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Il mercato dei terreni vitati, in Francia, rallenta, ma le quotazioni restano alte, specie a Bordeaux. A Pauillac 2 milioni di euro ad ettaro, ma i veri affari si fanno nelle denominazioni minori, come Castillon. Abbordabili Rodano, Provenza e Loira

Italia
Saint Emilion in Bordeaux

Se i prezzi dei vigneti in Champagne hanno registrato una leggera flessione nel 2016, come anticipato (https://goo.gl/t3CPfD),  negli altri grandi territori del vino di Francia le cose vanno in maniera assai diversa. Come raccontano i dati dell’agenzia Safer (www.safer.fr), lo scorso anno ci sono state 9.000 compravendite, per 15.580 ettari vitati passati di mano, pari ad un giro d’affari di ben 780 milioni di euro (-2,6% sul 2015). Nelle denominazioni, così, il prezzo medio per ettaro vitato è rimasto stabile, a 104.000 euro (+0,1%), con la crescita maggiore registrata dalla regione di Borgogna-Jura-Beaujolais (registrate insieme, +6,8%), ma fanno bene anche Loira (+5,8%) e Bordeaux-Aquitania (+3%).
Ma chi è a comprare? Due terzi degli investimenti nell’agricoltura dell’Esagono arrivano dall’Europa, con appena il 5% degli acquisti da Oltreoceano, mentre il 23% degli investitori arriva da settori diversi da quello agricolo. A Bordeaux i prezzi rimangono stabili o in leggero aumento, ma a calare sono proprio i passaggi di mano: sono appena 708 le vendite nel 2016, il numero più basso dal 2009, con il 16% di terreni in vendita in meno del 2015 e l’11% in meno di investimenti. In cima, tra le denominazioni del bordolese, Pauillac, con un prezzo medio di 2 milioni di euro ad ettaro, in linea con gli ultimi tre anni, seguito da Pomerol, a 1,3 milioni di euro ad ettaro (nel 2015 la quotazione era di 1,1 milioni di euro), anche se nelle zone più pregiate si arriva fino a 4 milioni di euro ad ettaro. St Julien e Margaux, invece, arrivano ad 1,2 milioni di euro, stessi prezzi del 2015, così come per Moulis (80.000 euro per ettaro), Listrac (75.000 euro), Haut-Médoc (80.000 euro), Médoc (50.000 euro), Cadillac (18.000 euro), Sauternes (35.000 euro), Blaye (18.000 euro) e Bourg (22.000 euro), mentre per un ettaro vitato nella Aoc Bordeaux ci vogliono tra 1 15.000 ed i 25.000 euro per ettaro.
Un panorama che potremmo ben definire statico, più per una mancanza di offerta che di domanda, in un mercato che, dopo i tanti passaggi di mano degli ultimi anni, specie a Bordeaux, adesso sembra prendersi una pausa di riflessione, anche in virtù della difficoltà di attrarre investimenti dalla Cina. Proprio quegli investimenti che, tra il 2014 ed il 2016, hanno spinto i prezzi a Canon-Fronsac da 70.000 a 100.000 euro ad ettaro.
A questi prezzi, però, una domanda sorge spontanea, ed a porsela è la firma del magazine britannico “Decanter”, Jane Anson: dove investire? Ovviamente, l’aspetto fondamentale sta nell’analisi del rapporto tra costo per ettaro e prezzo a bottiglia, ed allora un buon posto, rimanendo a Bordeaux, può rivelarsi la Aoc di Castillon, ma anche St-Estèphe e Lalande-de-Pomerol, dove il vigneto costa 200.000 euro ad ettaro, ma il ritorno è assicurato. Buone prospettive, in termini di investimenti, anche per Rodano e Provenza (entrambe a 43.000 euro ad ettaro) e Loira (30.000 euro ad ettaro).

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