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Agenda: mentre la Sicilia enoica è sotto i riflettori a “Sicilia en Primeur”, si torna in Toscana per l’“Anteprima Vini della Costa Toscana”. “Wine&TheCity” fa entrare gli chef stellati nei Musei di Napoli. E “Collisioni” stupisce con un nuovo format

Oltre 300 etichette di 50 cantine con il meglio della nuova produzione di Sicilia ed in particolare della vendemmia 2016, sono sotto i riflettori e nei calici di stampa ed operatori di tutto il mondo nell’insolitia cornice di un “Garden Festival”: siamo al Parco Radicepura, a Giarre tra l’Etna e il Mar Ionio, dove è di scena “Sicilia en Primeur” n. 14, l’anteprima mondiale dei vini siciliani firmata Assovini, da oggi al 29 aprile, che sarà una giornata dedicata anche agli appassionati tra una degustazione e l’altra camminando tra giardini site-specific realizzati da garden designer di fama internazionale. Ma le Anteprime delle più importanti denominazioni del vino italiano proseguono nell’agenda degli eventi segnalati da WineNews, con il meglio della costa toscana, tra grandi cru, eccellenze gastronomiche, letteratura, musica - con la rinnovata collaborazione con Lucca Classica - e botanica, all’“Anteprima Vini della Costa Toscana” al Real Collegio di Lucca (6-7 maggio) con la regia dei Grandi Cru della Costa Toscana e oltre 600 etichette di 110 produttori toscani “en primeur” e 6 vignaioli della Languedoc Roussillon francese, ospiti, tra degustazioni, laboratori, verticali esclusive e masterclass, guidati dagli esperti e dedicati agli appassionati. Si resta in Toscana, dove 50 anni fa, nel 1967, nasceva il Consorzio del Vino Brunello, mezzo secolo che sarà celebrato a Montalcino (28-29 aprile). Ma ci si sposta nelle Langhe, dove “Collisioni”, il celebre Festival agri-rock di Barolo, il 12 e il 13 al Cortile del Castello di Barolo, presenta un nuovo progetto permanente con due giornate di educational riservati alla stampa e la conferenza con il Ceo di Vinous Antonio Galloni, e il Senior Editor di Vinous Ian D’Agata, curatore del Progetto Vino di Collisioni con l’ideatore e direttore del Festival Filippo Taricco (che annunceranno anche la nuova partnership tra la app Delectable di Vinous e il Progetto Vino). Che cos’è? Uno spazio insieme agricolo, social e digitale per creare un nuovo storytelling dell’agricoltura e del territorio, declinato in chiave, ovviamente agri-rock: il Wine Educational Board, nel Progetto Vino&Food di “Collisioni” 2017, con membri d’eccezione.

Napoli si appresta a vivere “Wine&TheCity”, la grande rassegna che celebra il vino nei luoghi più belli della città, all’edizione n. 10, da un’idea di Donatella Bernabò Silorata: dal centro storico alla collina di Posillipo, all’interno di musei e palazzi antichi, con inaugurazione il 5 maggio al Museo Archeologico Nazionale e una staffetta di appuntamenti e degustazioni guidate in compagnia di chef stellati e grandi cantine vinicole di tutta Italia, fino al 26 maggio in piazza del Municipio con Forme uniche, uno spettacolo emozionante della Compagnia Il Posto Danza Verticale + Marco Castelli Small Ensemble. Tra gli eventi nell’evento, dal 12 al 14 maggio, il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro antico, ospiterà l’Enoteca della Banca del Vino di Slow Food; il 15 e il 23 maggio, “Uno chef al Museo”, in collaborazione con Ferrarelle, porta per la prima volta l’alta cucina di Gennaro Esposito, due stelle Michelin, e di Pasquale Palamaro, una stella Michelin, in due prestigiosi musei della città, il primo al Pio Monte della Misericordia, il secondo a Casa Morra; il 20 e 21 maggio la kermessa entra per la prima volta anche nelle stanze del Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli accompagnando con il vino la visita al più grande archivio storico bancario del mondo. Tra gli spazi inediti e mai toccati prima dalla manifestazione ci sono anche l’ex carcere minorile Filangieri, già Convento delle monache Cappuccinelle nel ‘600, e oggi spazio collettivo e bene comune con il progetto dello Scugnizzo Liberato, e la Chiesa dell’Arte della Seta nel centro antico (www.wineandthecity.it). Ad Alba c’è “Vinum”, edizione n. 41 della Fiera nazionale dei vini di Langhe, Roero e Monferrato (fino al 1 maggio; www.vinumalba.com), che trasforma la “Città delle cento torri” in una grande enoteca, con la novità di VinumInCantina - Food&Wine Experience per dare agli enoturisti la possibilità di visitare alcune tra le più importanti cantine dove grandi chef al termine del tour prepareranno uno speciale aperitivo abbinato ai vini. E ci sarà anche un connubio con le Regioni d’Oltralpe, con ospiti l’Associazione Undici del Vino e i vini della Svizzera e del Sud della Germania. La curiosità? La Caccia al Tesoro nella Langa del Barolo®, squadre di uomini e donne indaffarati a raccogliere indizi, superare prove, risolvere enigmi e indovinelli, dal mattino sino a sera, per paesi e città di Langa, tra castelli, paesaggi mozzafiato, musei, ristoranti e cantine, degustando i migliori vini del territorio e assaggiando le specialità tipiche della nostra terra, per un totale di oltre 1.000 partecipanti, suddivisi in quasi 300 equipaggi (1 maggio; www.stradadelbarolo.it).
