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Torna la fiducia in Russia, dove l’Italia è ancora primo esportatore di vino (29%): +1% in volume e +5,5% in valore nel 2016, con un balzo del 50.5% dell’export alimentare nel primo bimestre 2017. E Iem vi porta l’Italia con “Solo Italiano 2017”

Nonostante il perdurare dell’embargo commerciale, che si è sicuramente fatto sentire sul versante dell’export agroalimentare italiano, il mercato russo sta mostrando segni di ripresa: nel corso del 2016 le importazioni di vino italiano sono cresciute sia in quantità (+1%, 40.000 ettolitri) che in valore (+5,5%, 660 milioni di euro), consolidando ulteriormente la leadership tricolore come primo paese esportatore di vino nel Paese. Inoltre, secondo le più recenti elaborazioni su dati Istat, il primo bimestre dell’anno ha visto le esportazioni alimentari dall’Italia crescere addirittura del 50,5% rispetto al medesimo periodo del 2016.
Tutti segnali estremamente incoraggianti per il vino tricolore, che ha saputo mantenere la sua quota di mercato del 29% incrementando nel 2016 le vendite sia in valore che e quantità (+4,1% sul 2015, a 189 milioni di euro, per 609 mila ettolitri, +5,2%). Inoltre, aumenta il divario con la Francia, la cui quota di mercato si è ridotta di ben cinque punti percentuali, al 18%, raggiungendo la Spagna: un trend, questo, particolarmente notevole, se si considera che la quota di mercato della Francia era di ben il 28% in valore, e quella italiana solo del 22%. Nel dettaglio, i vini fermi imbottigliati fanno la parte del leone (70% dell’import in valore), e gli spumanti sono invece dove il “testa-a-testa” con la Francia è comprensibilmente più acceso: il Belpaese vale il 58% del mercato
complessivo, contro il 32% francese e il 6% spagnolo, e mantiene tassi positivi, seppur più
modesti (+3,5% in valore, 62 milioni di euro, e+2,5% in quantità, 173 mila ettolitri)
, in
un contesto complessivo abbastanza dinamico: l'import totale degli spumanti nel 2016 è infatti valso, secondo dati Wine Monitor-Nomisma, 106 milioni di euro (+11,5%) per 264 mila ettolitri (+9,7%). Ed è in questo contesto che torna in terra russa “Solo Italiano 2017” n. 7, l’evento creato da International Exhibition Management per promuovere e valorizzare il vino italiano nelle due maggiori città russe, ovvero Mosca (Marriott Royal Aurora Hotel, 6 giugno) e San Pietroburgo (Four Seasons Hotel Lion Palace, 8 giugno), con le cantine partecipanti al centro di un ricco programma di seminari, degustazioni guidate, conferenze stampa, walkaround tasting e cene promozionali.
“Gioca un ruolo chiave”, ha commentato Marina Nedic, managing director Iem, “la presenza diffusa dei nostri prodotti nella ristorazione, soprattutto di cucina italiana, che continua a riscuotere grande successo fra i consumatori russi. È proprio questo settore che, a fronte della crisi, si conferma il principale traino per i consumi di vino, anche grazie all’apertura di nuovi ristoranti e wine bar a Mosca e a San Pietroburgo. Si registra anche la nuova tendenza di inserire in carta e servire una serie di etichette dal buon rapporto qualità-prezzo, più facilmente consumabili. Un trend che può rappresentare un’ulteriore opportunità di espansione”.

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