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Tutti a ProWein a Düsseldorf, e per chi resta in Italia in agenda c’è il Roadshow di Fieragricola, a Pollenzo si parla di Millennials & vino, un’Osteria sottratta alla mafia dona un muro ai giovani per un murales, la griffe Santa Sofia compie 50 anni

L’Italia del vino è in partenza per “ProWein”, la fiera di settore tra le più importanti al mondo e in ascesa grazie proprio anche alla presenza tricolore, la “comunità più numerosa, a Düsseldorf, dal 19 al 21 marzo (www.prowein.it), ma per chi resta nel Belpaese, l’agenda degli eventi segnalati da WineNews è ricca di appuntamenti. Il benessere animale, la semplificazione burocratica, la dotazione finanziaria della prossima Pac post 2020, il modello vegano, l’internazionalizzazione e il ruolo delle fiere, saranno al centro della prima tappa del “Roadshow di Fieragricola”, la rassegna internazionale dedicata al settore primario, all’edizione n. 113 a Verona (Veronafiere, 31 gennaio-3 febbraio 2018; www.fieragricola.it), il 18 marzo alla Fiera di Savigliano (Cuneo), nell’incontro su “L’agricoltura moderna tra innovazione e sostenibilità” con l’onorevole Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati. Ma attorno alle tematiche di dibattito del mondo del wine & food, c’è anche “Il vino secondo i Millennials: una nuova generazione di consumatori”, il convegno promosso da Verallia e Slow Food Italia, il 23 marzo all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, per presentare la ricerca “Il ruolo del packaging nelle scelte di consumo di vino: un confronto tra i Millennials statunitensi e italiani - Nomisma Wine Monitor”, cui seguirà una tavola rotonda sul rapporto tra il nostro agroalimentare e l’export verso gli Usa. Ad intervenire, Michele Fino, vice rettore e responsabile corso Master Italian Wine Culture, Marco Ravasi, ad Verallia Italia, Denis Pantini ed Evita Gandini di Nomisma, Giancarlo Gariglio, curatore nazionale Guida Slowine, Fabio Leonardi, ceo Igor Gorgonzola, Michele Cannone, head of Global Marketing Food Service Lavazza, e Roberto Pedrazzi, direttore Commerciale e Marketing Verallia Italia, moderati da Luigi Rubinelli, fondatore e direttore di The Retail Watch (www.unisg.it). A proposito di giovani, l’Osteria sociale del buon essere “La Tela” a Rescaldina (Milano), bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune e gestito dalla Cooperativa Arcadia, il 21 marzo “regala” un muro a 150 studenti delle Scuole Secondarie per realizzare un murales contro la mafia, nella “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” (www.osterialatela.it). Ha mezzo secolo, ma non lo dimostra, invece, la cantina veneta Santa Sofia, che il 23 marzo, con una Cena Placée veronese fatta di tradizione, territorialità e autenticità accompagnata dai vini più importanti dell’azienda, alla Fonderia Napoleonica a Milano, ripercorre la sua storia nell’incontro “Trascorsi in un sorso i nostri primi 50 anni in Santa Sofia”, con Luciano e Giancarlo Begnoni (www.santasofia.com).
Roma si prepara a tre giorni ad alto tasso afrodisiaco dedicati all’immortale connubio tra vino ed eros, grazie a “Enotica”, edizione n. 7 del Festival del Vino e della Sensualità con la regia dell’Enoteca Forte Prenestino, dal 17 al 19 marzo: protagonisti vini e cibi critici, biologici e biodinamici, provenienti da tutta Europa, ma anche cinema, cabaret, spettacoli dal vivo, arte, poesia, concerti, mostre e dj set, per un incontro di piacere in una location d’eccezione, il Forte Prenestino, storico spazio romano occupato ed autogestito, che diventa teatro di un novello “baccanale” e punto di snodo della cultura critica ed indipendente, avanguardia di uno stile di vita alternativo ai ritmi frenetici del vivere quotidiano (www.enotica.net). Il 21 marzo al Ministero della Politiche Agricole, è di scena “Il vino italiano tra aspettative e cambiamento. Un’analisi approfondita alla luce del Nuovo Testo Unico sul Vino”, il convegno promosso dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier, con il patrocinio del Ministero, e gli interventi, tra gli altri, del vice Ministro Andrea Olivero, del dg dell’Icqrf Oreste Gerini, il presidente Assoenologi Riccardo Cotarella, Piero Mastroberardino, presidente del Gruppo Vino di Federvini e dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità-Grandi Marchi, Vito Intini, presidente dell’Onav e coordinatore della Consulta del Vino, e Antonio Rossi del servizio giuridico e normativo dell’Unione Italiana Vini, moderati dal presidente Ais Antonello Maietta (www.aisitalia.it). A Firenze, il 23 e 24 marzo, ci sono due giornate di studio internazionali, organizzate dall’Accademia dei Georgofili con Agrinsieme e Crea (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) dal tema “Cresce la cooperazione internazionale, cresce l’agricoltura. L’innovazione del modello cooperativo per l’agricoltore 4.0 nel confronto tra Italia e Francia”, per approfondire i nuovi modelli organizzativi della cooperazione agroalimentare italiana e francese nei loro processi di adattamento alle continue evoluzione dei mercati, delle politiche e dei contesti produttivi, e con la tavola rotonda “Dalla politica della cooperazione alla politica per la cooperazione”, alla quale parteciperanno Giovanni Luppi (Alleanza delle Cooperative Agroalimentari), Dino Scanavino, presidente Cia, Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, e Franco Verrascina, presidente Copagri, e con gli interventi previsti del parlamentare europeo Paolo De Castro, del presidente della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati Luca Sani, del coordinatore Commissione agricoltura della Conferenza delle regioni Leonardo di Gioia, e del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, con le conclusioni del coordinatore di Agrinsieme Giorgio Mercuri (www.georgofili.it - www.confagricoltura.it).
In Piemonte ritorna “Cantine a Nord Ovest”, evento itinerante di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta per promuovere e far conoscere i vini del Piemonte, in 7 tappe, con 7 vitigni da scoprire, oltre 150 cantine da visitare: il 19 marzo I rossi del rosa (Nebbioli del Nord Piemonte), a Gattinara e Ghemme, il 23 aprile Giro del Nizza (Nizza) a Nizza Monferrato; il 7 maggio Erbaluce: l’oro del canavese (Erbaluce) a Caluso; il 28 maggio Di Grignolino in Grignolino (Grignolino) a Casale Monferrato; il 18 giugno Quatar pass per Timurass (Timorasso) a Tortona; il 10 settembre Andar per Gavi (Gavi) a Novi Ligure; l’8 ottobre Sulle strade del Dogliani (Dogliani) a Dogliani (www.slowfoodpiemonte.com/cantineanordovest-2017). A Milano il 23 marzo all’Hotel Park Hyatt, Luca Gardini conduce la degustazione facccia a faccia “Amarone e il resto del mondo” (5 territori a confronto: Valpolicella, Jura-Châteauneuf du Pape, Sonoma-California, Priorat, Barossa), promossa dalla cantina Salvaterra (www.tenutesalvaterra.it). Un weekend in cantina in Veneto? Si può trascorrere da Bortolomiol, con gli incontri enogastronomici con produttori e opinion leader al Parco della Filandetta, antica filanda ristrutturata nel cuore di Valdobbiadene, tra i vigneti del Prosecco, tra visite guidate e percorsi degustazione, showcooking d’autore (il 30 marzo con Massimo Carnio, pasticcere di Villa dei Cedri di Valdobbiadene e campione italiano di cioccolateria), serate emozionali e la possibilità di conoscere il progetto “Bortolomiol per le Donne” per la formazione delle donne del Benin (www.bortolomiol.com). Ancora in Veneto, fino al 31 marzo in 80 ristoranti e osterie di Verona e Provincia torna la rassegna gastronomica #100Menù di Durello e Monte Veronese, iniziativa ideata dall’Associazione Culturale Hostaria, con il Consorzio tutela Lessini Durello e il Consorzio tutela formaggio Monte Veronese, che vede proporre uno speciale menù con piatti che contengono il Monte Veronese come ingrediente abbinati ad un calice di spumante Durello (www.100menu-di.it). Sulle vette della Val di Fassa, della Val di Fiemme e a San Martino di Castrozza c’è “HappyCheese” (fino al 18 marzo; www.stradadeiformaggi.it), aperitivo trendy e gustoso sulle piste del Dolomiti Superski tra baite e rifugi: protagonisti, i rinomati formaggi delle valli affiancati dalle bollicine di montagna Trentodoc e dalle birre