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“Decisione non facile lasciare il Chianti Classico dopo 25 anni. In Valoritalia nuove sfide, da sburocratizzazione a messa a sistema dei tanti dati che abbiamo”. A WineNews, Giuseppe Liberatore, ex dg del Consorzio del Gallo Nero e neo ad Valoritalia

Italia
Giuseppe Liberatore, da dg del Consorzio del Vino Chianti Classico, a neo ad Valoritalia

“Non è stato facile prendere questa decisione, 25 anni al Consorzio del Chianti Classico sono tanti, è stata una scelta molto sofferta. Anche perchè non si dimenticano anni così, anni pieni, in cui ho dato tanto al Consorzio e ricevuto tanto. Ho diretto il Consorzio vitivinicolo più antico e strutturato italiano, quando sono arrivato eravamo 3-4 e si facevano piccole cose rispetto ad oggi. Oggi è un Consorzio in piena salute, con il massimo storico delle vendite di Chianti Classico, un brand che è fortissimo nel mondo. C’è uno staff ed una struttura di grandissimo livello, per un Consorzio che ha festeggiato il 300esimo anniversario del territorio, con tanti progetti avviati che vanno avanti, dalla candidatura Unesco al distretto Rurale. Del resto Valoritalia è una delle società di certificazioni più importanti d’Italia, che certifica oltre il 70% del vino a denominazione di origine ed indicazione geografica, ha 30 sedi periferiche di tutta Italia, 180 persone che ci lavorano, 30 milioni di fatturato. Quindi, una realtà di grande importanza, ed una grande sfida anche per me, che affronto con la voglia di mettermi in gioco alla mia età, ma anche con la consapevolezza di avere tanta esperienza e tanti anni passati in questo mondo, da mettere al servizio del settore. Così, a WineNews ,Giuseppe Liberatore, ex direttore del Consorzio del Vino Chianti Classico, nominato consigliere con delega per il Dipartimento del Regolamentato e del Gestionale di Valoritalia, che ha rinnovato le proprie cariche, confermato alla presidenza Francesco Liantonio, e, tra le novità, spiega un comunicato, ha nominato anche Luigino Disegna consigliere delegato con delega all’Area dell’Amministrazione.
“In realtà - spiega Liberatore - da giugno-luglio, dopo un periodo di sovrapposizione in Valoritalia con Ezio Pellissetti, che si avvia alla pensione, di fatto il mio sarà un ruolo di vero e proprio amministratore delegato per tutto quello che riguarda il tema delle certificazioni e dei controlli, mentre Disegna si occuperà di tutta la gestione finanziaria e fiscale”.
Un Liberatore che arriva in un momento di passaggio che potrebbe essere epocale per il sistema dei controlli del vino italiano:
“lo è davvero - spiega il manager - la materia dei controlli è molto legata all'entrata in vigore dei registri telematici, ed a tutti decreti di attuazione sui controlli che ci saranno, legati al Testo Unico del Vino. Quella dei controlli in Italia è una storia che va riscritta, è una questione sempre più cruciale, noi come Paese diamo molte garanzie e certezze nei confronti dei consumatori, e la sfida del futuro è sempre più in questa direzione. E, inoltre, in Valoritalia, voglio da subito valorizzare questa grandissima massa di dati che abbiamo sulle denominazioni, per fornire sia un servizio a soci e consorzi, sia all’esterno, a partire dalle istituzioni. Avere dati aggiornati in tempo reale è utilissimo, abbiamo gestionali e software avanzati che ci permetto di fare tante cose che oggi sono solo potenzialità. E poi dobbiamo lavorare per abbattere nel mondo più assoluto la burocrazia tra azienda ed ente di controllo, serve una interattività molto più semplice e snella, e che sia vista dalle aziende non come ulteriore orpello e costo, ma come valorizzazione del loro lavoro”.
Un nuovo capitolo che si apre, dunque, per Giuseppe Liberatore e per il vino italiano nel suo complesso, ma anche per il Consorzio del Chianti Classico, che, per voce del presidente Sergio Zingarelli, esprime “il riconoscimento per l’importante lavoro svolto in questi anni da Giuseppe Liberatore, che, con la sua professionalità, ha accompagnato la nostra Denominazione nel percorso di qualificazione fino ai nostri giorni. Liberatore lascia un gruppo coeso, forte, determinato e consapevole che la strada del successo passa anche attraverso l’impegno e il coinvolgimento di un corpo sociale con la capacità di immaginare traguardi sempre più ambiziosi. Lo salutiamo con la garanzia che la sua opera sarà valorizzata al meglio e con i nostri migliori auguri per la sua nuova sfida professionale”.
Intanto, come detto, Valoritalia, ha confermato alla presidenza Francesco Liantonio, e, tra le novità, spiega un comunicato, ha nominato anche Luigino Disegna consigliere delegato con delega all’Area dell’Amministrazione.
“Sono particolarmente onorato - dichiara Luigino Disegna, attualmente Presidente Csqa - di rivestire questo nuovo e importante ruolo in un organismo che, negli anni, ha conquistato una rilevanza assoluta nel comparto dell’agroalimentare. Un impegno, quello che mi attende, certo non indifferente ma che sono certo comporterà per Valoritalia in primis e per me poi il raggiungimento di ampie soddisfazioni e di ulteriore crescita”. “Nell’augurare buon lavoro a Liberatore ed a Disegna - ha sottolineato Francesco Liantonio - dei quali conosco le grandi capacità professionali e personali, voglio, però, salutare, con particolare calore l’uscente Ezio Pelissetti. Valoritalia è nata con lui, lui ne ha seguito il percorso di crescita, lavorando costantemente per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, fornendo sempre un supporto di grande competenza e professionalità”. I vice presidenti di Valoritalia sono Pietro Bonato e Stefano Zanette; confermati nella veste di consiglieri: Riccardo Ricci Curbastro, Luigino Disegna, Rolando Manfredini, Pierluigi Sciolette, Innocente Nardi e Giuseppe Liberatore. Tra i neo eletti del nuovo cda di Valoritalia, figurano, oltre al già citato Stefano Zanette, Giordano Zinzani, Giorgio Bosticco, Alberto Mazzoni e Bruno Bernardi.

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