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La diffusione della cultura del vino italiano in Cina è fondamentale, dicono tutti. E ora in questo senso arriva la partnership sta Vinitaly International e “1919”, terzo retailer on line del Paese, con oltre 1.000 “virtual store” in tutto il Paese

La formazione alla cultura del vino italiano e la sua diffusione in Cina, dicono tutti gli operatori del settore, è un aspetto fondamentale per la crescita del Belpaese enoico nel più grande dei mercati asiatici, dove le etichette tricolore crescono (nel 2016 secondo i dati delle dogane cinesi le importazioni dall’Italia, sono cresciute del 14,15% in volume sul 2015, per 25,7 milioni di litri di vino, e in valore, +39,17%, a quota 114 milioni di dollari, come già riportato da WineNews, https://goo.gl/Itkhfh), ma con i principali competitor, Francia su tutti, ma anche Australia, Spagna e Cile che sono ancora lontani in termini di volume e fatturato.
E ora, tra le tante iniziative messe in essere da diverse realtà, arriva anche una importante partnership siglata tra Vinitaly International e Vinitaly International Academy con “1919”, il terzo distributore di vino on line in Cina (dopo Tmall di Alibaba e JD), che conta anche oltre 1.000 “Virtuale Store” punti di ritiro fisici in oltre 500 città di tutto il Paese, che, riporta “The Drinks Business”, sarà “official educational partner” di bracci operativi di Vinitaly in Asia.
Un accordo siglato nei giorni scorsi, in vista di Vinitaly China a Chengdu (19-22 Marzo), importante capitale economica del Paese, nei giorni della “China Food and Drinks Fair for Wine and Spirits” dove, tra degustazioni B2b, masterclas e seminari della Vinitaly International Academy, la nuova partnership con 1919 sarà celebrata con una cena di gala dove i vini italiani saranno abbinati alla cucina della provincia di Sichuan, e dove oltre 40 produttori saranno seduti al tavolo con 100 selezionati distributori di vino in Cina.

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