artigianali del territorio, mentre i più piccoli possono godere del sapore delle mele La Trentina. Fino al 18 marzo c’è anche la Mostra Vini di Bolzano, a Castel Mareccio, dedicata alle etichette del territorio - 40 le case vinicole protagoniste per oltre 200 etichette, tra Sauvignon, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay, Gewürztraminer, Müller Thurgau, Sylvaner, ma anche Lagrein e Pinot Nero - e alle migliori espressioni della sua gastronomia, che torna dopo qualche anno di assenza promossa dal Comune e dell’Azienda di soggiorno e turismo, in collaborazione con Slow Food e i migliori ristoranti locali, tra degustazioni guidate e laboratori, ma anche visite nelle cantine (www.bolzano-bozen.it). Fino ad ottobre, la cantina Corvo lancia “Provami gratis”: acquistando una bottiglia di Corvo Bianco o Corvo Rosso nei supermercati e ipermercati di tutta Italia, Corvo rimborsa la spesa sostenuta (fino ad un massimo di 5 euro; www.offrecorvo.it). Il 19 marzo il sindaco di Barolo Renata Bianco e il presidente della Barolo & Castles Foundation Tino Cornaglia inaugurano la Collezione Internazionale di etichette da vino Fondo Cesare e Maria Baroni Urbani al Castello comunale Falletti di Barolo, con Roberto Fiori, giornalista de La Stampa, Cesare Baroni Urbani, già docente all’Università di Basilea e creatore del Fondo con una ventennale ricerca che ha reso la raccolta ricca di 282.000 esemplari, Simona Stano ricercatrice e docente dell’Università degli Studi di Torino, e Massimo Martinelli, curatore della Collezione Internazionale di etichette da (www.wimubarolo.it).
Proseguono i viaggi con i vini del mondo a Casa Vissani, “seduti” nel celebre ristorante di Gianfranco Vissani a Baschi (Terni), con i piatti dello chef, dal Liquido di lenticchie, morbido di trota fario e tartufo nero alla Scottona, riso pilaf alla curcuma, uva passa e mandorle con cipolle e albicocche secche, Alessio Piccioni e le etichette del Sud Africa delle cantine Capelands Estate, Pulpit Rock e Aaldering (il 24 marzo, poi sarà la volta dell’Austria e di Israele, fino al 28 aprile; www.casavissani.it). La Scuola di Cucina Lorenzo de’ Medici apre gratuitamente al pubblico le porte dei suoi eleganti ed attrezzati spazi al Mercato Centrale di Firenze, il 19 marzo, per la Festa di San Giuseppe, con il pastry chef Gabriele Vannucci, di Castel Monastero Resort & Spa dove lavora sotto la guida dello chef stellato Gordon Ramsey, che preparerà alcune prelibatezze tipiche, come frittelle, zeppole e castagnole, con degustazione finale (www.cucinaldm.com). Fino al 31 marzo a Eataly Lingotto Torino fa tappa “Le mie Marche”, il progetto di Andrea Giuseppucci, chef del ristorante La Gattabuia di Tolentino (Macerata), per portare la cucina marchigiana oltre i confini territoriali, per raccontare le tradizioni, gli ingredienti e le storie di una Regione che, nonostante la catastrofe del terremoto, non si arrende (dall’1 al 30 aprile sarà a Eataly Smeraldo a Milano; www.eataly.net). Eataly che, il 22 marzo allo Smeraldo a Milano, promuove la conferenza stampa “Seminiamo la biodiversità”, occasione per parlare del nuovo progetto di Eataly, Slow Food e Arcoiris, con Carlo Petrini, presidente Slow Food, Andrea Guerra, presidente esecutivo di Eataly, Francesco Sottile, professore del Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, e Antonio Lo Fiego, fondatore Arcoiris-sementi biologiche e biodinamiche (www.eataly.net). Nell’attesa, il 21 marzo è il #tiramisuday, la giornata in cui si celebra il famoso dessert italiano nato in Friuli, lanciata ogni anno da quest’anno dai critici gastronomici Clara e Gigi Padovani - autori del volume “Tiramisù. Storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato” sulle sue origini, risolvendo l’antica diatriba tra Friuli Venezia Giulia e Veneto - tra scatti e cinguettii social e Eataly Trieste che celebrerà il dolce con la “coppa Trieste” (www.claragigipadovani.com). Amanti della birra? L’“Italia Beer Festival” torna dal 24 al 26 marzo agli East Stand Studios a Milano con i migliori birrifici artigianali italiani e oltre 300 birre in degustazione, ma anche laboratori didattici, concerti, abbinamenti gastronomici (www.italiabeerfestival.it). Di tartufo? L’appuntamento è il 19 e il 26 marzo, a San Giovanni d’Asso-Montalcino, nelle Crete Senesi in Toscana, dove si apre la stagione dedicata al prezioso fungo ipogeo con la “Festa del Tartufo Marzuolo” (www.mostradeltartufobianco.it). Restando in Toscana, a Cortona, dal 23 al 25 marzo, un grande evento “sposa” due eccellenze del territorio, i vini Cortona Doc con il Consorzio e la Chianina Igp dalle stalle alle stelle, interpretata dagli chef stellati Gaetano Trovato (due stelle Michelin del Ristorante Arnolfo di Colle Valdelsa), Francesco Bracali (chef del Ristorante Bracali di Massa Marittima, due stelle Michelin), Paolo Gramaglia (chef del President di Pompei, una stella Michelin), Silvia Baracchi (chef cortonese, una stella Michelin del Relais Chateux Il Falconiere), Loretta Fanella, pasticcera gourmet internazionale, Andrea Giuseppucci (chef del Ristorante Gourmet Gattabuia di Tolentino), Matteo Donati (alla corte di Alain Ducasse), ed Emilio Signori (chef del Ristorante La Locanda Luna di Castiglion della Pescaia), guidati dal ex direttore Guida Michelin Italia Fausto Arrighi: è “Chianina e Syrah”, vero e proprio Festival di incontri enogastronomici e appuntamenti culturali, organizzato da Terretrusche (http://stallestelle.com).
Quanto e come si scrive di cibo oggi? È una delle domande alla base di “Scrivere di cibo. Prima rassegna librario con Mercato e Cucina annessa”, dal 23 al 26 marzo nella rinata Città della Scienza di Napoli (distrutta da un terribile incendio, ndr), promossa da Gnam Village e dedicata alla scrittura sulla Dieta Mediterranea Patrimonio Unesco, sulle culture del cibo e sulla giusta relazione tra alimentazione e salute, nelle opere di prosa e poesia. Ma è anche un grande laboratorio di scrittura nel quale, con uno specifico percorso didattico, gli studenti di scuole e università saranno coinvolti in un’esperienza culturale e creativa assieme a personaggi come gli chef Alfonso e Livia Iaccarino, il pizzaiolo Giuseppe Vesi, lo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni, e lo storico Franco Cardini con la Lectio “L’appetito dell’Imperatore… e altre tavole medievali”. E per conoscere da vicino il cibo, protagonista della narrazione, prendendo spunto dalle opere presentate nella rassegna, c’è un Mercato dei produttori, con Slow Food Campania, street food e laboratori di cucina. Ai più piccoli è dedicata la sezione Kid Food con tante librerie per ragazzi. Gli istituti alberghieri del territorio, con “Cosa bolle in pentola”, delizieranno i palati dei presenti e ci saranno anche Tavole rotonde dedicate al “Giallo nel Piatto”, dalla passione del Commissario Montalbano per la buona cucina passando per letture sul senso dell’ebrezza in Edgar Allan Poe (una anche sul tema “Cibo e Vino nella fiction gialla televisiva e cinematografica”); la cena-spettacolo “L’ottocento in cinque portate. A tavola con Camillo Benso di Cavour, Giuseppe Garibaldi, Francesco De Sanctis, Francesco Mastriani e Alexandre Dumas, intervistati da Matilde Serao con le musiche di Gioacchino Rossini”; laboratori come “Che vino abbiniamo alla storia?”, “Leopardi a tavola”, “La tavola di Federico Fellini e della Dolce Vita” (ovvero: Le frittelle di Sophia Loren, L’uovo alla bavosa di Federico Fellini, Pasta e Fagioli di Sergio Leone, Gli involtini di Marcello Mastroianni, La sbriciolata di Giulietta Masina); e il momento di chiusura in memoria di Edoardo De Filippo con i racconti di Giulio Baffi e Luigi Necco e un omaggio alle ricette di Eduardo dei ragazzi dell’Istituto alberghiero “G. Rossini” di Napoli con un dolce di Antonio Cafiero (www.cittadellascienza.it).
Dalla Sicilia, segnaliamo anche un concorso originale: “Vivere il vino in armonia”, primo concorso di composizione musicale del genere, organizzato dall’ Associazione Amici della Musica “R. Lucchesi” in collaborazione con l’azienda Feudo di Santa Tresa, a Vittoria, aperto a tutti i compositori e compositrici residenti in Sicilia per opere originali di qualsiasi genere musicale ispirate al tema del concorso (fino al 31 maggio; www.santatresa.com).

