02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Maxi-giro di vite contro il contrabbando enoico in Cina: sequestrate dalle autorità doganali del Paese oltre 490 tonnellate di vino importato illegalmente, tra le quali 4.000 bottiglie di vini di lusso, e un valore totale di 30,21 milioni di Euro

29 arresti, 490 tonnellate di merce sequestrata (tra cui 4.000 bottiglie di vini decisamente di lusso come Lafite, Mouton Rotshschild e Petrus) e un valore totale di 30,21 milioni di Euro: è questo, per ora, il bilancio della maxi-operazione anticontrabbando lanciata dall’Amministrazione Doganale della Cina con un blitz nelle città di Guangzhou, Shenzhen, Zhuhai e Dongguan, nella regione meridionale del Guangdong, al confine con Hong Kong e Macao.

L’operazione, che si inserisce nel contesto di un vero e proprio giro di vite nazionale sul fenomeno per certi versi quasi fuori controllo del contrabbando oltremuraglia, e i cui risultati sono stati pubblicizzati dai media del Paese (quindi con l’avallo del governo), ha preso il via quando i doganieri hanno notato che quattro aziende di importazione di Dongguan avevano dichiarato valori inferiori al dovuto riguardo a partite di vino da loro introdotte nel Paese, oltre a movimentare vini di contrabbando attraverso alcune rotte portuali che connettono Hong Kong e Macao alla Cina continentale. I primi due Paesi hanno abolito l’imposizione di dazi doganali sui vini dal 2008, mentre nel secondo la sommatoria di dazi, imposta sul valore aggiunto e tariffe doganali aumenta ad oggi di quasi il 50% il valore finale di ogni bottiglia di vino: i margini, quindi, erano decisamente notevoli per l’organizzazione di contrabbandieri, che dal 2011 ad oggi avrebbero movimentato illegalmente oltre 210.000 bottiglie di vino. E non vino qualsiasi, dato che il sequestro ha portato alla scoperta di un lotto di vini di lusso composto da più annate di premier crus, come Château Mouton Rothschild, Château Lafite Rothschild e Petrus, il cui prezzo al dettaglio in Cina può superare i 3.300 Euro a bottiglia, oltre ad altri nomi di peso come Château Margaux, Château Pichon Baron e Château Calon-Segur. Come parte della medesima operazione, inoltre, le autorità doganali cinesi hanno scoperto altre quattro associazioni a delinquere dedite al contrabbando enoico, che hanno utilizzato lo stesso modus operandi per introdurre nel Paese altre 1.800 tonnellate di vino.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli