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Incassi in discesa (4,2 contro 5 milioni di dollari) ma atmosfera vivace l’asta di beneficenza “Premiere Napa Valley” n. 21, che si è focalizzata sull’annata 2015 della regione vitivinicola più blasonata degli Stati Uniti d’America

4,2 milioni di dollari: ecco il ricavato della “Premiere Napa Valley” 2017, l’asta di beneficenza che, da 21 anni, è di scena ogni anno nel cuore della regione che è divenuta sinonimo della qualità produttiva più alta che gli Stati Uniti possono esibire al mondo. La somma, come di consueto, finanzierà le attività dell’ong no-profit “Napa Valley Vintners”, che è dedicata alla promozione e alla protezione del territorio enoico californiano: come riportato da “Decanter” (www.decanter.com), anche se è ben inferiore a quella 2016, quando furono 5 i milioni di dollari raccolti, l’asta è un momento, comunque, importante nella vita della Napa, e questo perché l’evento include anche assaggi in anteprima e vendite en primeur, oltre che etichette altrimenti impossibili da acquistare per chi non fa parte del circuito dei ristoratori e dei distributori, autografate e numerate per l’occasione.
A fare la parte del leone è stata l’annata 2015, con 189 dei 217 lotti disponibili: nonostante le basse rese - e la siccità che da anni mette in pericolo l’agricoltura californiana tout court - la 2015 sembra essere promettente, ma il lotto principe era composto interamente di Scarecrow Vineyards Napa Valley Cabernet Sauvignon 2014, ed è passato di mano per 200.000 dollari.
Quest’edizione, inoltre, è stata la prima nella storia della “Premiere Napa Valley” che prevedeva anche una sezione destinata esclusivamente al pubblico mondiale, tramite una apposita sezione online, e la risposta è stata notevole, dato che i 45 lotti disponibili solamente tramite web hanno raccolto quasi 500.000 dollari e le offerte di oltre 200 account internazionali.

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