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“Non solo la qualità, ma la costanza della qualità. Interpretazione dello stile aziendale inserito nel territorio. E naturalità”: il successo del Franciacorta per Mattia Vezzola, enologo Bellavista, protagonista in Francia a Vinexpo by Gambero Rosso

Italia
Il successo del Franciacorta per Mattia Vezzola, enologo Bellavista, protagonista in Francia, a Vinexpo

“Non solo la qualità, ma la costanza della qualità. Interpretazione dello stile aziendale inserito nel territorio. E naturalità. Questi 3 principi appoggiati su di un piedistallo il più alto possibile che si chiama valore e stile italiano”: ecco, in estrema sintesi, i pilastri del successo del Franciacorta, secondo uno dei suoi autori più importanti, Mattia Vezzola, enologo della griffe Bellavista, una delle realtà più prestigiose e di riferimento del territorio, del gruppo Terra Moretti. Che è stata protagonista anche in terra di Francia, a Vinexpo, con una grande degustazione che ha visto partecipanti dal oltre 30 Paesi del mondo, insieme al Gambero Rosso che ha premiato la realtà franciacortina come “Cantina dell’Anno” nella guida “I Vini d’Italia” 2017, che ha visto in assaggio soprattutto in grandi formati (Franciacorta Riserva Vittorio Moretti 2002 in Magnum e Mathusalem, Franciacorta Riserva Vittorio Moretti 2008 in Salmanazar, e il Franciacorta Meraviglioso (blend di 6 grande annate, 1984, 1988, 1991, 1995, 2001, 2002, e di cui in futuro entrerà a far parte la 2008, e calcolando per fare un Meraviglioso occorrono 15, 16 anni di tempo ai quali se ne aggiungono altrettanti di affinamento, il 2008 degustato a Bordeaux sarà pronto dopo il 2030, ndr).
Vini in cui è il territorio, senza dubbio, a giocare un ruolo fondamentale, ma anche la ricerca ed il lavoro dell’azienda. “La viticoltura, lo sappiamo benissimo, è l’elemento fondamentale dell’interpretazione della materia per far grande qualità”, ha spiegato Mattia Vezzola. “Ma la grande qualità - ha aggiunto - non esiste nel mondo se non è abbinata alla parola che è longevità, quindi capacità dei vini di vivere a lungo. Il futuro della Franciacorta sarà quello, non solo di fare vini buoni, grazie al Padre eterno che ci ha dato questa opportunità di farli con buona facilità, ma soprattutto di dimostrare al mondo, che possiamo fare dei vini anche estremamente longevi ed estremamente digeribili, come del resto è la nostra cucina”.

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