02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Niente da fare: per ora la storica cantina dell’Oltrepò Pavese Santa Maria La Versa resta senza un padrone per il suo futuro. Arrivato oggi, nell’ultimo giorno disponibile, un esiguo rilancio che invalida l’offerta della Cantina di Soave

Italia
La storica cantina dell’Oltrepò Pavese Santa Maria La Versa resta senza un padrone per il suo futuro

Niente da fare: per ora la storica cantina dell’Oltrepò Pavese Santa Maria La Versa resta senza un padrone per il suo rilancio. Dopo il fallimento del 2016 e la prima asta andata deserta, infatti, la Cantina di Soave aveva presentato una offerta irrevocabile di acquisto, e oggi scadeva il termine per rilanciare (a partire dalla cifra di 4,1 milioni di euro). Rilancio che sembra essere arrivato rimandando, dunque, la parola definitiva sul questo capitolo della storica cantina sociale di Broni-Casteggio, fondata nel 1905, come si evince da una nota della Cantina di Soave, una delle realtà più importanti del vino veneto (con un fatturato consolidato superiore ai 116 milioni di euro nell’esercizio 2015-2016, ndr).
“Cantina di Soave, coerente con la serietà e la solidità che la contraddistinguono, ha deciso in breve tempo di presentare una concreta proposta di acquisto e di rilancio di Santa Maria La Versa, formalizzata definitivamente i primi giorni di gennaio. La decisione è maturata dopo che la prima asta indetta dal tribunale è andata deserta, chiaro segnale che il territorio non era pronto o disposto a prendere in mano le sorti di Santa Maria La Versa e di valorizzare il suo potenziale. Così Cantina di Soave ha deciso di scendere in campo, ma con una formula che uscisse da quella speculativa dell’asta e che allo stesso tempo ponesse gli eventuali interessati nella condizione di non poter giocare a ribasso a scapito dei produttori. La proposta presentata da Cantina di Soave è a tutti nota ed è stata il punto di riferimento per chi ha ritenuto di presentare l’ultimo giorno un esiguo rilancio: altre realtà infatti hanno ora deciso di entrare in gioco. Alla luce di questo, è probabile che Cantina di Soave scelga di non muovere ulteriori passi nella direzione di Santa Maria La Versa”, si legge in una nota.
“Una volta valutata la possibilità di acquisire La Versa - commenta il presidente della Cantina di Soave, Attilio Carlesso - il cda ha deciso, all’unanimità e in un’unica seduta, di presentare la proposta di acquisto poiché, considerata la nostra stabilità finanziaria, potremmo senz’altro investire nel rilancio dell’azienda. Nei prossimi giorni, da una parte valuteremo quale sarebbe il potenziale di La Versa in sinergia con i nostri affermati marchi, dall’altra ci guarderemo bene dal costituire elemento di rottura all’interno dell’Oltrepò”.

“Non potevo non interessarmi alle sorti di Santa Maria La Versa - spiega il dg di Cantina di Soave, Bruno Trentini - considerata la conoscenza che ho maturato negli anni di questa importantissima realtà del panorama spumantistico nazionale. Il territorio dell’Oltrepò, patria di grandi Pinot Nero, ha una sua vocazionalità storica sulla quale sono pronto a scommettere.
L’impostazione aziendale, da quando dirigo Cantina di Soave, è sempre stata all’insegna della coerenza e della tutela dei produttori, per questo motivo fin da subito abbiamo chiarito con il comitato dei creditori che la nostra proposta, fondata su un ambizioso piano industriale, non sarebbe stata speculativa né avrebbe mai dovuto creare tensioni all’interno del territorio dell’Oltrepò Pavese. Auguro ai produttori di questa nobilissima zona i successi che meritano per l’indiscusso valore della loro viticoltura, valore che merita di essere riconosciuto da tutto il mondo vitivinicolo”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli