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Alba, sequestrate 5.000 bottiglie di Barolo ed altri grandi vini contraffatti. Controlli, indagini e indagati tra i bar ed i locali della cittadina langarola, etichette taroccate, prodotte a migliaia in due copisterie di Canale e Fossano

Anche il Piemonte tra le Regioni in cui i falsi vini corrono parallelamente ai veri vini. Sequestrate 5.000 bottiglie di Barolo e altri grandi vini contraffatti. Succede ad Alba, controlli, indagini e indagati tra i bar della cittadina langarola che vendevano quelle etichette false, prodotte a migliaia in due copisterie di Canale e Fossano.
La notizia, diffusa dal sito del quotidiano “La Stampa” (www.lastampa.it, autore Roberto Fiori), dà conto di bottiglie dei migliori vini Doc e Docg della zona, Barolo compreso, che, in realtà, contenevano solo vini generici e di scarsa qualità. Questa almeno è l’ipotesi sulla quale stanno indagando i Carabinieri del Nas di Alessandria e gli Ispettori astigiani della Repressione Frodi, che, nei giorni passati, su mandato della Procura di Asti, hanno compiuto un importante intervento contro le contraffazioni e le frodi in commercio nel settore vinicolo.
In una cantina nella frazione Canove di Govone, avrebbero sequestrato oltre 5.000 bottiglie di vini con etichette taroccate e migliaia di contrassegni fasulli, per un valore di decine di migliaia di euro. Saranno le analisi ad accertare l’origine e la natura dei vari prodotti contenuti nelle bottiglie sequestrate.
Due sarebbero i principali indagati nella vicenda, ma seguendo la filiera i Carabinieri e gli Ispettori avrebbero compiuto sequestri anche in alcuni bar albesi che mettevano in vendita i vini fasulli. Le perquisizioni si sarebbero allargate anche ad altre cantine della zona e a due copisterie di Canale e di Fossano, dove sarebbero state ritrovate migliaia di etichette pronte a partire per vestire le bottiglie nella Frazione Canove di Govone.

Non è certo, purtroppo, la prima volta che il vino piemontese finisce nel giro delle frodi commerciali, così come avviene per molti altri prodotti alimentari italiani d’eccellenza taroccati al pari di una borsa o di un orologio di marca.

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