Focus - Ristoranti stellati e giovani foodies: come poter unire i due mondi? Lo stellato Il Desco a Verona propone il suo menu al 50% per gli under 30. E l’alta cucina diventa un’esperienza (finalmente) per tutti (fino al 18 marzo)
Ristoranti stellati e giovani foodies: come poter unire questi due mondi, apparentemente così lontani? Gli chef del Desco di Verona, Elia e Matteo Rizzo, prima stella Michelin nel 1987, ripropongono l’iniziativa che, nata anni fa, permetteva agli under 30 di mangiare in un ristorante stellato scontando i propri menù. Quattro settimane durante tutto l’anno per permettere ai giovani appassionati di ristorazione di approcciare l’lta cucina, a cui rinunciano spesso e volentieri per timore del conto troppo salato, o semplicemente perché non pensano sia un luogo per ragazzi. La prima delle 4 settimane è fino al 18 marzo.
L’iniziativa era partita già anni fa, quando i ristoratori stellati si resero conto che la loro cucina non raggiungeva la clientela di fascia inferiore ai 30 anni. E questo non perché ai giovani non interessasse l’alta cucina, ma perché era ed è considerato un ambiente a cui i giovani non appartengono. Nei precedenti anni hanno aderito alla settimana under 30 diversi ristoranti prestigiosi, tra cui l’Osteria Francescana di Massimo Bottura a Modena, lo storico Ristorante Guido a Serralunga d’Alba e l’Antica Corte Pallavicina in provincia di Parma, stellato dal 2011. I riscontri di questi anni sono stati molto incoraggianti e in continua crescita, a testimonianza soprattutto del desiderio dei giovani di avvicinarsi a una cucina e a una proposta che ha pochi eguali: per questo i due chef del Desco, padre e figlio, hanno deciso di dedicare a questo progetto non una, ma ben 4 settimane all’anno.
“È soprattutto un progetto culturale - spiega Elia Rizzo, che ha raggiunto la prima stella Michelin già nel 1987 - Cerchiamo di far sì che i giovani sperimentino un’accoglienza e una cucina diversa, basata su materie prime straordinarie, in modo da poter poi valutare con maggiore libertà. Per noi questo è fare cultura del prodotto, della cucina italiana, dell’accoglienza italiana. Ben diversa da quella che trasmettiamo al turista, ad esempio”.
Da 30 anni ai vertici della ristorazione italiana, Il Desco vanta una stella Michelin, conquistata per la prima volta negli anni ’80 e portata avanti negli anni grazie a una profonda passione per la ristorazione e per l’accoglienza del cliente. La terza decade di storia del Ristorante vede l’ingresso di Matteo Rizzo, figlio di Elia, e quindi la compresenza in cucina di due generazioni e di due visioni complementari, dai quali è ripartita una nuova evoluzione nella proposta gastronomica del Desco.
Info: www.ristoranteildesco.it