“Vino in Festa”, la grande kermesse eno-cultural-gastronomica lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige, prosegue con un mosaico di eventi, tra curiosi esperimenti gustativi, feste e degustazioni, fino al 10 giugno, con il gran finale affidato a una speciale edizione dell’immancabile Notte delle Cantine (www.stradadelvino-altoadige.it). Da fiera-mercato dei “vignaioli eretici” a Festival per promuovere una nuova cultura della terra attraverso l’arte e lo spettacolo, fino al 1 maggio torna a Bologna c’è “Gusto Nudo” dove protagonista è il vino naturale, biologico e biodinamico di tutta Italia, di oltre 60 cantine all’ex Ospedale dei Bastardini, e nelle location del Dynamo, Orto botanico, Cassero Lgbt Center, Serre dei Giardini Margherita e Cinema Lumière, con una selezione di produttori di confetture, farine, peperoncini, formaggi e insaccati, tra degustazioni, concerti, conferenze, teatro, proiezioni, mostre, installazioni e laboratori per bambini sulla natura (www.gustonudofestival.com). Tornando in Toscana, il 6 maggio c’è “Centovini d’Italia” alla Certosa di Firenze, con la regia di Andrea Formigli, patron della Vinoteca al Chianti, e una selezione di oltre 400 vini in rappresentanza ognuno di vitigni diversi e di zone vinicole diverse in degustazione, tra cui saranno selezionati gli Oscar qualità-prezzo ed i migliori “top 20” vini da vitigni autoctoni e tradizionali (ci sarà anche un’ampia selezione di oli, prodotti alimentari e specialità; www.vinotecaalchianti.it). Dal 30 aprile al 1 maggio è di scena anche il Festival del Monterosso, a Castell’Arquato (Piacenza) che per due giorni diventerà la “capitale” del vino di territorio, espressione di storia, cultura, tradizioni, professionalità, per presentare il Monterosso, un vino Doc che prende il nome dal colle davanti al borgo, uvaggio di diversi vitigni con a capo la Malvasia di Candia aromatica, in un evento organizzato dall’associazione culturale La Goccia in collaborazione con Avis ed i Comuni di produzione del Monterosso Val d’Arda (Castell’Arquato, Carpaneto, Alseno, Gropparello, Lugagnano V.A., Vernasca; www.monterossofestival.it). Dagli eventi ai corsi, è partito “Camminare la terra: vigne e vini d’Italia”, un nuovo corso di degustazione di secondo livello per conoscere i grandi terroir del vino italiano, le persone e le aziende che più hanno contribuito alla loro affermazione dedicato all’Italia Settentrionale, dalla “A” di Alto Adige - Südtirol alla “V” di Valpolicella, passando per Franciacorta e Trento, Barolo e Barbaresco, Collio e Colli Orientali del Friuli, nonché Valtellina e Nord Piemonte, promosso dal Seminario Permanente Luigi Veronelli (26 aprile-30 maggio, nella sede dell’Associazione a Bergamo; www.seminarioveronelli.com).
