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Assovini: Sicilia quarta Regione enoica del Belpaese con 5,6 milioni di ettolitri di vino prodotto e 110.000 ettari vitati (25.000 ettari a biologico). Cresce sui mercati esteri, trainata dalla crescita della Doc Sicilia, che chiude il 2016 al +11%

Italia
Il vigneto di Regaleali in Sicilia

La Sicilia occupa il quarto posto nella produzione regionale di vino, con 5,6 milioni di ettolitri, il 12% del totale (dati 2015 di Wine Monitor Nomisma), dietro a Veneto, Puglia ed Emilia Romagna, ed ha anche la maggiore superficie vitata nazionale, 110.000 ettari, di cui 25.000 condotti in biologico, pari al 37% dell’intera superficie vitata bio del Belpaese (68.000 ettari). Inoltre, il 70% delle produzioni rivendicate è Dop o Igp, e la propensione all’export è sempre più marcata, tanto che le 78 aziende riunite in Assovini Sicilia, che insieme fatturano 300 milioni di euro, prevedono una crescita delle spedizioni del 6% anche nel 2017. Ecco la Sicilia enoica che emerge dall’analisi di UniCredit e Wine Monitor Nomisma, per “Sicilia en Primeur”, che, dal 25 al 29 aprile, a Catania, nel Parco di Radicepura, svelerà l’annata 2016.
“L’imbottigliato di vini Igt e Doc, in Sicilia, è in aumento - sintetizza Antonio Rallo, presidente di Unione Italiana Vini e della Doc Sicilia - ma c’è un altro dato che è importante sottolineare: la Doc Sicilia registra un +11,05% nell’anno 2016 senza che ciò abbia avuto riflessi negativi sui vini Igt Terre Siciliane e Doc territoriali che, al contrario, vedono aumentato il volume della loro produzione. La Doc Sicilia, nel 2016, ha raggiunto il numero di 26,8 milioni di bottiglie”.
Salvatore Malandrino, dg Sicilia UniCredit, ha invece sottolineato come “nel 2016 la Sicilia è stata una delle 10 regioni top per valore di export di vino. La Sicilia, insieme alla Puglia, è la regione che è cresciuta di più. In ordine di peso percentuale, i mercati dove il vino siciliano viene esportato sono: Usa (18,6%), Germania (16,7%), UK (9,4%), Svizzera, Svezia, Canada, Francia, Giappone, Cina, Russia. Usa e Cina sono i paesi dove l’esportazione è in crescita. Le imprese attive nel settore del vino nostre clienti in Sicilia sono circa 1.100 - ha proseguito Malandrino - e la nostra quota di mercato sui finanziamenti al settore è assai elevata, pari al 27%. Nel 2016 abbiamo realizzato in Sicilia diverse iniziative formative per le imprese del settore per potenziare le competenze specialistiche sull’export management e approfondire le tematiche relative all’internazionalizzazione. Inoltre abbiamo organizzato incontri di orientamento dedicati a singoli Paesi, gli International Forum, ed incontri Business to Business fisici e digitali tra imprese italiane e controparti estere”.
Francesco Ferreri, presidente di Assovini, l’associazione che oggi riunisce 78 tra le principali aziende vitivinicole siciliane, da cui si genera l’80% del valore del vino siciliano imbottigliato, conferma dal suo osservatorio le cifre positive dell’export dei vini siciliani. “Nel 2017 prevediamo un aumento del trend di vendite del 5-6%. Assovini raggruppa 78 aziende - ricorda Ferreri - e i dati in nostro possesso ci dicono che del vino prodotto nelle nostre cantine, per un valore di quasi 300 milioni di euro, il 60% è destinato ai mercati esteri. Possiamo contare su una qualità dei vini che migliora ogni anno, grazie anche alla sempre maggiore attenzione che le aziende hanno nella fase di produzione e nel rispetto del territorio. Registriamo una presenza ancora più capillare nei mercati internazionali di vini siciliani e siamo testimoni di un interesse in crescita verso la nostra isola da parte di esperti di vino, consumatori e turisti attratti dalle aziende vinicole”.
Info: www.assovinisicilia.it

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