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Tenore, vigneron e ... ristoratore: Andrea Bocelli apre nella sua Lajatico in Toscana “Officine Bocelli”, spazio multifunzionale che lega l’arte alla gastronomia dove mangiare cibo locale, assaggiare i vini di famiglia e dedicarsi alla musica lirica

Tenore, vigneron e ora anche ristoratore. Il legame tra il maestro Andrea Bocelli e la sua terra è al centro di un nuovo progetto: nasce a Lajatico, in Toscana, “Officine Bocelli”, uno spazio multifunzionale che lega la ristorazione all’arte. Dopo aver creato il “Teatro dei Silenzio” (un anfiteatro che sfrutta la naturale conformazione di una collina e nato per ospitare un solo spettacolo l’anno, da qui il nome), il tenore-vignaiolo torna dov’è nato e dove la sua famiglia produce vino da tre generazioni, e oggi con il fratello Alberto, ad inaugurare un’area che comprende un caffè, un ristorante braceria, un’enoteca con casual & local gourmet food, ed un museo, il “Casa Bocelli museum” con fotografie, riconoscimenti e rarità capaci di raccontare l’uomo e l’artista Andrea Bocelli.

Il nome dello progetto “Officine Bocelli” vuole essere un omaggio a quegli stessi spazi che nel secolo scorso avevano ospitato l’azienda mercantile di macchine agricole del nonno di Andrea e di suo fratello Alberto, Alcide Bocelli. Un ritorno alle radici a tutti gli effetti: “ho viaggiato in tutto il mondo, ho conosciuto gente, ho fatto esperienze d’ogni genere, eppure più vado lontano, più sento il bisogno di ritornare, là dove la vita mi sembra più semplice e più bella, sotto il cielo della Toscana: qui, dove sono nato e cresciuto in mezzo alla natura, tra i suoni e i profumi dell’aperta campagna - racconta Bocelli a “Il Tirreno” - questo è il luogo del cuore, dove i miei genitori hanno lavorato fianco a fianco una vita. Era giusto farlo rinascere, rendendolo ancora una volta interprete del territorio”.

Il taglio del nastro dello spazio documentativo sulla famiglia Bocelli e la carriera di Andrea e dello spazio enogastronomico (dove si potranno assaggiare i migliori prodotti della gastrononia del territorio, oltre al vino prodotto nell’azienda agricola di famiglia, sempre sulle stesse colline), è soltanto l’inizio di un progetto molto più ampio: in futuro sono previsti anche l’aggiunta di un auditorium da 500 posti circa, una galleria d’arte e una scuola di formazione (per canto lirico e arti sceniche). Un altro tassello del progetto che fa di Lajatico e dell’Alta Valdera una terra sempre più legata alla grande musica e al tenore che su queste colline è nato.

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