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Il talento dell’enologo umanista Tachis torna a far parlare di sé: nel prestigioso Sakura Wine Awards a Tokyo la giuria di sole donne ha premiato con la medaglia d’oro il Merlot 2014 “Giacomo”, prodotto dal vigneto di famiglia nel Chianti Classico

È immortale il talento dell’enologo umanista Giacomo Tachis, uno dei “padri fondatori” dell’enologia italiana moderna, artefice del cosiddetto “Rinascimento” enologico italiano, grazie anche alle sue metodologie ormai “codificate” (come la selezione clonale, gli impianti ad alta densità, l’abbassamento delle rese o la fermentazione malolattica), e creatore di vini allora innovativi ed impensabili, come Sassicaia e Tignanello, scomparso silenziosamente nel 2016 dopo una lunga malattia: il mese scorso in Giappone, infatti, il vino “Giacomo” che porta il suo nome e che proviene da un vigneto di famiglia a San Casciano Val di Pesa (Firenze), ha ottenuto la medaglia d’oro (Gold) ai Sakura Wine Awards di Tokyo, il massimo riconoscimento di settore nel Paese orientale. Il premio peraltro porta con sé anche un’altra caratteristica particolare: la giuria è formata unicamente da donne.
Del successo di questo vino, un Merlot 2014 che traccia idealmente fra le mura domestiche il proseguimento di un cammino di eccellenza, si apprende oggi dalla figlia Ilaria Tachis, che l’ha prodotto. “Questo vino proviene dall’unico lotto di uva del 2014 che non abbiamo venduto -
racconta Ilaria Tachis - perché un’intuizione del tutto improvvisa, proprio mentre stavo vendemmiando, mi ha lasciato presagire un’evoluzione particolare e un destino diverso per
questa varietà di Merlot”. E ricorda ancora: “L’uva era eccellente, una rarità per l’annata 2014, quindi l’abbiamo raccolta meticolosamente in un piccolo appezzamento di circa 2.000 piante delle vigne del nostro Podere La Villa. Ecco, in questo caso, l’arte della natura si è sviluppata in un vino a mio parere eccellente la cui qualità non lasciava dubbi: sarebbe stato apprezzatissimo dal babbo, quello era il suo vino”.
“Giacomo” è disponibile in poche bottiglie, ottenute “con un’attenta vinificazione e maturazione di circa due anni scrupolosamente seguite dall’enologo Alessandro Cellai”, spiega ancora Ilaria Tachis che aggiunge: “Lo considero un modesto ma significativo tributo all’arte enologica e allo spessore umano del babbo, che in tanti dei suoi frutti enologici ha lasciato un segno e un’eredità indelebile”.
Anche la Fondazione Italiana Sommelier (Fis) ha onorato il “Giacomo 2014”, con cinque grappoli. Questo Merlot nasce in un territorio prevalentemente vocato alle produzioni di Chianti Classico Gallo Nero e, nello specifico, su terreni di crinale beneficiati da un favorevole microclima e storicamente dotati di qualità agronomiche adatte alla viticoltura. Dopo il Giappone, “Giacomo 2014” verrà presentato alla London Wine Fair, nella sezione “Wines Unearthed”, insieme ad un altro vino del Podere La Villa di Ilaria Tachis, il Pargolo 2012, Chianti Classico di ultima generazione con 80% Sangiovese, 20% Merlot.

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