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Nell’Italia enoica succede anche che un vino celebre e “forte” ne “adotti” un altro piccolo e sfortunato: è la case history del Prosecco Doc che da Vinitaly grazie alla Cia ha “adottato” la Doc San Ginesio nelle Marche in difficoltà dopo il terremoto

Nell’Italia enoica succede anche che un vino celebre e “forte” ne “adotti” un altro piccolo e sfortunato: è la case history del Prosecco Doc, prima denominazione in Italia per numero di bottiglie vendute in tutto il mondo, che da Vinitaly a Verona, grazie ad un’idea della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, ha “adottato” la Doc San Ginesio, piccola denominazione della regione Marche che dopo il terremoto del Centro Italia nel corso dell’estate 2016 vive momenti di estrema difficoltà nel collocare il proprio prodotto, tutelata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Viniz. Ma che ora, grazie a questo gesto di solidarietà, entra nel circuito delle celebri bollicine, per favorirne visibilità e collocazione sul mercato, cercando di far ripartire le sue attività che il sisma ha compromesso.

La piccola Doc San Ginesio (15 ettari) comprende l’intero territorio Comune di San Ginesio, a Sud di Macerata, ed è riservata a rossi e spumanti, tipologia che la avvicina ancor più al ben più noto Prosecco. Il rosso è ottenuto da un uvaggio di Sangiovese minimo 50%, in combinazione con Vernaccia Nera, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Ciliegiolo, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 35%; il restante 15% può essere affidato ad altri vitigni a bacca nera non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Marche. Con l’ottenimento della Doc in tempi recenti (2007), i suoi produttori hanno voluto affermare la vocazione naturale del terroir nel produrre vini di personalità e pronta beva.

“La Cia ha promosso questa forma di “coesione/azione” tra due denominazioni con potenzialità così diverse, perché è al tempo stesso un gesto di solidarietà e un’occasione di marketing”, ha detto il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, tenendo a battesimo questa “adozione”, alla presenza degli assessori all’Agricoltura delle Regioni Veneto e Marche, ed esprimendo riconoscenza ai vertici della Doc Prosecco per aver accolto con entusiasmo e fattività questa azione generosa e utile.

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