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La griffe Bisol si racconta ai non udenti, con il progetto “Il Prosecco Superiore Bisol ascoltato con gli occhi”, che, grazie alla Lingua Italiana dei Segni, renderà visite alla cantina storica e degustazioni di bollicine davvero accessibili a tutti

Italia
La lingua dei segni arriva in cantina con la griffe del Prosecco Bisol

L’accoglienza di Bisol diventa sempre più accessibile: col progetto “Il Prosecco Superiore Bisol ascoltato con gli occhi”, la storica cantina di Valdobbiadene diventa la prima della Denominazione ad aprire le porte ai non udenti amanti del vino. Un progetto importante, non solo perché dimostra la sensibilità che Bisol dimostra per il sociale, ma anche perché è il primo attivato a livello nazionale.
Le visite e le degustazioni saranno condotte interamente nella Lingua dei Segni Italiana (Lis) con il supporto dell’Ente Nazionale Sordi di Treviso e renderanno finalmente fruibile a tutti la scoperta della cantina storica e delle bollicine.
“Crediamo che l’accoglienza e l’accessibilità - ha dichiarato Gianluca Bisol, presidente della storica cantina di Valdobbiadene - siano un valore aggiunto imprescindibile per la valorizzazione del nostro territorio”.

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