Focus - Da Lele Luzzati a Ugo Nespolo, Michele Chiarlo celebra le opere degli artisti del suo celebre Parco Orme su La Court con personali in cantina: fino al 10 giugno con “Stones-sculture” e le installazioni di Dedo Roggero Fossati
Dal vigneto alla cantina, è il percorso che, di solito, fanno le uve. Certo non a marzo, e allora a lasciare i filari, ma solo per un po’, per trovare spazio tra le botti, saranno le opere e le installazioni di Dedo Roggero Fossati: alcune arriveranno direttamente dal parco artistico “La Court”, voluto dal produttore piemontese Michele Chiarlo, sulla collina della sua migliore Barbera, a Castelnuovo Calcea (Asti), altre da collezioni ed esposizioni private, tutte insieme animeranno “Stones-sculture”, la mostra di scena alle cantine Chiarlo fino al 10 giugno. È solo il primo passo, però, di un percorso espositivo più articolato, “Arte in cantina - i magnifici 9 artisti del Parco Orme su La Court”, che punta a richiamare ad esporre, tra visite in cantina e degustazioni, i grandi esponenti dell’arte contemporanea che, dal 2003, hanno messo la firma sugli allestimenti del “Parco Orme su La Court” di Calamandrana, come Emanuele Luzzati che, insieme a Gian Carlo Ferraris, storico collaboratore di Chiarlo e presidente dell’Associazione O.r.m.e., è stato uno dei “papà” del Parco, ma anche Ugo Nespolo, Marcello Mannuzza, Fabio Cavanno 1613, Mark Cooper e Peppino Campanella.
Info: www.lacourt.it - www.chiarlo.it

Focus - I signori del vino italiano si incontrano da Signorvino: i wine store di Milano, Torino, Brescia e Arese, ospitano i produttori italiani per far scoprire in modo easy i territori più rappresentativi d’Italia (fino al 23 giugno)
Momenti formativi ma di taglio easy e divertente, ed alla portata di tutti, per divulgare l’importanza del patrimonio enogastronomico italiano con un linguaggio semplice, in location accattivanti e con personale giovane e preparato, senza dimenticare il giusto piatto da abbinare ad ogni calice: ecco le degustazioni con il produttore nei wine store di Signorvino a Milano, Torino, Brescia e Arese, alla scoperta dei territori vitivinicoli più rappresentativi d’Italia. A Milano da Signorvino a due passi dal Castello Sorzesco, oggi ci sono I Barolo Boys con i loro vini, e il 29 marzo ancora Marchesi Antinori con il Bolgheri Vermentino, Il Bruciato e il Guado al Tasso. Il 19 aprile, è la volta di Planeta con l’Etna bollicine brut, il Carricante Eruzione 1614 e l’Etna Rosso, mentre il 21 aprile, c’è Damijan Podversic con la sua Ribolla Gialla; il 3 maggio, Cà dei Frati con Lugana Brolettino e Rosso Ronchedone; il 17 maggio Walter Massa con il Timorasso Derthona e Derthona Sterpi e il Freisa; il 18 maggio, una verticale di Brunello di Montalcino di Matrojanni (2003, 2005, 2007, 2008, 2011); il 31 maggio Donnafugata con Zibibbo Lighea, Tancredi e il Ben Ryé; il 7 giugno, Bellavista con Franciacorta Cuvée Brut Alma, Franciacorta Brut Millesimato e il Franciacorta Pas Operé; il 21 giugno, Adami con il Prosecco Valdobbiadene Superiore Extra Dry Vigneto Giardino, Col Credas e Dry Cartizze, e infine il 23 giugno Passopisciaro.
A Brescia, invece, protagonisti il 21 marzo saranno i vini biologici de I Clivi di Ferdinando e Mario Zanusso, con in assaggio Ribolla Gialla, Brazan Bianco e Gale, fino all’Azienda Agricola Villa il 18 aprile, con le sue rinomate bollicine Franciacorta. Signorvino Arese ospita Cà dei Frati il 16 marzo con il Metodo Classico “Cuvée Dei Frati”, Lugana e Ronchedone. Quindi, il 23 marzo Castellare di Castellina con i Chianti Classico, Chianti Classico Riserva e I Sodi di San Niccolò, mentre La Spinetta sarà raccontata il 30 marzo.
Info: www.signorvino.com

