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Valore della produzione consolidato a 193,3 milioni di euro (+3,7% sul 2015, record), realizzato per l’86% all’estero, utili che passano da 641.000 euro a 5,1 milioni di euro: il bilancio 2016 di Zonin 1821. Che punta a quota 235 milioni nel 2018

Italia
Domenico Zonin, presidente Zonin1821: nel 2016 record di fatturato

Valore della produzione consolidato a 193,3 milioni di euro (+3,7% sul 2015), realizzato per l’86% all’estero, Ebitda che cresce da 11,2 a 14,3 milioni di euro nel 2016 (7,4% sul valore della produzione), utili che passano da 641.000 euro a 5,1 milioni di euro: è il bilancio da record di Zonin1821, la più grande azienda privata del vino italiano (oltre 2.000 ettari di vigneto in 9 tenute in 7 Regioni del Belpaese, dal Piemonte alla Sicilia, oltre alla americana Barboursville Vineyards in Virginia, www.zonin1821.it), presieduta oggi da Domenico Zonin. Un risultato, spiega una nota, arrivato grazie al contributo positivo di Zonin1821 Usa (64 milioni di Usd) e di Zonin1821 Uk, che, al netto dell’effetto Brexit sulla sterlina (che ha pesato negativamente per 6 milioni di euro), ha conseguito, nel 2016, 39,2 milioni di sterline di ricavi. Positivo anche il contributo di Zonin1821 China (8 milioni di Rmb) e Barboursville Vineyards (7 milioni di dollari)”. “A livello civilistico, la Casa Vinicola Zonin Spa (che comprende tutte le attività italiane di
Zonin1821) - si legge ancora - ha fatto registrare, nel 2016, un valore della produzione pari a 151,64 milioni di euro, in crescita del 3,2% sui 146,99 milioni di euro del 2015, con un utile di 3,8 milioni di euro sugli 1,7 milioni di euro del 2015”. Testimoni dello stato di salute dell’azienda anche i dati a livello patrimoniale, con il patrimonio netto che sale a 56,3 milioni di euro sui 50,6 milioni a fine 2015.

“Questi numeri sono la riprova che, quando diversi anni fa abbiamo deciso di puntare sulla diffusione della cultura del vino italiano sempre più apprezzato dai consumatori di tutto il mondo e sull’internazionalizzazione, abbiamo intrapreso la strada giusta; nelle prossime settimane lanceremo altre novità che porteranno la nostra azienda verso nuove sfide e potenziali mercati” ha dichiarato Domenico Zonin.
“Il mercato del vino - ha aggiunto - mostra nel tempo gli effetti delle scelte strategiche intraprese parecchi anni prima, quindi la nostra capacità deve essere non solo quella di esaltare i territori unici dell’Italia, ma anche leggere con largo anticipo i cambiamenti di mercato. Questo è un compito che la nostra famiglia svolge ogni giorno con passione ed entusiasmo condiviso con ognuno dei nostri 700 collaboratori in Italia e nel mondo”.
“Continua il trend di crescita positivo della nostra azienda, che ha visto raddoppiare - sottolinea l’ad Massimo Tuzzi - il fatturato negli ultimi sei anni. I dati più evidenti di quest’anno sono la crescita della marginalità e il consolidamento dei coefficienti patrimoniali, che confermano la solidità di Zonin1821. Confidiamo di raggiungere in tempi brevi tutti gli obiettivi che ci siamo posti nel piano industriale triennale, che vede come target di fatturato al 2018 un valore della produzione di 235 milioni di euro”.

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