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Vino & associazioni, ora c’è anche Asso-Odc, che mette insieme gli organismi di certificazione Valoritalia, Ceviq, Siquria e Tca, che coprono il 90% della produzione italiana a denominazione. La presidenza affidata a Luca Sartori

“Proporsi in modo attivo presso le Istituzioni di riferimento come interlocutore autorevole, per mettere a disposizione il proprio know-how per migliorare la funzionalità del sistema di certificazione e ridurre nel contempo l’impatto burocratico sugli operatori”: ecco lo scopo dichiarato con cui nasce Asso-Odc, ovvero l’Associazione degli Organismi di Certificazione del Vino, che mette insieme Valoritalia Srl (Roma), Ceviq Srl (Udine), Siquria SpA (Verona) e Tca Srl (Firenze), che controllano, nel complesso, 90% della produzione Dop e Igp del Belpaese.

La firma dell’atto costitutivo c’è stata il 9 marzo a Verona, ma la sede sarà a Roma, con la presidenza affidata a Luca Sartori, attuale presidente di Siquria, che avrà il compito di coordinare le varie proposte dell’Associazione da sottoporre nei confronti del Ministero delle Politiche Agricole.

“Le notevoli esperienze operative maturate sul campo dai soci di Asso-Odc - spiega una nota - sono in grado di apportare un contributo di reale semplificazione ad un settore che vale oltre 14 miliardi di euro, di cui oltre un terzo in export; ciò significa maggiore efficienza per gli operatori, minori costi di gestione dei sistemi di controllo ed un sempre più puntuale riscontro sulla tracciabilità del prodotto, a maggior difesa del consumatore”. E così, nel già affollatissimo mondo del vino, ora anche i certificatori hanno la loro associazione ad hoc.

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