Focus - Un evento speciale: il 24 marzo “Cena Galeotta” nel carcere di Volterra per la Caritas Diocesana di Prato con lo chef Alessandro Liberatore del ristorante Villa Cora (Firenze) e i vini della Tenuta dell’Ornellaia
Porte e cucine del carcere di Volterra riaprono al pubblico con un evento speciale: una “Cena Galeotta” da veri gourmet, il 24 marzo, per la quale a guidare la brigata galeotta di cucina sarà Alessandro Liberatore, executive chef del ristorante di Villa Cora a Firenze, che realizzerà un menu accompagnato dalle etichette di una cantina-mito: la Tenuta dell’Ornellaia di Bolgheri.
L’intero incasso sarà devoluto all’Emporio della Solidarietà della Caritas Diocesana di Prato. Nel menu, Panzanella di taralli, gamberi scottati e cenere vegetale, Risotto agli asparagi, taleggio e guanciale croccante, Guancia di vitello brasata al vino rosso, crema soffice di patata e pomodorino appassito e Cremoso di cioccolata, coulis di frutti rossi, profumo di menta, crumble di agrumi. Ma non solo. Il 23 marzo ci sarà un altro importante momento, novità di questa edizione del format di successo delle “Cena Galeotte”: gli chef coinvolti, come sempre a titolo gratuito, non solo affiancheranno i detenuti ai fornelli, ma terranno anche lezioni inserite nel calendario didattico dell’Istituto Alberghiero nato nel 2012 proprio all’interno del carcere di Volterra, con classi miste formate dai carcerati e dai ragazzi che ogni giorno varcano le porte della struttura per seguire il percorso formativo. Sarà proprio chef Liberatore ad inaugurare questi incontri.
Info: www.cenegaleotte.it

Focus - “Wine-Zone” sceglie i “maestri” dei due grandi rossi italiani: in Svizzera la prima tappa all’estero di “BaroloBrunello” al “Lugano Arte e Cultura” (25-26 marzo)

Tra “accademie”, “famiglie” e così via, ora arrivano i “maestri” del vino: almeno cosi “Wine Zone” ha scelto di chiamare quelli di Barolo e Brunello di Montalcino, due dei vini più importanti d’Italia che, dopo aver rinsaldato il loro legame nei rispettivi territori di origine, sono pronti alla loro “prima volta” insieme in terra straniera. E così, il 25 e 26 marzo a Lugano, in Svizzera, ci sarà la prima tappa all’astero di “BaroloBrunello”, con l’evento firmato proprio da “Wine Zone” di Andrea Zarattini, Emanuele Varino e Stefano Pancera, che diventa “International”.

Con una spinta decisiva a “varcare il confine” arrivata dal successo della tappa a Montalcino (dopo le prime due a Barolo) di “BaroloBrunello”, che aveva suscitato l’interesse di oltre 600 visitatori provenienti da tutta Italia, ma anche da Argentina, Brasile, Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Inghilterra, Norvegia, Polonia, Principato di Monaco, Serbia, Svezia, Russia, Usa e Giappone. E così, i “maestri” (Gian Piero Marrone, Giuseppe Mascarello e Figlio, Boglietti Enzo, Burzi Alberto, Cavallotto, Diego Conterno, Dosio, Elvio Cogno, Ettore Germano, Fratelli Alessandria, Giacomo Borgogno & Figli, Gianfranco Alessandria, Le Strette, Marengo Mario, Pelassa, Principiano Ferdinando, Rivetto dal 1902, Scarzello Giorgio & Figli, Vajra e Vietti per il Barolo, Banfi, Canalicchio di Sopra, Caprili, Casanova di Neri, Cava d’Onice, Col d’Orcia, Ferrero Claudia, Fuligni, Il Marroneto, La Mannella, Mastrojanni, Pietroso, Podere Le Ripi, Poggio di Sotto, Sanlorenzo, Talenti, Tenuta Il Poggione e Uccelliera per il Brunello di Montalcino) saranno protagonisti nel “Lac - Lugano Arte e Cultura”, centro culturale dedicato alle arti visive, sceniche e alla musica. Con “uno dei punti di riferimento culturali della Svizzera che diventerà, per la prima volta, parte integrante di una degustazione, evento da sempre fortemente legato agli spazi in cui si svolge. Il vino è arte e dunque possiamo affermare che questi selezionati produttori italiani sono gli “artisti” di Langhe e Montalcino che espongono le loro opere in una struttura simbolo dell’arte contemporanea”, spiega Wine-Zone.
Da questa edizione, inoltre BaroloBrunello International introdurrà nella kermesse anche un nuovo spazio, il “Cabinet Project”, riservato esclusivamente agli operatori di settore che vogliano approfondire in incontri “one to one” i rapporti con i produttori selezionali per l’edizione Svizzera. Come sempre, oltre agli espositori, saranno “selezionati” anche i visitatori, con un numero limitato di ingressi: 500 i biglietti disponibili.
Info: www.barolobrunello.it

