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Fine Wine, tutti in crescita nel 2017 gli indici del Liv-Ex, con l’Italy 100 (Solaia, Tignanello, Guado al Tasso, Masseto, Ornellaia, Sassicaia, Barbaresco e Sorì Tildin Gaja, Barolo Le Vigne Sandrone e Redigaffi Tua Rita) al top: +6,47%

I vini da investimento continuano a crescere. E, nel 2017, almeno per ora, gli ipotizzati effetti negativi di Trump in Usa, della Brexit, del rallentamento della Cina e delle tensioni internazionali legate ad economia e terrorismo, non sembrano avere sfiorato questo particolare segmento del mercato enoico.
Tanto che, nei primi 5 mesi 2017, sono tutti positivi gli indici del Liv-Ex (www.liv-ex.com), il “termometro” del settore, che dopo una leggera flessione ad aprile sono tornati a cresce in maggio, con una crescita diffusa e generalizzata. Si va del +2,2% del Liv-Ex Fine Wine 100, quello di riferimento, che rappresenta i movimenti di prezzo dei 100 più ricercati vini sul mercato secondario (per l’Italia ci sono il Masseto 2010, il Sassicaia 2009 e 2010, l’Ornellaia 2009 e 2010 ed il Solaia 2010) al +3,6 del Liv-Ex Fine Wine 1000, il più grande degli indici della piattaforma (che comprende anche l’Italy 100, sotto indice che cresce di più con il +6,47%, ed è formato dalle ultime 10 annate fisiche di Solaia, Tignanello e Guado al Tasso (tutti di Antinori), Masseto, Ornellaia, Sassicaia, Barbaresco e Sorì Tildin di Gaja, Barolo Le Vigne di Luciano Sandrone, e Redigaffi di Tua Rita), passando per gli indici tutti dedicati a Bordeaux, come il Liv-Ex Fine Wine Investables a +2,3%, il Liv-Ex 50 (con le ultime 10 annate fisiche dei 5 premier cru di Bordeaux) a +2,7%, ed il Liv-Ex 500 a +3,1%.

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