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I vini bio e vegani sempre più amati dagli italiani: nel 2016 i consumi sono aumentati del 26% per i bio, con 2 milioni e mezzo di litri nella grande distribuzione, e del 35% per i vegan. Questi i dati emersi da un’indagine Coldiretti per Vinitaly

L’onda salutista che ha travolto il mercato alimentare negli ultimi anni, con l’aumento delle vendite di prodotti salutari e biologici, e l’attenzione che i consumatori italiani hanno dichiarato di avere durante la spesa, come origine dei prodotti e lavorazione, ha coinvolto anche il vino. Nel 2016, infatti, secondo un’indagine di Coldiretti in occasione di Vinitaly 2017 (9-12 aprile a Verona) le vendite di vino bio sono aumentate del 26%, con 2 milioni e mezzo di litri nella grande distribuzione, e quelle dei vini vegani del 35%, con richieste di certificazione spinte da 1,8 milioni di vegani presenti in Italia.

Il biologico non può certo essere più considerato una nicchia, ma si sta affermando strutturalmente sul mercato secondo Infoscan, anche grazie allo sforzo dei viticoltori italiani con i vigneti coltivati a biologico o in conversione che hanno raggiunto 83.642 ettari al 1 gennaio 2016 con un aumento record del 16% rispetto sul 2015 dalle elaborazioni Coldiretti su dati Sinab. Un aumento vorticoso è quello fatto segnare anche dalla viticultura vegan con il numero di aziende vitivinicole che hanno sentito la necessità di avere una certificazione che è aumentato nel 2016 del 35% secondo il “Rapporto In Vino Vegan 2017”: la ricerca di naturalità è confermata dal fatto che oltre sei italiani su dieci (63%) nel 2016 hanno acquistato almeno una volta il vino direttamente dal produttore in cantina o nei mercati degli agricoltori che alimentano un fatturato complessivo dell’enoturismo sui territori stimato in 2,5 miliardi di euro”. Per la Coldiretti, questo è molto positivo sia per i buyers, che hanno così la possibilità di conoscere vigneti e cantine, alimentando anche un importante flusso turistico, sia per i produttori, che così hanno l’occasione di farsi conoscere direttamente, senza intermediari.

“L’enoturismo è un fenomeno in costante crescita in Italia che, anche sotto la spinta degli arrivi dall’estero, ha superato 14 milioni di presenze e un volume d’affari pari a oltre
3 miliardi di euro secondo Città del vino. Più di sei stranieri su dieci (62%) durante la permanenza in Italia fanno shopping di cibo che batte nettamente negli acquisti i tradizionali souvenir (50%), l’abbigliamento (48%) e l’artigianato (25%)”, ha concluso il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “la competizione si vince facendo leva sulla distintività e sui valori identitari che nascono da un territorio unico ed inimitabile”.

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