Focus - Proseguono le Anteprime: da “Campania Stories” (29 marzo-2 aprile) a “Le Contrade dell’Etna” (3 aprile), da “Grandi Langhe Docg” & “Nebbiolo Prima” (2-4 aprile) a “I grandi terroir del Barolo” (22-25 aprile), fino a “Sicilia en Primeur” (25-29 aprile)
Proseguono le Anteprime delle più importanti Denominazioni del Belpaese. La Campania del vino è pronta a presentare le nuove annate delle principali Denominazioni regionali alla stampa nazionale ed internazionale, dal 29 marzo al 2 aprile a Napoli, all’Hotel Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel, con “Campania Stories”, la rassegna promossa da Miriade & Partners S.r.l. con le aziende partecipanti, e centinaia di vini in degustazione, visite in azienda e ai territori, momenti di approfondimento sulle cinque Province campane e, per operatori e appassionati, seminari e il tradizionale momento conclusivo dell’evento, il Campania Stories Day, in programma il 3 aprile (www.campaniastories.com).
Sempre il 3 aprile al Castello Romeo a Randazzo, c’è “Le Contrade dell’Etna”, il debutto sulla scena dei vini che nascono alle pendici del vulcano siciliano, vendemmia 2016, in botte, raccontati dai produttori che vi coltivano il Nerello Mascalese, su diversi terreni veri cru, Le Contrade appunto, capaci di conferire un diverso sapore anche a pochi metri di distanza, evento ideato e promosso dal produttore Andrea Franchetti che ha portato l’Etna ad essere paragonata alla Borgogna d’Italia (www.passopisciaro.it).

Dal 2 al 4 aprile, invece, è di scena l’edizione n. 3 di “Grandi Langhe Docg”, il palcoscenico internazionale dei vini piemontesi, biennale e diffuso nei diversi Comuni delle Langhe Patrimonio Unesco, sullo sfondo di castelli e palazzi, promosso dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in collaborazione con Consorzio Roero e Albeisa ed aperto esclusivamente ad operatori professionali nazionali ed internazionali, “portandoli a degustare le nostre eccellenze nel loro luogo d’origine, ovvero apprezzandone da vicino quello che, al di là della qualità del prodotto, è il nostro valore aggiunto inimitabile”, sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani Orlando Pecchenino. Saranno oltre 200 le aziende coinvolte, per più di 500 etichette in degustazione (
www.grandilanghe.it). E il programma si arricchisce anche della storica rassegna “Nebbiolo Prima”, l’anteprima delle nuove annate di Barolo 2013 e Riserva 2011, Barbaresco 2014 e Riserva 2012 e Roero 2014 e Riserva 2013, promossa da Albeisa, attraverso degustazioni alla cieca per la stampa nazionale ed internazionale. Protagonisti saranno insomma i grandi vini Docg delle Langhe, “su queste colline, dove la viticoltura è da secoli l’anima dell’economia - dice il presidente del Consorzio del Roero, Francesco Monchiero - dove il riconoscimento Unesco è stato assegnato non solo al territorio, ma soprattutto al lavoro di uomini e donne che da sempre hanno investito per produrre delle etichette uniche e per sostenere il patrimonio paesaggistico e ambientale in cui vivono” (www.albeisa.it).

La nuova annata del Barolo 2013 si presenterà in anteprima anche a “I grandi terroir del Barolo”, evento di Go Wine dal 22 al 25 aprile, con la Cantina comunale di Castiglione Falletto che ospita il banco d’assaggio dei diversi cru del grande rosso, con l’approfondimento delle varie annate. A La Morra, invece, all’Hotel Santa Maria, ci sarà il secondo banco d’assaggio con i Baroli degli altri Comuni, La Morra, ma anche Verduno, Barolo, Monforte d’Alba, Serralunga d’Alba (
www.gowinet.it).
La sostenibilità ambientale e il savoir faire dell’Isola mediterranea saranno invece il leitmotiv di “Sicilia en Primeur” n. 14 dell’evento firmato Assovini e dedicato al meglio della nuova produzione dell’Isola, e in particolare della vendemmia 2016, in programma dal 25 al 29 aprile a Catania, nella suggestiva location del Parco di Radicepura a Giarre, tra l’Etna e il Mar Ionio (nato dal sogno di un uomo, Venerando Faro, che qui ha esaltato la sua esperienza storica nel campo del florovivaismo internazionale, su 5 ettari, con 3.000 specie di piante e una Banca dei Semi),
e del “Radicepura Garden Festival”, primo evento internazionale sul Garden Design del Mediterraneo che coinvolge i protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura. L’anteprima, che aprirà le porte a professionisti del settore e a giornalisti provenienti da tutto il mondo, punterà dunque su valori etici e sostenibili, sottolineando l’importanza di una viticoltura green, attenta a salvaguardare la biodiversità e a limitare gli impatti sull’ambiente.
“La salvaguardia dell’ambiente e la tutela del territorio sono tematiche sempre più fondamentali per la viticoltura e in special modo per le aziende di Assovini Sicilia, unite nel realizzare giorno dopo giorno un percorso all’insegna della sostenibilità - spiega Francesco Ferreri, presidente Assovini Sicilia - per questo, poter organizzare il nostro evento sullo sfondo del Radicepura Garden Festival è un’opportunità irrinunciabile che ci permette di dare un volto green alla nostra Associazione e trasmettere valori di responsabilità ambientale su scala internazionale”. La kermesse sarà un’occasione per incontrare 70 tra le principali aziende siciliane, ma anche un momento esclusivo per scoprire la ricchezza gastronomica, paesaggistica e culturale di un’isola che vanta una biodiversità unica al mondo (www.assovinisicilia.it).