Per i gourmand i grandi prodotti del Lago di Garda sfidano i nomi più celebri della cucina italiana contemporanea, dal pesce d’acqua dolce alla garronese veneta, dai vini delle denominazioni del Custoza e della Valtènesi all’olio extravergine d’oliva Dop del Garda, fino al 28 aprile a “Fish&Chef”, la rassegna di cene ospitate in alcuni dei più esclusivi hotel sulle tre sponde del Garda: ai fornelli Paolo Trippini del Ristorante Trippini all’Hotel Bellevue San Lorenzo di Malcesine, al Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera Silvio Battistoni del Ristorante Colonne, Vinod Sookar di Al Fornello da Ricci all’Aqualux Hotel spa e Suite di Bardolino, Andrea Tonola del Ristorante Lanterna Verde all’Hotel Lido Palace di Riva del Garda, e Paolo Donei di Malga Panna al Palazzo Arzaga di Calvagese della Riviera, fino al gran finale all’Hotel Regina Adelaide di Garda con la cena a otto mani di quattro chef del Dream Team del Garda, Leandro Luppi del ristorante Vecchia Malcesine di Malcesine, Stefano Baiocco del ristorante di Villa Feltrinelli di Gargnano, Andrea Costantini del Ristorante Regio Patio di Garda e Matteo Felter del Ristorante Fagiano di Gardone Riviera (www.fishandchef.it). “Aprile dolce fiorire” è il leitmotiv con cui la Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole invita ad un ciclo di appuntamenti per celebrare la fioritura dei suoi meli in uno scenario quasi surreale (fino al 2 maggio; www.apriledolcefiorire.com). In Alto Adige cadono invece le Settimane delle Erbe selvatiche, a Lana e dintorni, fino al 14 maggio, con un programma di eventi per conoscere e degustare le erbe selvatiche tra escursioni, workshop, corsi di cucina e ovviamente menu nei ristoranti (www.wildkraeuter.bz.it). Per gli amanti del gelato, Gelato Festival, primo evento itinerante di gelato artigianale all’italiana al 100%, fa tappa a Roma (Terrazza del Pincio, 29 aprile-1 maggio), per proseguire poi a Torino (Piazza Solferino, 25-28 maggio), Milano (Piazza Castello, 1-4 giugno), e oltrepassare i confini a Londra (Old Spitalfields Market, 16-18 giugno), Varsavia (Piazza presso Torwar, 22-25 giugno), Amburgo (Spielbudenplatz, 28-30 luglio), fino alla finale dei 100 gelatieri in gara con la premiazione del Miglior Gusto d’Europa a Firenze (14- 17 settembre; www.gelatofestival.it). Per gli amanti della birra, al Meloncini a Roma, dal 29 aprile al 1 maggio, alcuni pub della Capitale, nuove realtà di spicco nel settore brassicolo, si riuniranno per offrire al pubblico la loro selezione birraria a BeeRoma, il Festival della birra artigianale (www.beeroma.org). Sempre a Roma, Coop lancia il 27 aprile al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a Roma, la campagna “Alleviamo la salute” in collaborazione con il Ministero. Una nuova operazione promossa da Coop, che coinvolgerà nell’operazione oltre 1.600 allevamenti avicoli, bovini e suini, e che sarà raccontata da Stefano Bassi, presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop), Marco Pedroni e Maura Latini, presidente e dg Coop Italia, Bartolomeo Biolatti, presidente SisVet Società Italiana delle Scienze Veterinarie, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina (www.e-coop.it).
Dalla Sicilia, segnaliamo anche un concorso originale: “Vivere il vino in armonia”, primo concorso di composizione musicale del genere, organizzato dall’ Associazione Amici della Musica “R. Lucchesi” in collaborazione con l’azienda Feudo di Santa Tresa, a Vittoria, aperto a tutti i compositori e compositrici residenti in Sicilia per opere originali di qualsiasi genere musicale ispirate al tema del concorso (fino al 31 maggio; www.santatresa.com). Infine, un evento di charity: Spazio81 e WallPepper® offrono gli spazi del loro showroom a Milano per ospitare il 4 maggio un’asta benefica sostenuta dall’Associazione Donne della Vite, con protagonista DiVento, vino bianco prodotto in un numero limitato di bottiglie e in sole 18 magnum, concepito dalle Donne della Vite per raccogliere fondi per la Casa di Anita, progetto della onlus Amani che in Kenya offre sostegno alle bambine di strada. Ad impreziosirlo, 18 importanti artisti che accompagneranno ciascuna bottiglia con una stampa autografata, riprodotta in scala sull’etichetta delle magnum. A condurre la serata sarà Gelasio Gaetani Lovatelli, personaggio del mondo del vino ed esperto d’aste, con Laura Passera, Donna della Vite, agronoma da sempre in prima linea nelle battaglie a favore dei principi e valori umani (www.donnedellavite.com).

