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“Vino e cultura” si aggiudica 7,1 milioni di euro dei fondi dell’Agenda Urbana: il progetto del Comune di Asti è nato per riqualificare e mettere in rete il suo patrimonio culturale, in chiave sia di attrazione turistica e che d’innovazione digitale

Territorio e patrimonio, competitività e lavoro, il turista al centro, integrazione e interoperabilità. Sono le quattro linee strategiche del progetto “Vino e cultura” di Asti, che riceverà 7,1 milioni di euro grazie ai fondi dell’Agenda urbana, l’asse VI del Programma Operativo Regionale - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020, per i progetti di sviluppo urbano sostenibile. Si tratta di un significativo allestimento di riqualificazione e messa in rete del patrimonio culturale, in chiave di attrazione turistica e innovazione digitale. Un intervento destinato a lasciare un segno per il disegno complessivo, in opere materiali e strategia di insieme, che lo muove.
Il progetto “Vino e cultura” è “frutto di un lavoro di ascolto e di raccolta di buone idee”, ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Brignolo, che punta a rafforzare l’identità di città del vino e della cultura, per innescare un processo di rivitalizzazione economica e culturale. Un piano complesso, che prevede un programma consistente di riqualificazione, recupero architettonico e restauro di numerosi locali, palazzi storici e musei, come il Palazzo Ottolenghi, il Museo di Sant’Anastasio e l’ex Biblioteca civica, che verranno in parte destinati ad un uso diverso da quello che hanno oggi. Non mancheranno inoltre l’apertura dell’Enoteca Regionale della Città e di spazi espositivi destinati alle “Botteghe storiche della Città”, al coworking cinematografico e alla ristorazione di qualità.
Sono comprese anche numerose linee d’azione più virtuali, che vogliono incoraggiare una fruizione smart della città turistica: come la creazione di un percorso di interesse culturale “for all” (fruibile da persone con esigenze specifiche) e di un percorso museale assistito da un’app appositamente creata (per facilitare la conoscenza delle torri storiche ancora visibili); l’installazione di bolle wi-fi gratuite nei musei e nei luoghi della cultura; la realizzazione di un sistema di realtà aumentata che accompagni la visita nei locali recentemente ristrutturati. Infine la mobilità “leggera” orientata al turismo e interventi di efficientamento energetico di Palazzo Ottolenghi e del Comune.

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