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Da sempre vivono il Piemonte con quell’“esageruma nen” tipico della gente di Langa. Ma ora la famiglia Antinori fa un nuovo investimento in Monforte d’Alba: la ristrutturazione della storica cantina Prunotto, per le 50 vendemmie del Barolo Bussia

Da sempre vivono il Piemonte in punta di piedi, facendo proprio quell’“esageruma nen”, non esageriamo, tipico della gente di Langa e Monferrato. La famiglia Antinori esce dal suo silenzio. Lo fa con un investimento importante in Monforte d’Alba: la ristrutturazione della cantina Prunotto, storica azienda piemontese (56 ettari di vigneti) di proprietà della famiglia toscana dall’inizio degli anni Novanta. L’occasione è speciale: le 50 vendemmie del Barolo Bussia. La prima annata fu il 1961, oggi in commercio c’è il 2011: il “cru”, o meglio la Menzione geografica, sono poco più di 7 ettari di vigneto disposti ad anfiteatro intorno all’azienda. Nella nuova cantina saranno vinificate solo uve provenienti da questo vigneto e da Bussia Riserva Vigna Colonnello (1 ettaro).
La cascina storica di Bussia, la cui parte più antica risale al 1800, è stata completamente rinnovata. Un progetto voluto fortemente da Albiera Antinori, presidente di Prunotto e di Marchesi Antinori, che ha affidato la ristrutturazione all’architetto torinese Paolo Cattaneo, che ha di recente seguito la ristrutturazione del Cambio, il più antico ristorante di Torino. Una parte sarà dedicata all’accoglienza dei viaggiatori che vogliono scoprire le Langhe, i suoi vini e i paesaggi vitivinicoli Patrimonio dell’Unesco. Dalla terrazza si può godere di una vista straordinaria sui vigneti e sui Paesi circostanti: Monforte d’Alba, Barolo e La Morra.
Prunotto è una storica azienda nata nel 1904 per volontà di Alfredo Prunotto. Nel nuovo punto vendita una raccolta di foto racconta che nel 1938 i vini di Prunotto partivano dalla stazione di Alba per raggiungere il Mar del Plata, in Argentina. Cresciuta e sviluppatasi sotto la guida di Beppe e Tino Colla, l’azienda viene acquisita nel 1994 da Piero Antinori.
“Noi abbiamo iniziato a costruire una rete di vigneti in un percorso volto all’innalzamento della qualità che è andato sempre crescendo - spiega Albiera Antinori - in Piemonte abbiamo incontrato vitigni autoctoni e storici come il Nebbiolo, la Barbera e il Dolcetto, unendo la nostra esperienza alla sapienza dei produttori locali. Sono arrivati così il vigneto Costamiòle, ad Agliano, per la Barbera d’Asti, quello di Calliano per l’Albarossa e il Syrah, e ancora i 5 ettari di Bric Turot nella zona del Barbaresco e 5 a Treiso per il Moscato che si sono uniti al vigneto di Bussia per il Barolo acquistato alla fine degli anni Ottanta”.

Focus - 1904-2017: storia della cantina Prunotto
1904: nella sala consiliare del Comune di Serralunga, alla presenza del notaio Giacomo Oddero e del giovane teste Alfredo Prunotto, viene fondata la Cantina Sociale Ai Vini delle Langhe. Tra i partecipanti all’atto costitutivo vi sono personalità che hanno lasciato un segno nelle vicende di Alba e dei Comuni di Langa e molti piccoli produttori di zona.
1905: prima vendemmia. Seguono anni difficili caratterizzati da un andamento economico generale incerto, aggravato dal primo conflitto mondiale.

1922: alla scadenza del rinnovo, molti soci decidono di non conferire più le proprie uve e La Cantina Sociale viene messa in liquidazione. Il giovane Alfredo Prunotto insieme alla moglie Luigina decide di rilevarla dandole il proprio nome. La cantina, grazie alla passione dei due sposi, diviene ben presto famosa e inizia a esportare i vini in tutto il mondo: prima in America del Sud e in seguito negli Stati Uniti, i cui mercati si aprono in quegli anni.

1956: Alfredo Prunotto si ritira dagli affari, cedendo l’azienda al suo amico enotecnico Beppe Colla, affiancato da Carlo Filiberti e in un secondo tempo dal fratello Tino Colla.
1961: La cantina Prunotto inizia a individuare zone tipiche di produzione particolarmente pregiate per la vinificazione separata dei cru, come il Barolo Bussia e la Barbera d’Alba Pian Romualdo.
1972: Ugo della Piana, architetto di origine langarole, progetta la nuova cantina, che sarà costruita vicino ad Alba, ancora sede dell’azienda.
1989: la famiglia Antinori inizia la sua collaborazione con Prunotto, occupandosi inizialmente della distribuzione.
1994: con il ritiro dei fratelli, Colla Albiera Antinori, la primogenita del Marchese Piero Antinori, si occupa direttamente della produzione, mantenendo l’eccellente livello qualitativo fortemente voluto da Alfredo Prunotto. In questi anni Albiera delinea ulteriormente la personalità della casa vinicola, dedicando particolare attenzione alle acquisizioni dei vigneti, primi tra i quali: il vigneto Costamiòle, ad Agliano, per la produzione di Barbera d’Asti e terreni a Calliano per lo studio e l’analisi di nuovi vitigni quali Albarossa e Syrah.
1996: vengono acquisiti anche il vigneto di 5 ettari nella zona di Barbaresco, dal nome Bric Turot e uno di 5 ettari nella zona di Treiso per la produzione del Moscato.

1998: Albiera Antinori è nominata presidente di Prunotto.
2017: in occasione dei 50 anni del Barolo Bussia, si inaugura la nuova cantina a Bussia interamente ristrutturata dall’architetto Paolo Cattaneo.
Info: www.prunotto.it
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