Focus - Una tradizione antichissima, il vigneto più grande d’Italia, aziende con lo sguardo sempre al futuro tra sostenibilità con Viva, bio, la Doc Sicilia e l’Etna: la Sicilia del vino è un Rinascimento continuo, e fino al 29 aprile si presenta al mondo “en Primeur”
Una tradizione vinicola tra le più antiche al mondo, nel vigneto più grande d’Italia (110.000 ettari, su 637.000 del Belpaese); tante aziende, storiche e nuove, grandi e piccole, accomunate da un’apertura alle contaminazioni propria delle terre di frontiera, e da uno sguardo pioneristicamente sempre rivolto al futuro, che le vecchie generazioni hanno saputo trasmettere alle nuove, tra rinascita di vitigni autoctoni anche nei territori più difficili, dal Nero d’Avola al Grillo, dal Catarratto al Nerello Mascalese, dal Perricone allo Zibibbo, dal Frappato al Carricante, e scommessa, vinta, sugli internazionali, come Chardonnay e Merlot, Syrah e Cabernet; uno stimolo continuo alla ricerca con il coinvolgimento dei massimi esperti italiani ed internazionali; ma anche uno sviluppo parallelo nell’accoglienza e nella ristorazione, facendo rinascere luoghi antichi e creandone di nuovi, per accogliere milioni di enoturisti e diventare meta tra le più desiderate; un Rinascimento, insomma, che ha fatto compiere al vino siciliano passi da gigante lungo un filone ben preciso, quello della sostenibilità, ambientale, economica e sociale, e che continua ancora oggi. Con questi atout, fino al 29 aprile, la Sicilia del vino si presenta al mondo a “Sicilia en Primeur” a Catania, come un vero “continente enoico”, la cui biodiversità nel calice è pari all’estensione dei vigneti ma anche alla varietà di storie, culture e paesaggi, che qui si intrecciano da secoli. E verso cui, è tutto uno sbocciare di iniziative, pubblico-private, che fanno della Sicilia la Regione capofila di progetti come “Viva - La sostenibilità nella viticoltura in Italia”, unico promosso dal Ministero dell’Ambiente, e un “giardino biologico” di oltre 32.297 ettari vitati certificati su 83.643 in Italia, dati Sinab 2016). Ma che sono dietro anche ad una Doc Sicilia che continua a crescere (+11,05% nel 2016 sul 2015, a 26,8 milioni di bottiglie) e ad una produzione di qualità (il 70% delle produzioni rivendicate è Dop o Igp), sempre più proiettata all’export (in Usa, Germania, Uk e Cina in testa, ma anche Svizzera, Svezia, Canada, Francia, Giappone e Russia), e che crea valore aggiunto per il territorio e lavoro (secondo Coldiretti la Doc Sicilia è la terza denominazione del vino italiano che genera più lavoro, con 16 milioni di giornate l’anno), con il richiamo d’immagine del fenomeno Etna, sui cui tanti continuano ad investire.
Dal mare all’entroterra, dalle saline all’Etna, dalle isole ai bagli, la terra di autori come Pirandello e Sciascia, di Verga e di Camilleri, di musicisti come Bellini, di registi come Tornatore, di pittori come Antonello da Messina e Guttuso, tra storia e paesaggi, tra sapori antichi e modernità, è pronta per “Sicilia en Primeur” n. 14, l’anteprima mondiale dei vini siciliani, firmata Assovini (78 aziende che, insieme fatturano 300 milioni di euro, e prevedono una crescita delle spedizioni del 6% anche nel 2017) e dedicata al meglio della nuova produzione dell’Isola (e, in particolare, della vendemmia 2016), in programma da oggi al 29 aprile, a Catania, nella location unica del Parco di Radicepura a Giarre, tra l’Etna e il Mar Ionio (nato dal sogno di un uomo, Venerando Faro, che qui ha esaltato la sua esperienza storica nel campo del florovivaismo internazionale, su 5 ettari, con 3.000 specie di piante e una Banca dei Semi), e del “Radicepura Garden Festival”, primo evento internazionale sul Garden Design del Mediterraneo che coinvolge i protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura.
Un en Primeur che punterà proprio su valori etici e sostenibili, sottolineando l’importanza di una viticoltura green, attenta a salvaguardare la biodiversità e a limitare gli impatti sull’ambiente, tra una degustazione e l’altra di più di 300 etichette presentate da oltre 50 cantine, camminando tra giardini site-specific realizzati da garden designer di fama internazionale. “La salvaguardia dell’ambiente e la tutela del territorio sono tematiche sempre più fondamentali per la viticoltura e in special modo per le aziende di Assovini Sicilia, unite nel realizzare giorno dopo giorno un percorso all’insegna della sostenibilità - spiega Francesco Ferreri, presidente Assovini Sicilia - per questo, poter organizzare il nostro evento sullo sfondo del Radicepura Garden Festival è un’opportunità irrinunciabile che ci permette di dare un volto green alla nostra Associazione e trasmettere valori di responsabilità ambientale su scala internazionale”. L’anteprima sarà un’occasione per incontrare le principali aziende siciliane, ma anche un momento esclusivo per scoprire la ricchezza gastronomica, paesaggistica e culturale di un’isola che vanta una biodiversità unica al mondo. Infine, “Sicilia en Primeur” darà anche il benvenuto a tutti i wine lovers in uno speciale evento aperto al pubblico, il 29 aprile, per portarli alla scoperta di questa ricca ed affascinante cultura vitivinicola.
