02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Well-Being, Engage, Connect ed Express: ecco le 4 macro tendenze che veicoleranno i consumi, non solo di vino, nel 2017, raccontate dal report “Global Consumer Trends” 2017 firmato dall’istituto di ricerca britannico Wine Intelligence

Quali sono le parole chiave che caratterizzeranno gli acquisti nel 2017, creando nuove tendenze tra i consumatori? Come ogni anno, ad individuarle, nella sua più nota ricerca qualitativa, è “Wine Intelligence”, che nel suo “Global Consumer Trends” 2017 ne ha individuate 12, raggruppabili però in 4 macro temi: Well-Being, Engage, Connect ed Express (www.wineintelligence.com). Il concetto di “Well-Being”, e quindi di benessere, è ben rappresentato dagli scaffali dei supermercati, sempre più ricchi di prodotti sani, o presunti tali, e leggeri, risultato che si può raggiungere in almeno due maniere: la prima è l’esclusione (“Exclude”) di elementi naturali presenti nel cibo e nelle bevande ma giudicati dannosi, come i grassi, l’alcol, o le farine, sostituite spesso con succedanei adatti ai celiaci, che ormai rappresentano l’1% dei consumatori. La seconda strada, al contrario, passa per l’aggiunta (“Enhance”) di nutrienti, proteine, vitamine, antiossidanti, che coinvolgono persino cioccolate e merendine, non i più salubri tra i prodotti (basta pensare al Mars con meno di 200 calorie). Ma il benessere passa anche per la capacità del cibo, come di un buon bicchiere di vino, di creare consapevolezza (“Mindfulness”) nel consumatore.

Un altro tema chiave è quello dell’impegno (“Engage”), ossia della ricerca del prodotto capace di soddisfare una nicchia ben precisa, creando un contatto con il consumatore anche fisico. Anche qui, le sotto tendenze sono tre: “Obsession”, e quindi la capacità di far ruotare un’intera offerta intorno ad un singolo prodotto, un esempio calzante è quello dei bar legati ad un unico brand, come i Campari’s Negroni Bar, che propone decine di cocktail, ma tutti a base Campari. Quindi c’è la “Fusion”, ossia la fusione, appunto, di due brand diversi per pescare l’una nel target dell’altro: pensiamo alla partnership tra Aston Martin e Silver Cross, che ha dato vita ad un passeggino extra lusso, in vendita da Harrod’s a 3.000 sterline. Infine, l’ultimo trend della categoria è “Activate”, rendere un brand memorabile attraverso l’interazione: il modo più semplice è proporre direttamente il prodotto in modo gratuito per farlo conoscere ai consumatori.

Un’altra tendenza rilevata da “Wine Intelligence” è il bisogno di creare connessioni (“Connect”), come racconta la nascita di organizzazioni e comunità che aiutano le persone a far fruttare le proprie capacità, condividendole, così come beni e servizi. Uno dei sintomi è la voglia di scambiare e condividere praticamente qualsiasi cosa (“Exchange”), un altro è l’attenzione per l’ambiente e per la sostenibilità in generale, perché non c’è niente che condividiamo maggiormente della terra, da preservare riducendo (“Reduce”) l’uso di energia e gli sprechi alimentari. Tutto ciò, evidentemente, crea un senso di comunità (“Community”), rafforzato dal buon utilizzo della rete, che spesso può trasformarsi in forza: in Nuova Zelanda, ad esempio, un gruppo di 40.000 persone ha raccolto 2,3 milioni di dollari neozelandesi per comprare, e mantenere pubblica, una delle più belle spiagge del Paese, che sarebbe altrimenti finita in mano ad un privato.

Infine, il macro concetto di “Express” e quindi di un prodotto che sia immediatamente fruibile. Meglio se senza sforzo (“Effortless”), come è ormai diventato fare acquisti, basti pensare ad Amazon, ma anche alle tantissime app di food delivering, a partire da Just Eat, che rendono tutto, oltre che semplice, veloce, se non addirittura istantaneo (“Instant”). Infine, e questo vale soprattutto per i Millennials, il consumatore ama l’idea di un prodotto creato esclusivamente per lui, su misura, individuale (“Individual”): un esempio le M&M’s personalizzate in vendita negli M&M’s store o online.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli