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10 premi per Aldi, 7 per l’Italia: ecco gli “International Salute to Excellence Awards” 2017, della “Private Label Manufacturers Association”, che fotografa il fenomeno dei vini a marchio del distributore, che in Europa valgono 85 miliardi di euro

Quello del “private label” è uno dei grandi fenomeni del vino degli ultimi anni, con una crescita esponenziale soprattutto nei Paesi anglosassoni, ma non solo. In Europa, per esempio, le vendite complessive di vini a marchio del distributore vale oltre 85 miliardi di euro. E tra le tante insegne, quelle che propone la migliore offerta enoica è di gran lunga la tedesca Aldi, che complessivamente (tra Aldi Uk e Aldi Sud in Germania) ha ottenuto 10 riconoscimenti nell’“International Salute to Excellence Awards” 2017, il premio firmato dalla “Private Label Manufacturers Association” (www.plmainternational.com), associazione che mette insieme oltre 3500 insegne nel mondo, che ha premiato 48 vini da 13 Paesi del mondo, tra gli oltre 300 in concorso, valutati da una giuria internazionale di Master o Wine ed esperti del settore.
E non mancano ovviamente in premi ai vini italiani, grandi protagonisti nei mercati del mondo, anche nella gdo, con 7 riconoscimenti ai nettari del Belpaese (https://goo.gl/VToJ1s). Ad aggiudicarsi il premio sia “Best Quality” che “Best Value” nella loro categoria, sono stati l’Extra Special Selection Barolo 2011 di Asda (Uk), il Valdobbiadene Superiore di Cartizze Filàr Tramiòl Spumante Dry Docg di Despar (Italia) e lo AH Pinot Grigio Italië 2016 di Albert Heijn (Olanda). Nella categoria Chianti, invece, il “Best Quality” è il Sapori & Dintorni Chianti Classico Docg Bufferìa 2013 di Conad (Italia), mentre il “Best Value” è il Chianti Vescovino Docg 2015 di Edeka (Germania); nella categoria Primitivo, invece, il “Best Quality” è il Primitivo del Salento Igt Cosmo 2015 di Coop (Svizzera), mentre il “Best Value” l’Extra Special Selection Primitivo di Puglia Igt 2014 ancora di Asda (Uk).
I vini, spiega una nota, sono stati giudicati sulla base di criteri tradizionali come colore, olfato e palato. I vini selezionati per la valutazione sono stati presentati dai distributori o acquistati sugli scaffali dei negozi. Commentando il concorso, Brian Sharoff, presidente della Plam, ha detto: “la penetrazione del vino a marchio del distributore è aumentata rapidamente negli ultimi anni e ha superato il 50% in alcuni mercati europei. Con i “Salute to Excellence Wine Awards” di quest’anno sono stati riconosciuti i distributori, spesso trascurati, benché siano i principali venditori di vini”.

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