Info: www.assovinisicilia.it

Focus - 1967-2017, 50 anni fa nasceva il Consorzio del Brunello. Mezzo secolo che sarà celebrato a Montalcino (28-29 aprile) con due talk show tra passato, presente e futuro, una Guida creata con Michelin agli chef stellati, una degustazione verticale di vini e annate simbolo, una charity dinner con lo chef stellato Chicco Cerea con una limited edition di Brunello
È nella Tenuta Greppo della famiglia Biondi Santi, a Montalcino, che alla fine dell’Ottocento è nato il Brunello di Montalcino, e ancora oggi se ne custodisce la tradizione; era il 28 marzo del 1966, quando, con il Decreto del Presidente della Repubblica, al Brunello veniva riconosciuta la Doc, tra le prime d’Italia; un anno dopo, il 18 aprile del 1967 alcuni lungimiranti produttori riconobbero le grandi potenzialità che il Brunello aveva e vollero creare un ente che tutelasse la produzione enoica del territorio, fondando il Consorzio; oggi, questo vino, è uno tra i più grandi al mondo. Ecco, in pillole, la storia del Brunello di Montalcino.
In questa storia, il Consorzio del Brunello compie mezzo secolo, che sarà celebrato a Montalcino il 28 ed il 29 aprile, in una due-giorni in cui il Consorzio ripercorrerà la sua storia, chiamando per farlo alcuni dei personaggi storici del territorio e premiando i protagonisti del 1967, e guarderà al futuro con giornalisti, comunicatori e imprenditori, chiamati a tracciare gli scenari in cui i produttori dovranno cimentarsi per mantenere la leadership internazionale. E, proseguendo una partnership già più volte rinnovata, ci sarà anche la presentazione di una Guida creata con Michelin e dedicata agli chef stellati italiani. Quindi una degustazione verticale di vini e annate significative condotta dal sommelier Campione del Mondo Luca Martini, e una charity dinner stellata con lo chef Chicco Cerea in favore della Misericordia di Montalcino, con una nuova limited edition di Brunello.
La due-giorni inizia il 28 aprile, giorno in cui venne fondato il Consorzio, all’indomani del riconoscimento della Doc al Brunello di Montalcino, con il convegno al Teatro degli Astrusi “Il coraggio e l’orgoglio: i protagonisti del Brunello 50 anni dopo”, condotto dal giornalista Luciano Ferraro del quotidiano “Corriere della Sera”. Dopo la proiezione di un video che ripercorre le tappe principali del Consorzio, verranno premiati e ricordati i soci fondatori. Seguirà, tra i protagonisti storici, un’intervista a Francesca Colombini Cinelli, una “signora del Brunello” e della sua storia con la Fattoria dei Barbi, pionera nel puntare sull’enoturismo, ma anche sulla sua cultura, con l’invenzione negli anni Ottanta di un importante riconoscimento internazionale che ha premiato i più grandi personaggi della cultura, della letteratura e del giornalismo italiano e internazionale, ed Ezio Rivella, oggi past presidentedel Consorzio, e, soprattutto enologo-manager del “più grande progetto mai realizzato nella produzione di vini di qualità in Italia” opera dei fratelli italo-americani Mariani come viene definita la Castello Banfi, fondata alla fine degli anni Settanta, ed oggi una delle realtà più importanti del vino italiano che ha fatto conoscere il Brunello nel mondo, che dialogheranno sul grande fenomeno e successo del Brunello ricordando i personaggi che partendo da una fase pioneristica hanno portato il grande rosso toscano ai vertici dell’enologia mondiale (ma senza la famiglia Biondi Santi, che nell’Ottocento ha inventato il Brunello di Montalcino nella storica Tenuta Greppo, dove ancora oggi se ne custodiscono la tradizione e il BBS/11, Brunello Biondi Santi, vite n. 11, unico clone aziendale di Sangiovese grosso, ndr). Chiuderà i lavori Marco Do, direttore della Comunicazione di Michelin Italia, con la presentazione della Guida Michelin dedicata agli chef stellati italiani e creata apposta per l’occasione che sancisce una partnership ormai consolidata tra il Consorzio e la Guida più famosa al mondo, rinnovata a “Benvenuto Brunello 2017” a Montalcino con la Michelin testimonial delle stelle assegnate alla vendemmia 2016, celebrate nella tradizionale piastrella. Infine, una charity dinner (per raccogliere fondi per la Misericordia di Montalcino, ndr) nella cornice della Fortezza, a cura dello chef Enrico Cerea, del ristorante tre stelle Michelin “Da Vittorio” a Brusaporto (il costo è di 250 euro a persona, ndr, per 250 persone), con Fede & Tinto di Decanter Radio2 Rai, e la possibilità di acquistare cofanetti con un Brunello con un’etichetta dedicata all’evento e un Brunello con etichetta ispirata alla piastrella celebrativa della vendemmia 2012, realizzata dalla griffe della moda Cruciani.
