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Hanno incarnato il messaggio di Don Diana di denuncia e resistenza per costruire comunità libere alternative alle mafie: all’attore Toni Servillo, all’imprenditore Gaetano Saffioti e al fondatore di Slow Food Carlo Petrini il Premio “Don Diana 2017”

L’attore casertano Premio Oscar Toni Servillo, l’imprenditore calabrese Gaetano Saffioti, e Carlo Petrini, fondatore di Slow Food: tre personalità diverse, ma che, ognuna nel suo mondo, hanno saputo meglio incarnare il messaggio di Don Diana contribuendo alla denuncia, alla resistenza e alla costruzione di comunità libere alternative alle mafie. Per questo, il 4 luglio, giorno in cui Don Diana avrebbe festeggiato il suo compleanno, saranno premiate con il riconoscimento nazionale “Don Diana 2017 - Per amore del mio popolo”, assegnato dal Comitato Don Diana insieme a Libera Caserta e alla famiglia del sacerdote che fu ucciso dal killer dei Casalesi Giuseppe Quadrano a Casal di Principe il 19 marzo del 1994, nella cerimonia nel bene confiscato Casa Don Diana a Casal di Principe.

Il Premio, annunciato ieri nella Giornata della Memoria e dell’Impegno promossa da Libera e Avviso Pubblico, il 21 marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, per ricordare tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata e rinnovare l’impegno per il contrasto alle mafie - ed opera dell’artista Giusto Baldascino, raffigurante una vela in miniatura con il monumento del Parco cittadino di Casal di Principe dedicato al sacerdote - è stato assegnato a Toni Servillo “perché attraverso l’arte riesce a restituire cultura e dignità. Ha interpretato temi di fondamentale importanza tracciando uno spaccato di verità pubblica e privata per chi è vittima di soprusi ed interessi criminali. Non ha abbandonato la sua terra che continua ad alimentare con la bellezza della conoscenza”. Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi nel settore movimento terra, riceverà il Premio “per aver deciso di restare in Calabria e continuare l’attività aperta nel 1981. La sua battaglia di resistenza ha radici profonde, ispirato dal desiderio di libertà e di non abbandonare la sua gente così come non si abbandona un amico in difficoltà. Crede nel valore della parola e dell’’esempio che vive con esemplare testimonianza. Con le sue dichiarazioni ha contribuito in modo determinante e significativo ad importanti operazioni di polizia”. Per Carlo Petrini, la motivazione sta nella “sua lungimirante intuizione e testarda convinzione che la terra va rispettata e che l’agricoltura è produzione, alimentazione ma prima di tutto salute, lavoro, economia sostenibile e filiera etica”.

Menzioni speciali sono andate a quattro associazioni, ovvero Rete di Cittadinanza e Comunità, Addiopizzo, Goel Gruppo cooperativo e Comitato Io Lotto- stop Biocidio.

Info: www.dongiuseppediana.com

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