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Ci sono storie che, dal mondo del vino, continuano ad intrecciarsi con le vicende d’Italia: succede ancora nelle Langhe, dove un nuovo bianco dei Poderi Luigi Einaudi è dedicato a Donna Ida, prima first lady d’Italia, moglie del Presidente-vigneron

Ci sono storie che, dal mondo del vino, continuano ad intrecciarsi con le vicende d’Italia. Succede ancora una volta nelle Langhe, dove tante pagine dell’una e dell’altra storia sono state scritte, con un nuovo bianco prodotto dai Poderi Luigi Einaudi che “racconta” un importante personaggio pubblico femminile: Donna Ida, come chiamavano gli italiani, e in particolare a Dogliani, la contessa Ida Pellegrini, prima first lady d’Italia dal 1949 al 1955, moglie di Luigi Einaudi, secondo Presidente della Repubblica Italiana, primo eletto, e vigneron nella sua Dogliani.
Ispirato dall’illustre antenato (e dal motto, “L’innovazione nel rispetto della tradizione”) e ricordando la bisnonna, Matteo Sardagna Einaudi, quarta generazione di famiglia oggi alla guida dei Poderi (150 ettari di cui 54 vitati, per una produzione di 30.000 bottiglie), ha presentato oggi alla Tenuta degli Abbene, Frazione San Luigi in Dogliani, il Donna Ida, blend di uve Chardonnay, Sauvignon Blanc e Pinot Gris (derivante da cloni alsaziani di Tocai, impiantati a Dogliani), prodotto in 8.000 bottiglie e nella prima annata 2016, dopo una degustazione alla cieca alla cantina Luigi Einaudi con Paolo Basso, miglior sommelier del Mondo 2013 e miglior sommelier d’Europa 2010, e una visita a San Giacomo, la settecentesca Residenza di famiglia dove tutto ebbe inizio nel 1897, acquistata da Einaudi a soli 23 anni, con lungimiranti previsioni economiche ed il desiderio di recuperare le antiche terre di famiglia, che si sarebbero poi realizzate, dalla produzione di Dolcetto a quella di pregiati cru di Barolo.
Il “professore”, tra i padri della Repubblica Italiana, fu il primo Presidente a risiedere al Quirinale, Donna Ida, elegante e discreta, la prima ad aprire le porte porte del Palazzo e dei suoi celebri giardini (dove coltivava le sue rose), il 2 giugno, per la Festa della Repubblica, avviando una tradizione che arriva fino ai nostri giorni, e che il nuovo bianco, fresco, immediato e fruibile, ricorda anche nel calice.
Info: www.poderieinaudi.com

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