Il 29 aprile sarà, invece, dedicato agli scenari futuri con l’incontro “La grande sfida del Brunello: i mercati del futuro”, in cui Ferraro stimolerà il confronto tra il fondatore di Vivino Heini Zachariassen, Marcello Masi, già direttore del Tg2 e conduttore della trasmissione Linea Verde Il Sabato su Rai1 e ideatore della trasmissione I Signori del Vino, il vicedirettore del Tg5 Giuseppe De Filippi, e il responsabile di Wine Monitor per Nomisma Denis Pantini (con il lancio della prima App enoturistica su Montalcino by Copernico); al centro del dibattito come il Consorzio ed il Brunello dovranno affrontare le sfide del mercato internazionale sia sotto l’aspetto dei nuovi media e delle nuove tecnologie per la vendita e distribuzione, sia da quello della comunicazione sia infine da quello della trasformazione del comportamento di acquisto e della domanda a livello mondiale. Ma ci sarà anche una degustazione verticale con le etichette-simbolo di alcune cantine e delle annate più significative degli ultimi 50 anni, condotta dal sommelier campione del mondo Luca Martini (28 aprile).
Info: www.consorziobrunellodimontalcino.it

Focus - “Collisioni” save the date: il celebre Festival agri-rock di Barolo lancia un nuovo progetto permanente (il Wine Educational Board con membri d’eccezione), stringe una partnership tra la app Delectable di Vinous e il suo Progetto Vino, e presenta il rinnovato Progetto Vino&Food dell’edizione 2017
“Collisioni”, il celebre Festival agri-rock di Barolo, il 12 e il 13 maggio al Cortile del Castello di Barolo, presenta un nuovo progetto permanente con due giornate di educational con il Ceo di Vinous Antonio Galloni, e il Senior Editor di Vinous Ian D’Agata, curatore del Progetto Vino di Collisioni con l’ideatore e direttore del Festival Filippo Taricco. Che cos’è? Uno spazio insieme agricolo, social e digitale per creare un nuovo storitellyng dell’agricoltura e del territorio, declinato in chiave, ovviamente agri-rock.
Si parte il 12 maggio con un educational esclusivo per la stampa con i prodotti d’eccellenza del Piemonte, e l’inaugurazione dello spazio con Antonella Parigi, assessore alla Cultura e Turismo della Regione, Renato Bianco, sindaco di Barolo, Filippo Taricco, Daniele Lago, designer, e Lucio Diana, scenografo. Quindi, una conferenza esclusiva per la stampa, con Galloni e D’Agata che annunceranno la nuova partnership tra la app Delectable di Vinous e il Progetto Vino di “Collisioni”. Il 13 maggio ci saranno un educational esclusivo per la stampa dedicato ancora ai prodotti del Piemonte, e la conferenza aperta al pubblico del rinnovato Progetto Vino&Food di “Collisioni” 2017, che ospiterà oltre 80 esperti da tutto il mondo, e del Wine Educational Board, il nuovo progetto a cura di Ian D’Agata, con Giorgio Ferrero, assessore Agricoltura della Regione, i Consorzi dei vini piemontesi, e, soprattutto i membri del board: Steven Spurrier, Bernard Burtschy, Laura DePasquale, Lingzi He e Michaela Morris.