Focus - Con Istituto Grandi Marchi & Weinakademie Osterreich, per la prima volta, arrivano in Italia i corsi Wset (Firenze, 30 marzo-7 aprile)
Dal 30 marzo al 7 aprile, debutta a Palazzo Antinori, a Firenze, la prima edizione italiana del livello n. 4 dei corsi Wine & Spirits Education Trust (Wset), in collaborazione tra l’Istituto Grandi Marchi (che riunisce le griffe Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi) e la Weinakademie Osterreich. Gli studenti arriveranno da Cina, Russia e altri 10 Paesi e accanto alle sessioni di lavoro, il programma prevede una due giorni itinerante (6 e 7 aprile) tra alcune delle cantine dei Grandi Marchi, da Antinori nel Chianti Classico a Bargino a Cà Marcanda di Gaja a Bolgheri, da Ca’ del Bosco per un workshop sul Franciacorta ad Alois Lageder con un seminario sui vini biodinamici, fino da Masi per un approfondimento sull’arte dell’appassimento (www.weinakademie.at/diploma-international.php; www.istitutograndimarchi.it).
Una curiosità? Aspiranti assaggiatori di grappa e acquaviti si preparano a scoprire il mondo “spiritoso” con il corso di primo livello organizzato da Anag Friuli Venezia Giulia e Anag Trieste. Le lezioni sono in programma fino al 16 marzo, a Osmica Zerjal a San Giuseppe della Chiusa, frazione del Comune di San Dorligo della Valle-Dolina (Ricmanje 175), e si concluderanno con una visita in distilleria. Al centro, i principi dell’assaggio coinvolgendo vista, olfatto, retrolfatto e gusto; le origini e le norme della produzione di grappa e acquaviti d’uva e delle tecniche di distillazione; l’unicità della grappa, acquavite 100% italiana; e la “cultura del buon bere”, per conoscere meglio l’alcol e i suoi limiti e promuovere un consumo consapevole, attento alla qualità piuttosto che alla quantità del prodotto. Ogni lezione si chiuderà con la degustazione guidata delle grappe, mettendo in pratica le nozioni acquisite (www.anag.it).

Intorno a Vinitaly, all’insegna del naturale, con gli ormai tradizionali eventi “satellite” ma indipendenti della fiera veronese: a Cerea con ViniVeri (7-9 aprile), a Magrè con Summa (8-9 aprile), a Villa Favorita con VinNatur (8-10 aprile)
Come sempre, nei giorni di Vinitaly (9-12 aprile, www.vinitaly.com), Verona ed i suoi dintorni ospitano anche tanti altri eventi indipendenti, tutti all’insegna del “naturale”, di chi sceglie di “stare in proprio” e non nella “casa comune” del vino italiano, quale è la vetrina organizzata da VeronaFiere. A dare il via alle danze, il 7 aprile (fino al 9 aprile) sarà l’edizione n. 14 di ViniVeri - Vini secondo Natura, il più longevo evento italiano di vini e prodotti alimentari ottenuti da processi naturali, organizzato dal Consorzio Viniveri nella consueta Areaexp “La Fabbrica”, nel cuore della cittadina di Cerea, a pochi chilometri da Verona (www.viniveri.net). Con una edizione all’insegna del tema della “rinascita” e, come sempre, della solidarietà, con parte degli incassi che sarà devoluto all’Associazione “Per la Vita di Castelluccio di Norcia Onlus” che destinerà in concreto la somma raccolta ai piccoli produttori di Castelluccio di Norcia. A partecipare oltre 100 i produttori “artigiani del vino” indipendenti, italiani ed esteri, provenienti da Austria, Repubblica Ceca, Francia, Slovenia, Portogallo oltre ad un nutrito gruppo di produttori naturali provenienti dalla Spagna, con due momenti clou. Uno, il 7 aprile, con una conferenza internazionale tra tutti i produttori partecipanti con l’annuncio di rilevanti concessioni, riguardo alla trasparenza delle informazioni che possono essere riportate in etichetta. Un importante e innovativo risultato ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dopo anni di serrati e collaborativi confronti, tra il Consorzio ViniVeri e la dirigenza del Ministero. L’altro, l’8 aprile, la “Degustazione-Memorial” in onore di Stanko Radikon (condotta dal giornalista Davide Paolini). Con i vini dei produttori di ViniVeri che saranno protagonisti anche di due cene stellate, quella del 7 aprile, firmata da Enrico Bartolini, che mette insieme 4 stelle Michelin con tre ristoranti in due Regioni, ovvero le 2 del Mudec di Milano e una stella nelle nuove aperture al Casual Ristorante a Bergamo e La Trattoria Enrico Bartolini in Località Badiola a Castiglione della Pescaia, e quella dell’8 aprile, che vedrà ai fornelli la ventenne talentuosa Martina Caruso del Ristorante dell’Hotel Signum di Salina, miglior chef emergente 2017 per il Gambero Rosso e recentemente premiata come migliore chef donna da Identità Golose 2017.
Negli stessi giorni (8-9 aprile), sarà di scena l’edizione n. 20 di “Summa 2017”, la rassegna dedicata all’eccellenza vitivinicola di tutto il mondo a Magrè alla Tenuta Alois Lageder (www.summa-al.eu), tra Casòn Hirschprunn e Tòr Löwengang, dove i vignaioli di ogni angolo del pianeta presentano i loro vini a un pubblico internazionale di esperti, quest’anno in abbinamento ad esclusivi menu. Certificata green event, “Summa”, che nel corso degli ultimi anni è diventata una rassegna enoica di pregio riconosciuta a livello internazionale, nel 2017 festeggia l’edizione n. 20, da quando si chiamava “Quintett”, e tornando allo spirito originario e restringendosi ad un solo giorno, il 9 aprile (dalla tre-giorni del 2016). La novità è la serata di apertura dell’8 aprile, che prevede il Walking Wine Dinner “Sette premium chef per Summa”. L’evento è organizzato assieme ai vignaioli che partecipano a “Summa” e in partnership con Care’s-The Ethical Chef Days, progetto ideato dallo chef Norbert Niederkofler del Ristorante St. Hubertus Rosa Alpina. Ai fornelli, sette cuochi di fama internazionale: Giancarlo Morelli, Anatoly Kazakov, Fratelli Costardi, Norbert Niederkofler, Thorsten Probost, Yoji Tokuyoshi e anche la squadra di Hannah & Elia, da anni partner di “Summa”. In abbinamento, una selezione di oltre 80 etichette. E, per la prima volta, il 9 aprile, nello storico palazzo Tòr Löwengang nella Tenuta Alois Lageder, si potrà assistere a visite guidate, conferenze e degustazioni, incontrando di persona 83 produttori a capo di cantine d’eccellenza di tutta Italia (da Anselmi a Boscarelli, dal Castello di Ama a Costanti, da Le Macchiole a Monteverro, da Montevertine a Oliviero Toscani, da Petrolo a Pio Cesare, da Podere Il Carnasciale alla Tenuta di Biserno, dalla Tenuta Guado al Tasso-Marchesi Antinori) ma anche di Francia, Austria, Germania, Kazakhstan, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Infine, anche per “Summa 2017” si conferma il sostegno alla Casa della solidarietà di Bressanone, che da anni accoglie e assiste persone bisognose, parecchie delle quali in condizioni di grave necessità.
E, “last but non least”, sempre dall’8 al 10 aprile, a Villa Favorita a Sarego (Vicenza), torna “VinNatur”, edizione n. 14 (www.vinnatur.org) , che sarà all’insegna della sperimentazione, fondata su una sempre maggiore consapevolezza della gestione del vigneto. Protagonisti i 170 produttori da 9 Paesi (20 in più sul 2016), soci dell’Associazione, che da anni, tra le pratiche, conducono una ricerca approfondita sulla fertilità microbiologica in vigneto, fondamentale per giudicare lo stato di salute e la capacità delle vigne di portare alla produzione uva sana e ricca di profumi e sapori, in un progetto coordinato dall’agronomo Stefano Zaninotti (Vitenova Vine Wellness), con la dottoressa Irene Franco Fernandez, il botanico Cristiano Francescato e l’entomologa Costanza Uboni, che hanno messo a punto un modello matematico (che utilizza reti neurali) in grado di valutare la fertilità biologica che un suolo dovrebbe avere a partire da cinque semplici parametri: pH, sostanza organica, azoto totale, sodio e argilla. “Un lavoro - per il presidente VinNatur Angiolino Maule - molto prezioso e che ci permetterà di produrre sempre meglio, nel rispetto della natura, valorizzando al contempo il territorio”. Vini sempre più sani e più buoni quindi quelli che saranno presenti nella Villa di Monticello di Fara, nella prima edizione dopo l’approvazione nel 2016 del Disciplinare di produzione del vino VinNatur, in arrivo da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia e prodotti esclusivamente nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali (l’immagine dell’edizione 2017 è opera di Giulia Porceddu Cilione di Verona, vincitrice di “Immagina la tua Villa Favorita”, il concorso nato per dare spazio a giovani talenti desiderosi di mettersi in gioco con produzioni originali che rappresentino al meglio lo spirito di VinNatur). Tra degustazione per gli appassionati e nella Tasting Room per gli operatori, accanto ai banchi d’assaggio, la Villa e il suo parco ospiteranno anche quest’anno alcuni produttori di eccellenze gastronomiche italiane e i piatti dello chef Cosimo Bicchierri, del ristorante biologico Erbecedario di Badia Calavena (Verona). Tra le chicche da non perdere, i Sake di Yoigokochi Sake Importers, l’unico importatore in Europa che commercializza solo i sake della tipologia junmaishu, cioè derivati al 100% dal riso, senza l’aggiunta di alcool o zucchero.


