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Il Moscato d’Asti Canelli cresce dell’80% in un anno: da 183.130 bottiglie imbottigliate nel primo semestre 2017, a 49.616 del 2016. Una denominazione giovane con un potenziale di un milione di bottiglie, fatta da 30 produttori e 100 ettari vocati

Italia
Le cattedrali sotterranee di Canelli

Una crescita che sfiora l’80% nell’ultimo anno, è il risultato della giovane sottozona Canelli del Moscato d’Asti Docg grazie alla passione delle aziende vitivinicole, anche non locali, che hanno creduto nel progetto e che infatti son passati dall’essere 17 produttori nel 2015 con 19 ettari iscritti, alle 30 nell’anno successivo: e gli ettari oggi toccano i 100. Le bottiglie prodotte da queste vigne più vocate, che si trovano in 23 comuni tra il Sud Astigiano e la Langa, in Piemonte, sono passate da 95.000 del 2014 alle attuali 220.000, ma senza andar lontano, l’imbottigliato del periodo gennaio-giugno 2016 era di 49.616 bottiglie: quest’anno, nello stesso semestre, si contano 183.130 bottiglie.

“Abbiamo un potenziale di oltre un milione di bottiglie solo con la produzione delle aziende dell’Associazione. Da una quindicina di ettari - dice Gianmario Cerutti, neo eletto presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli, subentrato al canellese Giuseppe Bocchino - siamo a quasi a 100: una crescita dovuta alla rivendicazione del Canelli di nuove e importanti aziende e molte non canellesi. Nel 2016, sono entrate alcune aziende di Castiglione Tinella, Cà d Gal di Santo Stefano Belbo e Mario Torelli di Bubbio; quest’anno, Scagliola Giacomo di Canelli e Il Falchetto di Santo Stefano Belbo”. Maestose cantine storiche che corrono per chilometri sotto Canelli, dove da secoli si affina lo spumante, uve coltivate in vigneti “surì”, quell’eccellenza piemontese di filari eroici di alta collina ben esposti al sole ma con pendenze tali che richiedono lavorazioni quasi esclusivamente manuali: una denominazione giovane (il primo anno di produzione è stata la vendemmia 2011, ma i dati dell’export dicono che il 50% viene già consumata sui mercati esteri), che celebrerà la sua storicità l’8 luglio con “Il Canelli e i colori del vino”, una notte “dolce” enogastronomica itinerante ideata e organizzata dall’Associazione Produttori Moscato Canelli in collaborazione con l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, il Comune e la Pro loco Antico Borgo Villanuova.

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