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Nella vicenda della moldava Bulgari Winery e del suo “Prosecco Pronto” si inserisce l’Ue, con un richiamo esplicito della Commissione alle autorità del Paese per tutelare la denominazione italiana. Il Premier Filip: “Certo di soluzione positiva”

Italia
Nella vicenda della moldava Bulgari Winery e del suo “Prosecco Pronto” si inserisce l’Unione Europea

L’“Italian sounding”, come è tristemente noto, non manca di farsi notare ovunque nel mondo, sottraendo mercato e risorse ai legittimi produttori del vero “made in Italy”, e spesso facendosi scudo della mancanza di accordi chiari e certi in tema di tutela delle denominazioni. Ma non è detto che tali accordi, o la prospettiva di un loro rispetto prossimo venturo, bastino a dissuadere aziende che prosperano in quella zona di confine tra lo scimmiottamento e l’imitazione esplicita, come ad esempio la moldava Bulgary Winery, il cui catalogo online (www.bulgariwinery.com/en/products/) è un vero e proprio inno all’“Italian Sounding”.
L’azienda, tra un “Aist Dolce” e un “Amore Frutti Moscato” alla fragola, produce un vino frizzante da Glera (“Pronto Superiore Spumante Brut”, si legge in etichetta) che è presto divenuto famoso come “Prosecco Pronto”; e nonostante il fatto che la tutela legale accordata alla denominazione tricolore sia valida a livello comunitario (e che la Moldavia aspiri da tempo a entrare nell’Unione), un tribunale nazionale ha inizialmente dato ragione all’azienda. Ma adesso, a inserirsi nella vicenda è direttamente la Commissione Europea: come riportato dall’agenzia Ansa, un portavoce dellla Commissione ha dichiarato che l’organo Ue si aspetta che le autorità moldave “prendano le misure necessarie a garantire la tutela completa” della denominazione.
La questione, ha proseguito il funzionario, “è stata affrontata direttamente con le autorità moldave e discussa nell’ultima riunione del Consiglio di associazione Ue-Moldavia, nel corso della quale la Commissione ha espresso la sua preoccupazione per i recenti sviluppi giudiziari, incoraggiando le autorità moldave a prendere tutte le misure necessarie per garantire l’effettiva tutela di questa indicazione geografica”. Sulla vicenda era stata anche presentata, da parte dell’eurodeputato e vicepresidente della Commissione Agricoltura Paolo De Castro, un’interrogazione parlamentare al commissario Ue al commercio, Cecilia Malmstrom.
“In un recente incontro con il Commissario Malmstrom a Bruxelles - ha concluso il portavoce - il primo ministro Pavel Filip si è detto certo che sarà presto trovata una soluzione positiva al problema”.

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