Info: www.collisioni.it

Focus - Sono nati dal sole e dal mare, e nella suggestiva cornice del Real Collegio di Lucca, si presentano al mondo, tra contaminazioni di vino e musica, vino e letteratura, vino e cibo, vino e botanica: sono i 600 grandi vini dell’“Anteprima Vini della Costa Toscana” (6-7 maggio)

Sono nati dal sole e dal mare Tirreno, da Massa Carrara a Lucca, da Pisa a Livorno fino a Grosseto, una vasta area a forte vocazione vitivinicola che beneficia dell’influenza del mare e favorisce la molteplicità di cru peculiari perché frutto di un’infinita varietà di terre, di altitudini, di vitigni e di storie di uomini, e nella suggestiva cornice del Real Collegio di Lucca, si presentano al mondo, tra contaminazioni di vino e musica, vino e letteratura, vino e cibo, vino e botanica: sono i 600 grandi vini dell’“Anteprima Vini della Costa Toscana”, edizione n. 16 con la regia dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana, in partnership con Event Service Tuscany e il patrocinio della Regione Toscana (6-7 maggio) della kermesse in cui 110 vignaioli della Costa Toscana raccontano in prima persona le nuove annate dei loro vini, insieme a 6 vignaioli della regione vinicola ospite di questa edizione, la Languedoc Roussillon francese.
Le cantine protagoniste? Dalla Tenuta San Guido al Castello di Vicarello, da ColleMassari a Michele Satta, da Caiarossa a Campo alla Sughera, dalla Fattoria Le Pupille a Moris Farm, da Sassotondo alla Tenuta La Badiola, da Val delle Rose ai Vignaioli Morellino di Scansano, da Argentiera a Campo alla Sughera, da Michele Satta a Petra, da Podere Sapaio a Oliviero Toscani, dalla Tenuta di Ghizzano alla Tenuta Podernovo, da Usiglian del Vescovo alla Tenuta del Buonamico, dalla Tenuta di Valgiano a San Lorenzo, alla schiera dei Vignaioli Fivi. Ed accanto alle degustazioni “en primeur” riservate agli addetti ai lavori, ci saranno approfondimenti sul vino dedicati ad appassionati e ad esperti, ma anche a chi si avvicina per la prima volta alla magia del vino, condotti dai responsabili delle principali guide italiane e straniere. Novità, la masterclass dedicata a un fuoriclasse: “L’Ora da Re 1932. Un vino ritrovato”, con Andrea Bonini, direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli, il produttore Piermario Meletti Cavallari, che riscoprì questo vino siciliano nel 1985, e Piero Cucchi, distributore, che accompagneranno la degustazione delle rare bottiglie dei tre vini siciliani, particolarmente apprezzati da Luigi Veronelli. Il programma prevede tre laboratori condotti dal giornalista Richard Baudains, “Anteprima 10 anni dopo”, con la degustazione di vini dei soci Grandi Cru Costa Toscana di dieci vendemmie fa, e un laboratorio condotto dal wine consultant Bernardo Conticelli sul Metodo Classico, un fenomeno che sta prendendo sempre più piede sulla Costa Toscana, con 7 produttori e l’incursione di due Franciacorta firmati Bellavista e Contadi Castaldi. Due le verticali condotte da Ernesto Gentili, curatore della Guida I Vini d’Italia de L’Espresso: Galatrona di Petrolo e Avvoltore di Moris Farm (annate 1998, 1999, 2000, 2001, 2003, 2004, 2007, 2009, 2010, 2011). Quindi il laboratorio dedicato a rari vini bianchi del 2007 condotta dal presidente Onav Vito Intini “Invecchiare bene. I bianchi della Costa Toscana vendemmia 2007”, per finire.
La “contaminazione” vino-cibo sarà a cura della gastronomia Il Cuore che interpreterà il cibo di strada, puntando sull’autenticità della materia prima e riproponendo piatti della nostra grande tradizione, tra pappa al pomodoro, “ciccia” e farinata. Per la contaminazione vino-letteraturata il direttore del Puccini Museum, Massimo Marsili, in collaborazione con Maria Pacini Fazzi Editore, ripropone al pubblico la lettura di alcuni brani del libro “Cipresso e vite” di Lorenzo Viani. La partnership con l’Orto Botanico ravviva il legame tra il Real Collegio, sede dell’Università e oggi sede di Anteprima, che sollecitò nel 1813 la costituzione di un Orto Botanico: proprio qui oggi sono ospitate le viti antiche del territorio lucchese. In questo spirito di apertura alle diverse arti, si rinnova la collaborazione con Lucca Classica, il festival musicale che, sempre nella prima settimana di maggio, invade il centro storico della città toscana con un ricco programma di concerti, che organizzerà ben quattro appuntamenti musicali nel chiostro del Real Collegio.
