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La prima Maglia Rosa nella enocrocono tra Foligno e Montefalco, la Sagrantino Stage, e poi il trionfo a Milano: Tom Dumoulin vince il Giro d’Italia n. 100, dove il legame con il vino e i sapori d’Italia è sempre più forte

Sarebbe stata decisiva, dicevano gli esperti, e così è stato: la Sagrantino Stage, la eno-crono tra Foligno e Montefalco, che ha attraversato il territorio fatto grande dal vino, dall’arte e dalla cultura, con l’arrivo in una delle piazze più caratteristiche d’Italia, a due passi dal complesso museale di San Francesco, dove dimora il ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli raffiguranti le Storie della vita di San Francesco, ha segnato il Giro d’Italia n. 100. Quella tra i vigneti del celebre vino rosso dell’Umbria, è stata la prima vittoria dell’olandese Tom Doumulin, che proprio a Montefalco ha indossato per la prima volta quella Maglia Rosa sulle spalle, che si è ritrovato cucita addosso al termine della ultimo crono di ieri, tra l’autodromo di Monza e Milano (dopo aver vinto anche la tappa piemontese tra Castellania e Oropa, e dopo l’interregno al vertice della classifica generale del colombiano Nairo Quintana).
Con le tappe del giro legate al vino (nel 2018 si dovrebbe andare in Franciacorta, ndr), sempre più affascinanti non solo per la bellezza dei paesaggi di Bacco, ma anche per il loro valore sportivo di competizione sempre più legata al patrimonio enogastronomico dell’Italia che i campioni attraversano in bicicletta, con addosso gli occhi di milioni di appassionati da tutto il mondo.

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