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Comité Champagne: le bollicine francesi chiudono un 2016 difficile, limitando i danni, ma in calo sul 2015: -2,1% di bottiglie spedite, a quota 306 milioni, per giro d’affari di 4,71 miliardi di euro, contro i 4,74 miliardi di euro del 2015

Lo Champagne chiude un 2016 difficile, limitando i danni, ma comunque in calo sul 2015, da tutti i punti di vista. -2,1% in termini di quantità spedite, a quota 306 milioni di bottiglie, per un giro d’affari complessivo di 4,71 miliardi di euro, contro i 4,74 del 2015, come raccontano i dati definitivi del Comité Champagne, l’organo interprofessionale della denominazione, che testimoniano anche il risultato di una strategia precisa, che punta più alla valorizzazione ed alla crescita del prezzo medio che all’aumento dei volumi. Proprio in termini di quantità, il calo delle vendite è particolarmente evidente nei Paesi dell’Unione Europea (-3,5%), ma non va troppo meglio sul mercato interno: in Francia gli acquisti calano, infatti, del 2,4%, continuando un trend negativo in corso ormai da anni. Non basta il +0,3% registrato nei Paesi Terzi, dove le aspettative erano decisamente più alte, a migliorare il quadro.

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