Info: www.anteprimavinidellacosta.com

Focus - Da Lele Luzzati a Ugo Nespolo, Michele Chiarlo celebra le opere degli artisti del suo celebre Parco Orme su La Court con personali in cantina: fino al 10 giugno con “Stones-sculture” e le installazioni di Dedo Roggero Fossati
Dal vigneto alla cantina, è il percorso che, di solito, fanno le uve. Certo non a marzo, e allora a lasciare i filari, ma solo per un po’, per trovare spazio tra le botti, saranno le opere e le installazioni di Dedo Roggero Fossati: alcune arriveranno direttamente dal parco artistico “La Court”, voluto dal produttore piemontese Michele Chiarlo, sulla collina della sua migliore Barbera, a Castelnuovo Calcea (Asti), altre da collezioni ed esposizioni private, tutte insieme animeranno “Stones-sculture”, la mostra di scena alle cantine Chiarlo fino al 10 giugno. È solo il primo passo, però, di un percorso espositivo più articolato, “Arte in cantina - i magnifici 9 artisti del Parco Orme su La Court”, che punta a richiamare ad esporre, tra visite in cantina e degustazioni, i grandi esponenti dell’arte contemporanea che, dal 2003, hanno messo la firma sugli allestimenti del “Parco Orme su La Court” di Calamandrana, come Emanuele Luzzati che, insieme a Gian Carlo Ferraris, storico collaboratore di Chiarlo e presidente dell’Associazione O.r.m.e., è stato uno dei “papà” del Parco, ma anche Ugo Nespolo, Marcello Mannuzza, Fabio Cavanno 1613, Mark Cooper e Peppino Campanella.
Info: www.lacourt.it - www.chiarlo.it

Focus - I signori del vino italiano si incontrano da Signorvino: i wine store di Milano, Torino, Brescia e Arese, ospitano i produttori italiani per far scoprire in modo easy i territori più rappresentativi d’Italia (fino al 23 giugno)
Momenti formativi ma di taglio easy e divertente, ed alla portata di tutti, per divulgare l’importanza del patrimonio enogastronomico italiano con un linguaggio semplice, in location accattivanti e con personale giovane e preparato, senza dimenticare il giusto piatto da abbinare ad ogni calice: ecco le degustazioni con il produttore nei wine store di Signorvino a Milano, Torino, Brescia e Arese, alla scoperta dei territori vitivinicoli più rappresentativi d’Italia. A Milano da Signorvino a due passi dal Castello Sorzesco, il 3 maggio c’è Cà dei Frati con Lugana Brolettino e Rosso Ronchedone; il 17 maggio Walter Massa con il Timorasso Derthona e Derthona Sterpi e il Freisa; il 18 maggio, una verticale di Brunello di Montalcino di Matrojanni (2003, 2005, 2007, 2008, 2011); il 31 maggio Donnafugata con Zibibbo Lighea, Tancredi e il Ben Ryé; il 7 giugno, Bellavista con Franciacorta Cuvée Brut Alma, Franciacorta Brut Millesimato e il Franciacorta Pas Operé; il 21 giugno, Adami con il Prosecco Valdobbiadene Superiore Extra Dry Vigneto Giardino, Col Credas e Dry Cartizze, e infine il 23 giugno Passopisciaro.
Info: www.signorvino.com

Focus - Wine & food a teatro: le Famiglie dell’Amarone d’Arte al Teatro Ristori di Verona (fino al 17 maggio)
Un evento prestigioso, è quello che porta l’Amarone, e i vini della Valpolicella, con le Famiglie dell’Amarone d’Arte al Teatro Ristori di Verona, celebre per il suo ricco cartellone musicale: alle ore 19 nel foyer, a turno, dieci tra i produttori guideranno il pubblico in una degustazione di Amarone, Ripasso e Valpolicella, presentando la propria filosofia produttiva e le proprie aziende; alle ore 20, gli artisti brinderanno con il pubblico e il produttore. Dopo Masi Agricola per il terzo concerto Italian jazz style di Enrico Rava new4et, Zenato con la musica barocca di Bach suonata dai Virtuosi Italiani, e Speri per lo spettacolo di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, Guerrieri Rizzardi e l’orchestra sinfonica Streicher Akademie Bozen e Frank Peter Zimmermann al violino e come direttore, Tedeschi con il jazz di Quintorigo e Roberto Gatto, Torre d’Orti e il Concerto italiano di musica barocca “Notte, storie di amanti e guerrieri” diretto da Rinaldo Alessandrini, Venturini e le danze della Colecciòn Tango della Compagnia de Leonardo Cuello, e la Tenuta Sant’Antonio e le danze della Rioult Dance di New York “Serata Bach”, è la volta di Tommasi e le musiche barocche di Vivaldi, Pergolesi e Handel cantate dal contralto Sara Mingardo (4 maggio), aspettando, infine, Allegrini e l’orchestra Filarmonica di Novosibirsk con Vadim Repin al violino, nel gran finale del 17 maggio.
Info: www.amaronefamilies.it - www.teatroristori.org

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