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Le aziende del vino del Belpaese aprono le porte all’enoturismo internazionale: “The Grand Wine Tour” annuncia la partnership con “Musement”, portale di esperienze di viaggio attivo in 55 Paesi. Obiettivo la grande bellezza, tra arte e degustazioni

Italia
Le aziende del vino del Belpaese aprono le porte all’enoturismo internazionale, The Grand Wine Tour annuncia la partnership con Musement

Il mondo del vino si unisce a quello dei servizi digitali, per avvicinare un pubblico di enoturisti sempre più vasto con una nuova modalità di comunicazione: il webmagazine “The Grand Wine Tour” (www.thegrandwinetour.com), nato a luglio 2016, ha scelto la Vigna di Leonardo a Milano per annunciare la partnership con “Musement” (www.musement.com), portale che fa scoprire e prenotare esperienze di viaggio in 450 città di 55 Paesi, disponibile in inglese, italiano, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, russo e olandese.

Facile intuire che il target di riferimento saranno gli stranieri, ma le protagoniste dell’operazione sono le 18 aziende enoiche delle sette Regioni coinvolte: Piemonte (Cascina Chicco, Ceretto, Coppo, Rocche dei Manzoni, Tenuta Carretta, Travaglini, Villa Sparina), Veneto (Bortolomiol, Col Vetoraz, Zenato), Liguria (Lunae, Poggio dei Gorleri), Lombardia (Castello di Cigognola), Toscana (Altesino, Fattoria Le Pupille, Sapaio), Umbria (Falesco), Puglia (Leone De Castris). Un network che andrà progressivamente ad estendersi, su tutto il territorio nazionale, con le cantine che potranno raccontarsi e offrire esperienze di degustazione, cultura, natura e storia, interpretate dal team di Musement, con nuovi strumenti digitali in grado di veicolare a un pubblico di viaggiatori internazionali alcune tra le più rinomate eccellenze della Penisola.
Il Grand Tour era un viaggio di formazione che, nel Settecento e nell’Ottocento, i giovani delle famiglie aristocratiche europee e gli artisti intraprendevano attraverso l’Italia, visitandone in particolare le città d’arte. Oggi sempre di più il tour si declina anche attorno al vino, dando vita ad un progetto ambizioso, che arriva in un momento in cui il turismo legato al vino sta crescendo in maniera esponenziale. Gli appassionati di enogastronomia, arte, cultura e, in generale, gli estimatori dello stile che contraddistingue la Dolce Vita, potranno conoscere meglio questo mondo grazie ai contenuti pubblicati da The Grand Wine Tour, e prenotare su Musement attività uniche nelle migliori cantine d’Italia: dalle degustazioni alle visite guidate, dalla scoperta di veri e propri capolavori architettonici a tour immersi nelle più suggestive strade del vino italiane.
“Nonostante il fenomeno enoturistico sia in continua crescita, mancano ancora riferimenti attendibili in grado di orientare con certezza i visitatori - ha detto Max Coppo, portavoce del progetto The Grand Wine Tour - da ciò l’idea di creare un network di aziende, da cui i visitatori potranno aspettarsi la medesima cura nell’accoglienza. The grand wine tour è un marchio di qualità, che riunisce aziende che eccellono nella volontà di fare accoglienza: chi visita una delle aziende si può aspettare i medesimi standard di accoglienza. Per fare degli esempi - spiega Coppo - le cantine devono poter accogliere in diverse lingue straniere, offrire diversi format, non solo di degustazione, dare un servizio ed essere sempre aperti perché molti stranieri si lamentano del fatto che alcune aziende sono chiuse nel weekend. La qualità dell’accoglienza va ben oltre la qualità dei vini”.
L’enoturista, oltre al vino, cerca un’esperienza a 360 gradi: sempre più cantine ospitano ristoranti di livello e l’arte sta diventando un altro elemento molto forte. “I turisti si aspettano un’esperienza, vogliono portare a casa un ricordo - ha detto Paolo Giulini, co-fondatore di Musement - quello che facciamo noi è costruire assieme alle cantine l’esperienza che l’enoturista vuole”. “The Grand Wine Tour - riprende Max Coppo - non è un progetto commerciale e non conterrà pubblicità di alcun tipo. Non è neppure un sito aziendale, sebbene supportato da importanti aziende vinicole italiane. Il nostro intento è raggiungere quel pubblico che ancora non ci conosce: lo faremo parlando di tematiche differenti e “trasversali” senza incentrarci unicamente sul tema vino. Racconteremo le aree vinicole più importanti d’Italia ma con gli occhi di chi è alla ricerca del bello, in tutte le sue forme”. Su Musement ci sarà un’area dedicata che sarà presentata a tutti i partner di Musement, italiani ed esteri e tradizionali come la rete di agenzie di viaggio affiliate, oltre 200 in Italia. A breve, sul webmanagine The Grand Wine Tour ci sarà un link a Musement. Oltre a entrare nel business dell’enoturismo, l’altro valore aggiunto per le aziende vinicole è il rafforzamento del posizionamento brand: “Questo - ha concluso Coppo - è il vero potenziale”.
Fausta Chiesa

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