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A sei anni dal passaggio all’oligarca russo Roustam Tariko, le Tenute dei Vallarino di Gancia tornano in mani piemontesi: Oscar Farinetti rileva Tenuta Bricco Asinari, mentre La Tenuta Ragazzi se l’assicura la griffe Damilano

Italia
Andrea Farinetti e Paolo Damilano

Dopo sei anni, la parentesi russa delle Tenute dei Vallarino di Gancia, è già arrivata alla fine: acquistate nel 2011 dall’oligarca Roustam Tariko, tornano in mani italiane, o meglio piemontesi. Come anticipato dal quotidiano “La Stampa” (www.lastampa.it), infatti, l’azienda di Canelli ha deciso di puntare solo ed esclusivamente sulla produzione spumantistica, convincendosi a cedere la Tenuta Bricco Asinari di San Marzano Oliveto (15 ettari, coltivati prevalentemente a Barbera, ma anche a Nebbiolo) e La Tenuta Ragazzi di Casorzo (20 ettari dove oltre a Barbera c’è anche Sauvignon Blanc e Chardonnay), da cui si producono esclusivamente vini fermi.
Per la prima, Bricco Asinari, a spuntarla è stato Oscar Farinetti, insieme con il socio Piero Bagnasco, con cui ha fondato la società agricola alle Asinari, la cui proprietà è al 50% dell’azienda Borgogno di Barolo e al 50% dell’azienda Brandini di La Morra. Per Borgogno l’ennesimo ampliamento in pochi mesi, dopo l’acquisizione da Boroli di 10 ettari di vigneto, sulle colline albesi di Madonna Como, e 3 ettari di Timorasso a Monleale, nel Tortonese. “Nel Sud del Piemonte non ci sono solo le Langhe, anzi, ogni territorio - spiega, a WineNews, Andrea Farinetti, già alla guida di Fontanafredda e Borgogno - è perfetto per un vino diverso: il Nebbiolo in Langa, il Timorasso nel Tortonese e la Barbera nel Monferrato. Per cui, è un’acquisizione che va nella direzione che ci siamo prefissati: produrre grandi vini solo nei territori realmente vocati. Non andrà ad arricchire la proposta di Borgogno, nascerà un’azienda diversa, Valle Asinari - continua Andrea Farinetti - e sarà a conduzione biologica certificata, con qualche sperimentazione in biodinamica, con l’ambizione di produrre la Barbera più buona del mondo. Gli ettari vitati sono 15, tutti produttivi, con qualche parcella coltivata a Nebbiolo e Merlot, il cui futuro è tutto da decidere”.
Altrettanto ambizioso è il progetto di Paolo Damilano, patron dell’omonima azienda, tra Barolo e La Morra, che si è, invece, assicurata i 20 ettari di La Tenuta Ragazzi di Casorzo. “I 20 ettari di Tenuta Ragazzi che abbiamo comprato, li conosciamo da ben prima dell’arrivo di Tariko, li abbiamo affittati per anni già da quando erano ancora in mano a Gancia - racconta a WineNews Paolo Damilano - ecco perché siamo felici di aver chiuso l’acquisto, ne conosciamo perfettamente la qualità, oltre alla Barbera ci sono filari di Chardonnay e altro, ma il nostro obiettivo, qui, è produrre solamente Barbera. Si tratta di un’operazione - conclude Damilano - che va in una direzione ben precisa, e che proietta la nostra azienda nel futuro, quando vivremo l’inevitabile passaggio generazionale: per noi il legame con il territorio è fondamentale ed inscindibile”.

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