al terremoto che li ha duramente colpiti, nelle Marche i vignaioli dell’Associazione Produttori del Verdicchio di Matelica (Belisario, Bisci, Borgo Paglianetto, Cavalieri, Collestefano, Colpaola, Gagliardi, Gatti, Lamelia, Le Stroppigliose, Maraviglia, Provima e Tenuta Rustano; www.produttoriverdicchiodimatelica.it) e il Comune di Matelica, in collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt), la Regione Marche, il Macerata Opera Festival e Grand Tour delle Marche, fanno festa, celebrando i primi 50 anni del Verdicchio di Matelica (1967-2017, la prima in ordine cronologico nelle Marche), accogliendo stampa ed addetti ai lavori il 21 e il 22 luglio a Matelica, tra degustazioni, visita alle cantine, press-preview e cene di gala: un modo per valorizzare il territorio e le persone che stanno portando avanti la tradizione tramandata dai loro padri. Il 21 luglio l’Enoteca comunale nel Foyer del Teatro Comunale G.Piermarini ospita la conferenza stampa con il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori su “Matelica, una città nascosta al 43° meridiano”, Umberto Gagliardi, presidente dell’Associazione Produttori del Verdicchio di Matelica, su “La storia che celebra la qualità”, ed Antonio Centocanti, presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini su “La prima Doc bianca delle Marche, la 14 in Italia. Un percorso lungimirante da completare nel tempo”. A seguire, una degustazione tecnica, una visita guidata alle cantine accompagnati dai sommelier, e la Cena di Gala con show cooking in Piazza Mattei con Diego Bongiovanni, celebrity chef della “Prova del cuoco”. Il 22 luglio il Teatro Comunale ospita anche il Convegno “Economie e strategie nel Verdicchio di Matelica”, coordinato dal giornalista Carlo Cambi.
I festeggiamenti si inseriscono anche nel calendario di eventi di Matelica Estate (www.comune.matelica.mc.it) che vuole essere un’occasione di rilancio per il territorio e un’opportunità di aggregazione per ricostruire il tessuto sociale con il filo rosso del Verdicchio, tra gusto, spettacoli, tradizioni e intrattenimento. Il 15 e 16 luglio, per esempio, ci sarà un motivo in più per visitare Braccano, il caratteristico borgo dei murales, grazie a “Spaventapasseri doc”, con installazioni rurali lungo un percorso naturalistico. Per i 50 anni della Doc, Aspettando l’Anniversario il 12 luglio (e poi il 26 luglio) va in scena “Bevo il vin cogli occhi poi ...”, un percorso teatrale esperienziale, ispirato alle opere di Carlo Goldoni, nella Corte di Palazzo Piersanti con l’Associazione Ruvido Teatro, e il 20 luglio un concerto dell’Orchestra Chitarre delle Marche con degustazione, mentre il 21 luglio, la stessa location ospita le “Cibus - Divagazioni letterarie conviviali” di David Riondino, e il 22 luglio sarà svelato anche un monumento al Verdicchio di Matelica, ci sarà un laboratorio del gusto di Slow food da Halley Informatica, e poi musica e street food nel centro storico con il comico Dario Ballantini live in Piazza Mattei. Il 23 luglio il Cinquantennale “sconfinerà” allo Sferisterio di Macerata con l’atteso concerto di Stefano Bollani, nel Macerata Opera Festival, tra gli appuntamenti promossi dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini per i 50 anni delle Doc Rosso Conero e Verdicchio di Matelica (gli aperitivi-degustazione nella stagione estiva del Festival e una verticale sul Verdicchio associata ai testi del missionario intellettuale gesuita, Padre Matteo Ricci, completano la partnership enoculturale). Nel programma di Imt ci sarà anche una speciale sperimentazione legata all’invecchiamento in barrique del Rosso Conero nelle Grotte di Camerano, un “paese sotterraneo” e meta turistica imperdibile probabilmente già antico luogo di conservazione del vino. E poi, ancora tanti eventi fino a settembre, come il Festival itinerante in natura tra prati, vigne e colline del Ruvido Teatro, un tour tra le bellezze del paesaggio e le sue armonie alla scoperta di luoghi, teatro e cibo con eventi che coinvolgono le strutture ricettive e di accoglienza del territorio. Ma anche il Festival Off, con i Concerti in Vigna per il Verdicchio di Matelica Anniversary a cura del Macerata Opera Festival. Gran finale con “Collisioni Jesi”, il celebre Festival agri-rock di Barolo, che con il Progetto Vino torna nelle Marche con le tappe di Camerano e Matelica con esperti internazionali della stampa e del trade di settore, per un focus sul Rosso Conero e Verdicchio (1-4 settembre; www.collisioni.it).
