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Il mondo del vino è in evoluzione, ma non sempre i winelovers apprezzano: secondo un sondaggio per Cork Pros, l’87% dei francesi associa il tappo di sughero a vini di alta qualità. Ma perché? A Vinexpo si cercherà di spiegarlo con la neuroenologia

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Il sughero è la materia per eccellenza per tappare le bottiglie di vino di alta qualità: a Vinexpo si cercherà di spiegarlo con la neuroenologia

Il mondo del vino è un mondo in continua evoluzione, che ha prodotto nuove tendenze e assecondato i gusti dei giovani winelovers. Sono nati i tappi in plastica, i tappi a vite, i decanter che conservano il vino (https://goo.gl/4m6qFd). Ma, secondo un sondaggio effettuato dall’Opinion Way Institute del maggio 2017, su un campione rappresentativo di consumatori di vino francesi, “novità” non è sempre sinonimo di “migliore”. Il sondaggio, condotto per la Cork Pros nel contesto della sua campagna “Exigence Liège”, voleva mettere in risalto il contributo che il tappo di sughero dà al vino.
L’87% degli intervistati francesi infatti associano il tappo di sughero a vino di alta qualità; il 2% crede che i vini venduti con tappi di plastica siano di alta qualità, mentre solo l’1% degli intervistati nomina il tappo a vite. Se consideriamo gli amanti del vino, i numeri a favore del tappo di sughero sono anche più alti, essendo quasi tutti all’unanimità considerano i vini con tappo di sughero di più alta qualità (93%).
E non è solo una convinzione francese: secondo la Tragon Corporation (società americana esperta di ricerche di mercato) la tendenza è pienamente confermata in America, dove il 93% dei partecipanti al sondaggio sono convinti che la qualità del vino sia determinata dal tappo in sughero, e in Cina, confermata dalla Ctr Market Research (società di ricerca di mercato, specializzata in quello cinese), l’84% preferisce comprare vini col tappo tradizionale.
Ma perché questa preferenza netta per il tappo in sughero? Cork Pros ha messo insieme Philippe Faure - Brac, World’s Best Sommelier, e Gabriel Lepousez, Dottorato di Ricerca in Neuroscienze. Insieme cercheranno, al Vinexpo il 19 giugno, di argomentare l’ancora emergente concetto di neuroenologia.

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