Focus - Piacevole, universale, adattabile ad ogni dieta, “La Cucina del Senza” (senza grassi, sale e zucchero aggiunti) torna protagonista a “Gusto in Scena” a Venezia (23-24 aprile)


Piacevole, universale e adattabile ad ogni dieta, per migliorare la qualità della vita, “La Cucina del Senza” (senza grassi, sale e zucchero aggiunti) non ha nulla da invidiare a “quella del Con”. Il perché lo racconta “Gusto in Scena”, che torna a Venezia (Scuola Grande San Giovanni Evangelista, 23-24 aprile), con il suo ideatore Marcello Coronini, come “luogo” dove si discute e si creano nuove situazioni per valorizzare la cultura del cibo e della tavola associandole ad un concetto di salute e quindi di benessere mentale dell’uomo.

Ma “La Cucina del Senza” vive tutto l’anno, le idee discusse si diffondono, si modificano, si sviluppano di nuove e “sta nascendo un movimento di persone che credono in questa cucina e ne applicano i principi nelle loro produzioni e nella loro vita. I produttori di “Gusto in Scena” diventano protagonisti e messaggeri del Senza partecipando attivamente a queste evoluzione con la loro ricerca costante nel migliorare la qualità. Con loro il Senza diventa una nuova realtà basata su un concetto elementare che stavamo però perdendo: gusti uguale qualità uguale salute uguale cultura”.
Info: www.gustoinscena.it

Focus - Wine & food a teatro: le Famiglie dell’Amarone d’Arte al Teatro Ristori di Verona (fino al 17 maggio)
Un evento prestigioso, è quello che porta l’Amarone, e i vini della Valpolicella, con le Famiglie dell’Amarone d’Arte al Teatro Ristori di Verona, celebre per il suo ricco cartellone musicale: alle ore 19.15 nel foyer, a turno, dieci tra i produttori guideranno il pubblico in una degustazione di Amarone, Ripasso e Valpolicella, presentando la propria filosofia produttiva e le proprie aziende; alle ore 20.15, gli artisti brinderanno con il pubblico e il produttore. Dopo Masi Agricola per il terzo concerto Italian jazz style di Enrico Rava new4et, Zenato con la musica barocca di Bach suonata dai Virtuosi Italiani, e Speri per lo spettacolo di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, Guerrieri Rizzardi e l’orchestra sinfonica Streicher Akademie Bozen e Frank Peter Zimmermann al violino e come direttore, è la volta di Tedeschi con il jazz di Quintorigo e Roberto Gatto (21 marzo), Torre d’Orti e il Concerto italiano di musica barocca “Notte, storie di amanti e guerrieri” diretto da Rinaldo Alessandrini (30 marzo), Venturini e le danze della Colecciòn Tango della Compagnia de Leonardo Cuello (5 aprile), Tenuta Sant’Antonio e le danze della Rioult Dance di New York “Serata Bach” (13 aprile), Tommasi e le musiche barocche di Vivaldi, Pergolesi e Handel cantate dal contralto Sara Mingardo (4 maggio), e, infine, Allegrini e l’orchestra Filarmonica di Novosibirsk con Vadim Repin al violino, nel gran finale del 17 maggio.
Info: www.amaronefamilies.it - www.teatroristori.org

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