Info: www.imtdoc.it

Focus - Arte contemporanea, teatro e musica, da Palermo all’Etna fino a Noto: ecco l’“Estate Planeta”, il cartellone di eventi culturali promosso dalla griffe siciliana per il territorio, dalla mostra di “Viaggio in Sicilia” allo Sciaranuova Festival e il “Santa Cecilia in Musica” (fino al 12 agosto)
Arte contemporanea, teatro e Musica, da Palermo all’Etna fino a Noto, per conoscere i territori del vino in Sicilia e leggerne in modo diverso le singole specificità culturali: ecco l’“Estate Planeta”, il cartellone di eventi culturali promosso dalla griffe siciliana per il suo territorio, che si è aperto il 30 giugno, quando, grazie alla partnership istituzionale col Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas di Palermo, è stata inaugurata la mostra di “Viaggio in Sicilia 7. Mappe e miti del Mediterraneo” (fino al 10 settembre), a cura di Valentina Bruschi, e risultato della residenza itinerante d’artista del settembre 2016 in vendemmia con protagoniste le opere degli artisiti Marianna Christofides, Gabriella Ciancimino, Malak Helmy, Andrew Mania, Pietro Ruffo, Luca Trevisani, appositamente pensate per gli spazi del museo, in dialogo con i reperti archeologici.
Da Palermo all’Etna, si rinnova l’appuntamento con l’edizione n. 3 dello Sciaranuova Festival, il Teatro in Vigna di Planeta, anfiteatro naturale tra il vulcano e i vigneti, che ospiterà quattro spettacoli teatrali sotto la direzione artistica di Paola Pace, autrice e protagonista della prima produzione teatrale del Festival: il suo “Tre Pi, Le fiabe atroci di Palermo”, dai testi di Giuseppe Pitrè, inaugurerà il cartellone il 28 luglio; il 29 luglio Roberta Caronia, con la regia di Valter Malosti, porterà sull’Etna “Ifigenia in Cardiff” di Gary Owen; il 4 agosto sarà la volta di “Nunzio” con Spiro Scimone e Francesco Sframeli e la regia di Carlo Cecchi, e il 5 agosto di “Mari” di Tino Caspanello e con Cinzia Muscolino. Ma Sciaranuova ospiterà per un progetto di formazione anche la scuola Teatroimpulso, che il 2 agosto terrà un workshop sull’improvvisazione e porterà in scena uno spettacolo. Le vigne della Tenuta di Buonivini a Noto, tra i mandorli, i carrubi e l’antico palmento restaurato, ospiteranno un programma di concerti al tramonto che culminerà l’11 e 12 agosto con la seconda edizione di “Santa Cecilia in Musica”. Planeta celebrerà così l’inizio della vendemmia: qui nasce infatti il Nero d’Avola Santa Cecilia, il vino che porta il nome della famiglia e della patrona della musica.
“Farci produttori di cultura - spiega Francesca Planeta - vuol dire continuare a operare nel solco dei nostri valori, seguendo la combinazione di etica ed estetica, per la tutela e la ricerca della bellezza. Lavorare con entusiasmo e passione, vuol dire spingerci anche in questo modo verso il futuro con creatività, innovazione e coraggio. È quello che facciamo ogni giorno nella promozione del nostro vino insieme a una vera e propria Esperienza Sicilia, che tiene insieme anche cultura e natura, olio, cucina e ospitalità, impegnandoci così a generare valore attraverso l’attività imprenditoriale in tutti i territori”. Per tutta l’estate 2017, Planeta accoglierà il pubblico anche attraverso il proprio mondo dell’ospitalità, da La Foresteria Menfi con il Ristorante tappa gastronomica de Le Soste di Ulisse con lo chef Angelo Pumilia, che attinge alla grande eredità di Casa Planeta, a La Foresteria di Palermo, un raffinato apartment hotel nel salotto nobile della città Capitale italiana della Cultura 2018, fino ai Winetour tra Menfi, Noto e l’Etna.
Info: www.planeta.it

Focus - Ecologia, sport, musica, arte e cultura animano l’estate a Val delle Rose, la Tenuta in Maremma della famiglia Cecchi, con un vero e proprio Festival culturale (fino al 2 settembre). Ospite d’onore, l’Accademia Chigiana di Siena
Si parte con un trekking in vigna, tre diversi percorsi per altrettante difficoltà e lunghezza, il cui nome varia secondo la vigna da cui passa - percorso Morellino, Litorale e Poggio Leone - si prosegue con la visita alle cantina e le degustazioni dei suoi vini, dal Morellino di Scansano Docg al Vermentino, in abbinamento ai prodotti locali all’ora del tramonto, per poi assistere il 29 luglio al concerto del Morellino Classica Festival che presenterà un quartetto jazz composto dal trio De Toro e dal noto sassofonista Tim Garaland; il 19 agosto, per la prima volta, con l’Accademia Chigiana in Maremma con quattro percussionisti che con i loro vibrafoni costruiranno suggestive armonie contemporanee, e, infine, il 2 settembre con l’ Orchestrina Maccheroni Swing e un repertorio di canzoni italiane e internazionali dal sapore retrò con atmosfere swingeggianti. È un vero e proprio Festival culturale quello promosso dalla famiglai Cecchi nella Tenuta Val delle Rose in Maremma, che “non è soltanto vino - spiega Andrea Cecchi - ma vogliamo farla vivere in tutta la sua bellezza”. Per l’occasione, il 15 luglio saranno inaugurate anche le installazioni del Maestro Antonio Barbieri e ad agosto sarà proiettato un film selezionato da Lo Schermo dell’Arte Film Festival.
Info: www.valdellerose.it

Focus - Venti anni per uno dei più longevi e prestigiosi Festival, pioniere dell’incontro tra vino e musica, con i big Napoleon Murphy Brock, Yakir Arbib, Robert Glasper, Roy Hargrove, Rava e Rea: il “Jazz & Wine in Montalcino” firmato Banfi (18-23 luglio)
Venti anni per uno dei più longevi e prestigiosi Festival del panorama musicale internazionale, pioniere nel far incontrare i big della musica d’autore con i grandi vini, con i vigneti sullo sfondo, per la gioia degli amanti dei due generi in tempi non sospetti, ma riuscito, negli anni, a far apprezzare questo connubio - oggi imitatissimo in molti territori - ad un pubblico sempre più vasto e variegato: è il “Jazz & Wine in Montalcino”, nato per volontà della cantina Castello Banfi, griffe leader del territorio del Brunello e del vino italiano, in collaborazione con la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma ed il Comune di Montalcino. Che ritorna, ancora una volta in grande stile, per un’edizione n. 20 con tanti artisti internazionali che arriveranno a Montalcino per celebrare la ricorrenza con i più diversi linguaggi del jazz.
Ma prima, il Festival si regala una novità: “Aspettando Jazz & Wine”, due appuntamenti nelle storiche mura di Castello Banfi stasera, con il Giovanni Amato Quintet, nuovo progetto del trombettista, compositore e arrangiatore italiano che si esibirà con Gianluca Figliola (chitarra), Pietro Lussu (pianoforte), Luca Fattorini (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria), e il 13 luglio con il trascinante progetto ispirato a Frank Zappa, realizzato dalla Tankio Band e impreziosito dalla presenza di Napoleon Murphy Brock (voce, sax tenore, flauto), front man dello stesso Zappa e interprete carismatico del suo universo musicale, con Riccardo Fassi (pianoforte, arrangiamenti), Manlio Maresca (chitarra), Pierpaolo Bisogno (vibrafono), Steve Cantarano (contrabbasso) e Pietro Iodice (batteria).
I riflettori si accendono sulla nuova edizione del Festival, il 18 luglio sempre a Castello Banfi, dove Yakir Arbib, uno dei più grandi pianisti jazz internazionali, vero “re” dell’improvvisazione, si esibirà con Roberto Giaquinto alla batteria e Francesco Ponticelli al contrabbasso. Il 19 luglio il Festival si trasferisce nella trecentesca Fortezza di Montalcino con la Jazz & Wine Orchestra diretta da Mario Corvini, una big band di 20 elementi nata per celebrare il binomio che ha reso il Festival famoso nel mondo. Sull’onda dei grandi Festival americani, è l’unico in Italia a vantare una propria orchestra stabile diretta da un grande direttore, nata dall’idea del fondatore della kermesse Giampiero Rubei e realizzata dal figlio e direttore artistico Paolo Rubei di Jazzin’Around by Alexanderplatz. In questa edizione l’Orchestra, si esibisce con due solisti d’eccezione: il trombone di Marcello Rosa con special guest Filippo La Porta (percussioni), e Stefano di Battista che con il suo sax dal blasone internazionale regalerà una performance dedicata al Be-Bop.
Raffinate contaminazioni sonore che spaziano dal soul all’hip hop saranno il filo conduttore il 20 luglio con il progetto Robert Glasper Experiment con Robert Glasper, due volte Grammy Award e promessa della scena mondiale (tastiere), Mark Colenburg (batteria), Casey Benjamin (sassofono), Burniss Traviss II (basso) e Mike Severson (chitarra). L’eleganza sale sul palco con un altro Grammy Award: il 21 luglio arriva il Roy Hargrove Quintet, con uno dei più autorevoli trombettisti jazz al mondo, Roy Hargrove, affiancato da Justin Robinson (sax alto, flauto traverso), Tadataka Unno (pianoforte), Ameen Saleem (contrabbasso) e Quincy Philips (batteria), in un viaggio nel grande jazz internazionale. Le trombe uniche e trascinanti di Enrico Rava e Tomasz Stanko saranno protagoniste il 22 luglio con l’European Legends Quintet che presenterà il nuovo progetto che lega i due artisti: musica scritta a quattro mani, per un jazz moderno, lirico ed emozionante. Con loro Dezron Douglas (basso), Gerald Cleaver (batteria) e Giovanni Guidi (pianoforte). Gran finale il 23 luglio con il pianoforte di Danilo Rea e il suo “Something in our way”, un viaggio di note ed emozioni nei grandi successi dei Beatles e dei Rolling Stones riletti dalla sensibilità di Rea.
Info: www.montalcinojazzandwine.com

Focus - Uno sguardo oltre l’estate: si chiama “Alto Adige Wine Summit” l’evento con cui il Consorzio Vini Alto Adige celebrerà i suoi primi 10 anni, chiamando per la prima volta a raccolta giornalisti, operatori del settore e tutti gli appassionati, per offrire una panoramica a 360 gradi sul vino altoatesino e l’anteprima delle nuove annate (22-23 settembre)
Si chiama “Alto Adige Wine Summit”, ed è l’evento con cui il Consorzio Vini Alto Adige celebrerà i suoi primi 10 anni, chiamando a raccolta sul territorio centinaia di giornalisti, operatori del settore e semplici appassionati il 22 e il 23 settembre, per offrire una panoramica a 360 gradi sul vino altoatesino. L’evento si aprirà il 22 settembre, con incontri su invito e la presentazione in anteprima per gli operatori dei vini Riserva dell’annata 2015, insieme ad alcune bottiglie del 2016 che necessitano di una maggiore evoluzione e usciranno sul mercato solo in autunno, da parte di 60 aziende presenti al Bolzano Meeting and Event Centre (Mec). In contemporanea, ci saranno anche un’ampia serie di degustazioni guidate e verticali e seminari, che permetteranno ai professionisti di settore di trattare in dettaglio i temi di maggior interesse.
Il 23 settembre, sarà la volta del percorso aperto al pubblico con “Wine Stories”, per ampliare la propria conoscenza dei vini del territorio, scoprendo allo stesso tempo la storia dei loro produttori. Tra le iniziative previste, anche verticali e degustazioni guidate al buio, organizzate in collaborazione con l’Accademia del vino Alto Adige e Blindprobe Sensorium di Fié allo Sciliar.
“Per la prima volta, il mondo del vino altoatesino, tra cui le 78 cantine che hanno aderito con entusiasmo all’evento, si riunisce per proporre a stampa e operatori internazionali etichette non ancora presenti sul mercato, offrendo nel contempo numerose opportunità di approfondimento e di confronto a tutti i presenti” spiega Werner Waldboth, direttore del Consorzio Vini Alto Adige. “Dal punto di vista delle presenze professionali, aspettiamo fino a 100 giornalisti e partner provenienti dai nostri mercati di riferimento, in particolare Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Russia, Giappone, Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi. Ci attendiamo anche una forte affluenza al banco di assaggio e alla manifestazione aperta al pubblico in programma il giorno successivo”.
L’Alto Adige, con i suoi 5400 ettari vitati, rappresenta appena l’1% della produzione nazionale. Eppure, grazie alla grande variabilità del suo territorio, che ospita vigneti dai 200 ai 1.000 metri, è culla di ben venti vitigni. I vini che nascono in questa zona sono frutto del contrasto che la caratterizza: qui si incontrano l’aria del Mediterraneo e i freddi venti alpini e si susseguono valli, vette e colline. Le vigne affondano le loro radici su terreni con esposizioni e composizioni geologiche estremamente variabili. L’“Alto Adige Wine Summit” e il percorso “Wine Stories” offriranno la possibilità di toccare con mano l’atmosfera altoatesina, degustando un’ampia selezione di vini tra le cime in cui le uve nascono, crescono e maturano.
Info: www.winesummit.info

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024